Emma Watson per Vanity Fair: la sua vita da Harry Potter a Belle

Emma Watson, che ha recentemente interpretato Belle nel film in live-action de La Bella e La Bestia, posa per Vanity Fair e parla del percorso che l’ha portata da Hermione, a diventare ambasciatrice dell’ONU, a Belle.
Ormai manca poco all’arrivo nelle sale del film La Bella e La Bestia, la versione in live-action dell’omonimo Classico Disney del 1991, in uscita in Italia il 16 marzo. Gli attori protagonisti sono Dan Stevens, che interpreta la Bestia, e Emma WatsonBelle.
L’attrice britannica ha condiviso su Facebook la cover in cui ha posato per Vanity Fair e la storia di copertina a lei dedicata del prossimo numero della rivista, sul suo percorso personale a partire dalla giovane Hermione Granger della saga di Harry Potter, attraverso la carriera da ambasciatrice dell’ONU, fino ad interpretare la celebre Principessa Disney in live-action.
GUARDA LE FOTO:
[slideshow_deploy id=’10784′]
L’attrice parla della sacralità della lettura, come tramite i libri si è rapportata con suo padre e vi ha condiviso alcuni dei momenti più preziosi della sua vita.



“Mi ricordo semplicemente lui che mi leggeva qualcosa prima di andare a letto e come ricreava tutte le diverse voci. Sono cresciuta sul set del film e i libri erano la mia connessione con il mondo esterno. Erano la mia connessione con i miei amici a scuola perché se stavo leggendo quello che leggevano loro avevamo qualcosa in comune. Più tardi nella vita, sono diventati una via di fuga, un mezzo di arricchimento, un amico su cui io posso contare.”

Gloria Steinem, che è diventata sua amica nel periodo in cui la Watson è diventata ambasciatrice dell’uomo, descrive Emma Watson come “una persona ideale più che una star del cinema“, mentre Lin-Manuel Miranda, che ha lavorato con lei per le musiche de La Bella e La Bestia, ne parla così:



“Ha interpretato questa strega così intelligente, consapevole, nobile – e poi ha avuto la fortuna di diventare una donna intelligente, consapevole e nobile.”

Non è stato facile per l’attrice l’abbandono del mondo di Harry Potter. Ecco come ricorda il periodo delle ultime due première:



“Sono uscita dal red carpet e andata in bagno: avevo così tanto trucco e questo enorme, morbido vestito intero. Ho messo le mani sulla seta e mi sono guardata allo specchio: ‘Chi è questa?’ Non riuscivo a connettermi con la persona che vedevo davanti a me, e questa sensazione era molto inquietante.”

Poi si è iscritta all’università nel 2009:

“Avevo l’impressione che questa cosa della fama stava arrivando a un punto di non ritorno, sentivo che per fare qualcosa nel caso in cui avessi mai voluto uscirne sarebbe stato o allora o mai più.”

La domanda del perché lei abbia continuato a ricoprire dei ruoli cinematografici se l’è posta Emma stessa.

“Sto facendo questo da quando avevo 10 o 11 anni, e ho spesso pensato di essere la persona sbagliata per questo lavoro perché sono troppo seria: sono un palo nel c**o; sono difficile, non ci sto bene. Ma crescendo ho realizzato, no! E ho deciso di continuare con queste battaglie, quelle piccole e quelle grandi, perché fanno ciò che sono.”


Recentemente l’attrice è riuscita a trovare il coraggio di dire di no ai fan che le chiedevano i selfie:

“Per me marca la differenza tra l’essere capace di avere una vita o meno. Se qualcuno prende una fotografia di me e la posta, entro due secondi hanno creato un segno di dove sono esattamente entro 10 metri. Possono vedere cosa indosso e con chi sono. Non posso fornire questi dati. Dico: ‘Posso stare qui e rispondere a ogni domanda su Harry Potter che hai da farmi, ma non posso fare una foto’.”

Emma Watson è profondamente consapevole del fatto che Harry Potter non sia una saga qualunque, ma ha cambiato la vita a molte persone.

