“Emerald City”: Una serie che meritava una seconda possibilità

NBC ha cancellato la serie TV “Emerald City” causa ascolti disastrosi e costi produzione elevati. Ho visto tutta la prima e unica stagione e queste sono le mie riflessioni.


Emerald City non era una serie per tutti i gusti. Arrivata alla programmazione 2017 della NBC, dopo una travagliata ricerca di reti in grado di avere il coraggio per metterla in onda. La difficoltà nasceva dal fatto che la serie andava a toccare in chiave adulta uno dei caposaldi della letteratura per ragazzi: Il Mago di OZ, serie di libri dello scrittore americano L. Frank Baum. A questo sommiamo anche dei costi produttivi non indifferenti e questo spiega la difficile situazione nella quale la Universal e gli altri produttori si trovavano quando proponevano lo show alle reti USA.
Emerald City
NBC pur essendo una rete generalista, ha voluto comunque rischiare e ha distribuito la serie, suddivisa in 10 episodi, e di questo sarò grato in eterno alla rete americana (molto più se rinnova Timeless comunque), perché mi ha dato modo di vedere una di quelle serie che ormai si vedono raramente nel nostro panorama telefilmico, uno show che senza paura ha preso un libro di successo universale e l’ha trafitto con la lama della crudezza e della realtà dei giorni nostri, trasformando e rendendo adulti tutti i sentimenti buoni o cattivi e traformandolo in un cameo di difficile emulazione, non perché non ci siano ottime serie tratte da libri, ma perché ha scelto la battaglia più difficile: quella di rendere drammatica e tragica una serie per ragazzi, perdendo purtroppo la sfida.
"Emerald City"
Dalla bellissima Adria Arjona (Dorothy) al fenomenale Vincent D’Onofrio (The Wizard), il cast è stato scelto con meticolosa cura perché doveva rappresentare non più una fiaba, ma una vera storia quasi ex novo che riprendeva in parte ma solo in parte le tematiche del libro. Il mago di Oz, un tiranno vigliacco e spietato, capace solo di tenere il potere con atti di una crudeltà infinita, le streghe, in particolare West (Una strepitosa Ana Ularu) incapaci di ribellione al mago  che nascondono dentro di se il potere vero del luogo, la stessa magia che Oz ha soffocato nel sangue.
"Emerald City"
Dorothy in versione adulta non è l’ingenua bambina del libro, è una donna forte e generosa che si ritrova in un mondo non suo che non la cambia, non riesce a mutarla proprio perché lei è di quel mondo. Emerald City non pone, come invece fanno serie di successo ambientate nell’universo delle fiabe, dei confini netti di bene e male, non c’è il lieto fine anche in un mondo dominato dalla magia, che in altri mondi sarebbe stato idilliaco. Qui si soffre, si piange, ma si lotta per avere un miglior futuro, per tornare a casa, per proteggere chi si ama. Il finale era ovviamente aperto con Dorothy ormai consapevole che la nostra terra non è il posto migliore per vivere, ma solo quello più sicuro. La richiesta di aiuto da parte di Roan la riporta nella sua terra, OZ per un’altra battaglia, un’altra avventura che noi purtroppo non vedremo.
"Emerald City"
Un saluto alle pagine amiche Serie TV News e Series Generation .
 

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