Doctor Who: una nuova magica leggenda ben scritta – Recensione 10×10

Doctor Who sta per giungere alla fine e più ci avviciniamo più si sente aria di rigenerazione, feels prepotenti ed episodi intensi, come lo è stato “The Eaters of light”. 

  • Episodio

Applausi per lo scrittore dell’episodio di Doctor Who della settimana Rona Munro che non solo ha creato una leggenda magica e splendidamente scritta ma anche incluso personaggi gay e soprattutto bisessuali nel suo episodio. Ha normalizzato l’essere bisessuali.
Ho amato completamente la parte in cui Bill incontra i soldati romani e confessa di piacerle solo le ragazze, a quel punto il soldato alza le spalle e dice “sei come il mio amico, anche a lui piacciono solo i ragazzi” mica come loro a cui piacciono sia i ragazzi che le ragazze, come se fosse la cosa più normale e semplice di questo mondo. E’ stato fatto con una dolcezza e leggerezza dell’animo che ho amato pofondamente quella cultura così moderna, più moderna della nostra, dei romani.

“Complete and total absence of any kind of sunlight”



E’ tornato anche Nardole, più tragicomico e luminoso che mai. Questa battuta su come la Scozia abbia ucciso i suoi abitanti per mancanza di sole mi ha fatto morir dal ridere. Per non parlare del siparietto con i popcorn lanciati nel fuoco e pronti a scoppiettare per lasciarli fuggire. Siparietti come Nardole che diventa grande amico con gli abitanti del posto in soli due giorni, in attesa del Dottore, raccontando tutte le stranezze che l’universo ha da offrire, è stato un qualcosa di prezioso.
Bill invece in questo episodio di Doctor Who è l’innesco alla storia. L’avatar di Munro. Vuole indagare un mistero studiato a scuola: la scomparsa della Nona Legione nell’antica Caledonia. Ha preso una A al compito della storia della Gran Bretagna Romana. Lungo la strada, si diverte a riconoscere il quasi universale dono della traduzione e di quanto sia importanti tra gli esseri umani la comunicazione. Senza comunicazione i romani e gli scozzesi avrebbero continuato a sterminarsi e a non comprendere i motivi e le ragioni dell’uno e dell’altro. Questo episodio ha avuto una storia molto semplice ma è riuscita ad ottenere dei piccoli dettagli così profondi e significativi che lo reputo uno dei migliori della stagione.
Un altro momento di pura magia è quando Nardole comprende che i corvi non gracchiano perché sono scontrosi, i corvi non emettono un cra-cra ma risuonano un “Kar-Kar” perché loro stanno ricordando e ricorderanno per sempre quel momento. E’ stato pura poesia.
Anche se ci sono stati molti riferimenti a personaggi passati che mi hanno fatto letteralmente morire di feels potenti. Prima di tutto i corvi mi hanno ricordato Clara, i tatuaggi degli scozzesi mi hanno riportato al volto dipinto di Ashildr. Per non parlare dei soldati romani che per poco non speravo trovassero Rory Pond nel loro esercito. Ed infine si nomina anche “bad wolf” ricordando inevitabilmente Rose Tyler e le lacrime versate per lei e Ten.
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  • Missy

Va bene, ma in questo Mangiatori di Luce, come avrebbe reagito Missy se il Dottore si fosse sacrificato entrando nel portale? Cosa avrebbe fatto se a rientrare nel Tardis fossero stati solo Bill e Nardole? Perché nel bene e nel male, Missy e la figura del Master in sé ama il Dottore come la sua famiglia e si preoccupa per lui.

“That’s the trouble with hope. It’s hard to resist.”

Ho appena realizzato che entrambi i finali di serie di Doctor Who sia di Russel T. Davies che di Moffat si concentreranno sul rapporto tra il Dottore e suo eterno amico/nemico, facendo ritornare persino il Master di Simm che ebbe il suo ultimo episodio proprio nell’ultimo episodio dell’era di Davies. C’è qualcosa di soddisfacente in tutto questo.
Ho intravisto da qualche parte sul web in cui si ipotizzava che il prossimo episodio potrebbe essere nuovamente una simulazione, presumendo quindi un ritorno dei Monaci anche se sembra strano. Però una simulazione avrebbe comunque senso dato che avremo due Master faccia a faccia per la prima volta. Pensiamoci. Il Dottore sta testando Missy, la sta immergendo nuovamente nel mondo per vedere come si comporta, avrà scelto un ambiente, avrà scelto dei nemici, qualcosa da sconfiggere e qualcosa da salvare, prima di poterla davvero immergere in un mondo reale.
Oppure sarà un qualcosa architettato dal Master di Simm? Sarà stata questa l’intenzione di Missy? Essere salvata da una sua rigenerazione?
 
 

  • Considerazioni finali 

You’ve never learned to hear the music” E nonostante la poeticità della frase io non faccio altro che pensare che è ovvio che il Master non riesce ad ascoltare la musica, lui riesce ad ascoltare solo il continuo, assordante e rumoroso suono dei tamburi nella sua testa.
Questi saranno gli ultimi due episodi prima che arrivi quello spiacevole e triste speciale di Natale in cui vedremo andar via tutti e dovremmo essere pronti per un mondo di Doctor Who completamente diverso.

Non so se sono pronta, e voi?
masterosamente vostra
Maira 
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