Federica Abbate in esclusiva: Con “Fiori sui balconi” il suo esordio da cantautrice
27/09/2017 di Redazione
Federica Abbate debutta come interprete: dal 12 settembre è in rotazione radiofonica il primo singolo della songwriter “Fiori sui Balconi”. L’artista si racconta a Talky Music.
Federica Abbate: Da autrice a interprete
Federica Abbate nasce a Milano nel 1991. Nel 2013 partecipa al concorso per giovani autori “Genova per voi”, vincendo e aggiudicandosi un contratto come autrice per la Universal Music Publishing. Definita dai media “penna di platino”, Federica Abbate scrive hit per Fedez (“L’amore eternit”, “21 grammi”), Baby K (“Roma-Bangkok”) e Francesca Michielin (“Nessun grado di separazione”). A marzo 2016, Federica Abbate firma un contratto discografico con Carosello Records per il suo primo progetto artistico nelle vesti di cantautrice. Il 5 settembre di quest’anno, Federica Abbate presenta “Fiori sui balconi” in anteprima nel corso della Milano Youtube Week.
Federica Abbate si racconta a Talky Music
Noi di Talky Music abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Federica Abbate. La cantautrice ci ha svelato com’è nato il suo singolo “Fiori sui balconi”, brano che ha segnato il passaggio definitivo dall’autorato al cantautorato. Di seguito, la nostra intervista a Federica Abbate.
Federica Abbate: “Ho deciso di cantare perché avevo qualcosa da cantare, non perché fossi intonata o perché la mia voce fosse gradevole. Sono nate canzoni che si separavano da tutta quella che era una parte di repertorio autorale. Nel tempo, mi sono resa conto che c’era un modo di muovere la melodia che si legava particolarmente bene alla mia voce, che quindi diventava quasi un tutt’uno con essa. La prima canzone con cui me ne sono accorta è stata “In radio”, il mio primo inconsapevole passaggio dall’autorato al cantautorato. Nei miei pezzi parlo di tutte quelle che sono le zone più scomode del mio carattere, di tutti i miei difetti, le mie imperfezioni, che quindi mi appartengono in maniera viscerale e che sono la mia verità. Dovevo essere io ad interpretarli.”
Quindi è da questo che è nata “Fiori sui balconi ”? Come tu stessa hai dichiarato, non è altro che un gioco di parole che sta per “Fuori come un balcone”.
Federica Abbate: “Fiori sui balconi è nata come biglietto da visita, dal mio bisogno di presentarmi non solo musicalmente, ma soprattutto come essere umano. La verità è che io sono un po’ fuori come un balcone e ho sempre avuto un’emotività un po’ particolare, sopra le righe, fuori luogo.”
Quanto ha inciso, nella tua vita, questa sensazione di inadeguatezza di cui parli?
Federica Abbate: “Questo concetto di “fuori luogo” è una tematica ricorrente nella mia vita. Da un lato, è un senso di inettitudine, di non sentirsi all’altezza, ma dall’altro diventa in realtà un mio grandissimo punto di forza. Nel momento in cui accetto di essere fuori come un balcone, smetto di sentirmi tale. Accettare la mia emotività mi permette di vivere più intensamente la vita, di fare dei passi in avanti per raggiungere i miei obiettivi.”
Credi, allora, di aver trovato la giusta chiave per esprimerti e non sentirti più così tanto fuori luogo?
Federica Abbate: “La crescita è un percorso che non si interrompe mai. Sicuramente in questo momento è una prima chiave per iniziare a parlare del mio mondo, che è in divenire. Sono un essere umano in crescita.”
Hai firmato alcuni dei più grandi successi degli ultimi anni, sei autrice di singoli che hanno conquistato l’oro e il platino. È faticoso il ruolo di hitmaker?
Federica Abbate: “Assolutamente no, nel senso che io non lo vivo come un ruolo. Faccio l’autore tutti i giorni, ma lo faccio per scrivere belle canzoni, non hit. Poi che queste diventino delle hit mi fa solo piacere.”
Se potessi inserire in un tuo futuro disco uno di questi brani, stavolta interpretato da te, quale sceglieresti?
Federica Abbate: “Nessuno di quelli che ho scritto per altri. Utilizzo un registro talmente diverso da quello mio personale che non riuscirei ad immedesimarmi completamente. Nei miei pezzi vivo invece un’estrema libertà, data dal non avere filtri che invece mi impongo di avere quando vado a cucire un vestito su qualcun altro e non più su me stessa.”
Scrivere per se stessi o scrivere per qualcun altro: quale delle due è più difficile?
Federica Abbate: “Non c’è un livello di difficoltà. Sono due cose completamente diverse, che mi appartengono entrambe in maniera assolutamente naturale. Sono quasi completamente l’una slegata dall’altra. Tra quello che scrivo, quello che sono e quello che canto, non c’è nessun filtro quando sono io in prima linea a farlo. Viceversa, ci sono giustamente degli accorgimenti, delle misure, delle distanze, dei gradi di separazione.”
Ricordi dove ti trovavi la prima volta che hai sentito il tuo singolo in radio? Cos’hai provato in quel momento?
Federica Abbate: “Ero in macchina e stavo andando al compleanno di un amico. Era sera, saranno state le 10 e non trovavo parcheggio. Avevo acceso Radio Zeta perché sapevo che l’avrebbero messa in rotazione. L’hanno passata. All’inizio avevo il volume basso, appena ho sentito il singolo ho alzato. E’ stata una bella emozione.”
Pur non fisicamente, sei salita sul palco di Sanremo già due volte: nel 2016 con “Nessun grado di separazione” interpretato da Francesca Michielin e nel 2017 con “Il diario degli errori” cantato da Michele Bravi. Cosa vorrebbe dire, per te, scendere quelle scale nelle vesti di cantautrice?
Federica Abbate: “Sì, son salita col pensiero (ride, ndr). Vorrebbe dire accettare una grandissima sfida, aver trovato un grandissimo coraggio.”
È nei tuoi piani futuri l’Ariston?
Federica Abbate: “In questo momento è tutto in divenire, non ho dei piani precisi. È iniziato tutto da 15 giorni, succedono cose, vedo gente. Chissà cosa mi riserva il futuro.”
In questo futuro, però, ci sarà un album di Federica Abbate?
Federica Abbate: “Assolutamente sì. Fiori sui balconi è il primo capitolo, la prima pagina di una serie di pezzi che andranno a comporre un album che è in cantiere.”
Guarda il video del singolo di Federica Abbate!