Glee: Ryan Murphy amava e odiava la serie – “I membri del cast facevano sesso e poi si lasciavano, io ero come un genitore”

Ryan Murphy ha dichiarato ad Entertainment Weekly che Glee è stato il periodo migliore e peggiore della sua vita, scopriamo perché:

In un’intervista ad Entertainment Weekly, Ryan Murphy ha parlato del drama dietro le quinte di Glee, tutto questo in seguito all’uscita del libro autobiografico di Naya Rivera, nel quale l’attrice parla del suo rapporto poco piacevole con Lea Michele e la reazione alle accuse rivolte a Mark Salling (l’attore è indagato per possessione di materiale pedopornografico). Ryan ammette che sul set di Glee c’erano molte liti:

“C’erano molte persone che facevano sesso e poi si lasciavano. Per me è stato come imparare a fare il genitore.”

Murphy continua:

“Ma ho anche commesso un errore: siamo entrati troppo nel personale. Amavamo così tanto stare insieme che andavamo a cena, uscivamo insieme (con il cast), eravamo sempre insieme, quindi non c’era distinzione riguardo chi fosse il capo e chi no. Ed eravamo così uniti che quando succedeva qualcosa diventava una questione così personale per me che andavo letteralmente fuori di testa.”

Ryan ha anche parlato della tragica scomparsa di Cory Monteith, morto di overdose nel Luglio del 2013 dopo la quarta stagione dello show e di quanto tutto questo abbia cambiato il tema della serie:

“Quello che è iniziato come uno show che celebrava l’amore e l’essere accettati è diventato qualcosa che riguardava l’oscurità e la morte. Comunque è stata una grande lezione su cosa non fare quando si va avanti con le proprie vite.”

L’autore finisce con una nota positiva:

“Molti membri del cast sono miei amici ancora oggi.”

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