“Ho incontrato dei fan che hanno la mia faccia tatuata nel loro corpo. Ho incontrato persone che usano i libri di Harry Potter per trovare la forza di affrontare il cancro. Non so come spiegarlo, ma il fenomeno di Harry Potter è qualcosa che va oltre. Rasenta l’ossessione. Una cosa importante che ho dovuto accettare è che non è una situazione nella media. La gente mi dirà ‘Hai parlato con Jodie Foster o Natalie Portman? Loro avrebbero dei buoni consigli per te su come crescere sotto i riflettori’. Non sto dicendo che per loro fosse facile, ma con i social media è una cosa completamente diversa. Hanno detto entrambe che la tecnologia ha cambiato il gioco.”


Spiega perché si rifiuta di parlare del suo ragazzo nelle interviste:

“Voglio essere sincera: non posso parlare del mio ragazzo in un’intervista e dopo aspettarmi che le persone non prendano le foto di me che cammino fuori di casa. Non si possono avere entrambe le cose. Ho scoperto che a Hollywood con chi esci diventa fortemente legato alla promozione dei tuoi film e diventa una parte della tua performance. Io detesto l’idea che chiunque mi sia vicino si senta parte di uno show.”

Dopo Harry Potter Emma ha evitato di fare film con grandi Budget concentrandosi su opere cinematografiche “minori”, come Noi siamo Infinito o The Bling Ring. rifiutando ruoli come quello che poi è andato a Emma Stone, la vincitrice dell’Oscar come Miglior Attrice Protagonista per La La Land. Ecco perché:

“Ci sono stati momenti difficili nella mia carriera in cui ho avuto un agente o un produttore cinematografico che mi diceva ‘Stai facendo un grosso errore’. Ma qual è lo scopo di ottenere grande successo se ti senti come se stessi perdendo la testa? Ho dovuto dire ‘Gente, ho bisogno di tornare a scuola’ oppure ‘Ho solo bisogno di tornare a casa e uscire con i miei gatti’. La gente mi guardava e pensava ‘Ma è pazza?’ In realtà è il contrario.

Poi nel 2014 è arrivata l’offerta dell’ONU di diventare ambasciatrice, che ha portato Emma Watson a capo della campagna #HeForShe.

“Una volta ero spaventata dalle parole come ‘femminismo’, ‘patriarcalismo’, ‘imperialismo’. Ma adesso non più.”

Fino ad arrivare al ruolo di Belle ne La Bella e La Bestia.

“Non me ne fregava nulla se avrei vinto un Oscar o meno, se il film non avrebbe detto qualcosa che sentivo sarebbe stato importante per la gente.”

È una nuova Belle, soprattutto per idea di Emma.

“Ero tipo: ‘La prima scena del film non può essere Belle che cammina in questo paesino portando una cesta con un tovagliolo. Dobbiamo rivedere le cose!’ […] Nella scena originale Belle indossava delle ballerine, che sono carine, non fraintendetemi, ma lei non può fare nulla di utile in ballerine nel bel mezzo di un villaggio provinciale francese.”


Passare da Hermione a Belle per Emma Watson è stato veramente un percorso di maturazione:

“Quando ho finito il film, mi sono sentita come se avessi fatto la transizione  da ragazza a donna sullo schermo. Belle è una principessa Disney, ma non è un personaggio passivo – è padrona del proprio destino.”

Durante il tour per le première de La Bella e La Bestia l’attrice ha scelto di promuovere un abbigliamento sostenibile. Ecco cosa dice Gloria Steinem a riguardo:

“Permettetemi di farvi una domanda: se fosse stato un giovane attore maschile molto riservato e coinvolto nell’attivismo, avreste pensato che fosse troppo severo o serio? Perché le donne devono sempre stare ad ascoltare? Emma è interessata mondo, si cura delle cose, e anche se attiva è molto informata. È possibile essere sia seri che divertenti, sai. È la risposta agli uomini che chiederanno a una donna ‘Perché non sorridi, tesoro?'”

Passate da: • Queen Watson •Harry Potter-Binario 9¾.