Dynasty: clima natalizio o quasi in casa Carrington (Recensione)

Gli episodi di Dynasty che ci hanno accompagnato alle festività natalizie, sono stati in qualche modo legati in particolare a Cristal e al suo passato venezuelano.

Una bella famigliola natalizia

Diciamolo subito: Dynasty è una serie che mischia sapientemente fatti drammatici a parti da vera commedia brillante. Il ballo fra zia e nipote ne è un esempio lampante  e comunque bravissima Nathalie Kelly, ballerina fantastica.

I drammi di Dynasty però sono quelli di una famiglia incapace di accogliere la più elementare regola del Natale: essere più buoni. L’albero sfavillante, i pacchi regalo nascondono a fatica le beghe dei Carrington, un po’ come quando nascondiamo la polvere sotto il tappetto di lusso.
Blake si ritrova un figlio che ha completamente perso la fiducia nei suoi confronti. A torto o a ragione questo non si capisce perfettamente, ma tutto sommato posso dire che Blake con i propri figli ha un atteggiamento protettivo. Se agisce lo fa cercando di salvaguardare sicuramente il nome dei Carrington ma anche per tenere Steven e Fallon lontani dai guai.

In fondo Steven sembra incarnare un po’ l’ideale del ragazzo viziato che fa battaglie sociali con i soldi di papà, quel genere di persone che poi ti ritrovi a marciare per un mondo più giusto, ma finita la manifestazione sale sulla sua Porsche e si strafà di cocaina, Ha insomma un senso della giustizia che, come dice il padre, vede tutto bianco e tutto nero e in questo momento Blake è sicuramente il nero.
Fallon alla fine è quella più abile nel destreggiarsi fra falsi amici, amanti occasionali e visite in carcere spiacevoli. Purtroppo però anche la mia amatissima Fallon ha i suoi punti deboli, le sue fragilità che la rendono fantastica. Il suo bisogno di avere al fianco un uomo di potere, ma non per via dei soldi ma piuttosto per come si rapporta a lei. In Dynasty gli equilibri non sono legati allo status sociale quanto piuttosto alle singole situazioni.

Così Fallon nel rapporto con Culhane ma anche in quello con Colby, cerca qualcuno in grado di suscitare senso di protezione. Non è solo sesso con Culhane per esempio. L’autista di casa Dynasty è anche un confidente, uno con cui Fallon si apre sinceramente. Forse più che dei piaceri del sesso, a Fallon manca il suo amico con cui essere davvero libera di confidarsi senza dover indossare la maschera della riccona bella ma senza cuore.

I guai in Dynasty arrivano dal sud America

All’interno di questa allegra famigliola, uno pensa: “dai Blake hai una moglie bellissima che ti ama e per te non ha segreti”…magari fosse vero. Direttamente dai peggiori bar di Caracas arriva la Cristal’s family e il più pulito ha la rogna.

Se Sammy Jo ha dato ampia prova di come si possa abitare a scrocco in casa di un multimiliardario, anche dopo aver rubato, fatto sesso con il figlio del proprietario, svuotata una carta praticamente illimitata per soddisfare una pazza omicida; la mammina di Sam e sorella di Cristal dimostra subito di che pasta è fatta. Sicuramente ora sappiamo da dove ha preso Sammy Jo.

Il personaggio di Iris sembra nato proprio per mettere Cristal in difficoltà. Non vedo razzismo nel costruire il personaggio di una donna proveniente dal Venezuela che tenta con espedienti di sfruttare il potere dei Carrington. Insomma Dynasty tenta di dare connotazioni ai singoli personaggi non in funzione della provenienza ma in funzione della storia.

Cristal è un altro personaggio che in questi episodi di Dynasty mostra tutta la sua determinazione ma anche tutta la sua fragilità. Il passato la tormenta e quando tenta di mettere una pezza si apre uno squarcio. Blake non può e come potrebbe, vedere Crtistal con gli stessi occhi di qualche tempo fa.

Come dare torto al capofamiglia di Dynasty? Vuole un figlio, e dopo una notte di sesso che poteva mettere a repentaglio le sue coronarie (è vecchio eh) scopre che Cristal usa un contraccettivo per non avere figli. Scopre che aveva come amante un suo ingegnere e questo porta alle conseguenze che abbiamo visto. Ora pure la famiglia di Cristal e il suo passato mai raccontato fatto di ruberie e accoltellamenti vari, costringe Blake a mettersi sul chi vive.

Conclusioni e considerazioni

Sicuramente Dynasty  è stata creata per omaggiare la vecchia serie anni 80 della quale ha in se gli echi narrativi da soap opera o da telenovela visto il materiale umano proveniente dal Sud America. In effetti  alcuni snodi sembrano voltare più verso la telenovela messicana o brasiliana che sulla soap opera. La teatralità di certi personaggi è più figlia di vecchie telenovelas come “Anche i  ricchi piangono” che di una produzione USA.

 
Tutto questo non dispiace perché alla fine gli episodi scivolano via veloci e piacevoli. Ho visto piantati i semi di alcune situazioni il cui sviluppo potrebbe definitivamente farci dimenticare ogni piccola bega familiare. Il gioco si fa duro e i duri iniziano a giocare partendo dal patriarca dei Colby per finire chissà al ritorno in pompa magna di Alexis.

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Passo e chiudo.