Grey’s Anatomy 13×10: le emozioni di Shonda Rhimes
29/01/2017 di Redazione
Il primo episodio della seconda metà di stagione di “Grey’s Anatomy 13” è andato in onda. Siamo con Jo, la Bailey, Arizona e Kristen. Emozioni contrastanti, paura, dolore e Shonda Rhimes che ci emoziona ancora.
Non era quello che mi aspettavo, lo ammetto. Credevo mi sarei annoiata per tutto il corso dell’episodio, e che il solo desiderio sarebbe stato quello di prendere a sberle Shonda, Jo e la Bailey come se non ci fosse un domani. Ma le cose sono andate diversamente. Questo primo episodio di Grey’s Anatomy, i suoi ultimi venti minuti, mi hanno emozionata e commossa nonostante il mio pensiero costante fosse Alex, il bisogno di sapere che non andrà in prigione.
Kristen è una ragazzina di soli 16 anni, incinta di 31 settimane e chiusa in una prigione di massima sicurezza. Non sappiamo cosa ha fatto, non lo sapremo mai. Le sole informazioni che abbiamo arrivano da lei, da Kristen che racconta a Jo la sua infanzia, una vita felice tra uno sformato e un giro sull’altalena. E in un solo istante, tutto quello che vedo, è una ragazzina spaventata che vuole la sua mamma, che desidera veder crescere la sua bambina, che non sa ancora che non potrà mai più vedere quel piccolo esserino che ama più di chiunque altro al mondo.
“Certe volte le cose ti vengono a cercare” ha detto Jo alla Bailey e c’è voluta una notte intera in un carcere di massima sicurezza, una mamma che non sa cosa vuol dire essere un genitore e un medico che deve prendere decisioni difficili perché per lo stato sembra essere un gioco da ragazzi tagliare fondi alle prigioni, per riuscire a capire quanto queste parole siano vere.
Arizona intanto conosce la mamma di Kristen, di questa ragazzina sempre pronta ad attaccare che sta per rimanere sola, questa piccola donna che fa nascere in me sentimenti contrastanti, e il bisogno di stringerla forte. Lo sguardo di Arizona è il mio, non riuscivo a credere alle parole di quella donna, la rabbia che ho provato è stata incontrollabile e il dolore quando Jo ha finalmente detto la verità, è stato qualcosa che non sono riuscita a fermare. Ho pianto. Per Kristen, per quella bambina che non conoscerà mai sua madre, per il desiderio di prendere a schiaffi quella mamma che non merita di essere chiamata tale.
“Nessuna mamma lascerebbe sola sua figlia mentre sta partorendo“, ma qualcuno, purtroppo, lo fa. Non so come la pensate voi, non so se siete d’accordo con la madre di Kristen, ma tutto quello che avrei voluto dire a quella donna sono state le parole di Arizona al termine di questo episodio di Grey’s Anatomy che mi ha colpita come non credevo fosse possibile. “Quando commetterà un errore, lascerà anche lei?”
Poi quel momento, le mani della Bailey stringono quelle di Kristen, Miranda ha capito, e nella mia mente sono tornate le sue parole, quelle pronunciate solo qualche tempo fa, quando era ancora la nostra Miranda Bailey: “Se qualcuno commette un errore, non vuol dire che sia una persona cattiva.” Non è sola Kristen, queste tre donne sono lì per lei, per la sua bambina, quella bambina che Kristen non vedrà mai più.
E ancora, una bambina tra le braccia della sua mamma che la lascia andare per darle una vita migliore, e quelle parole “sii buona, non come me“. E Shonda Rhimes emoziona ancora.
E arriviamo alla fine, sono gli ultimi secondi, Jo non vuole sentire, ma deve. Alex ha scelto la prigione, lo ha fatto per lei e il senso di colpa la porta a vomitare fuori dall’auto mentre la mia speranza è che Arizona metta in moto la macchina lasciando lei fuori. Ma non sempre le cose vanno come vorremmo.
E mentre ascolto le parole di Miranda Bailey penso ad Alex, a Kristen che non vedrà mai crescere la sua bambina, al suo sguardo, alle sue lacrime tra le braccia di Jo, alla mano della Bailey che stringe quella di Kristen, alle ultime parole di Arizona.
Grazie Shonda Rhimes, grazie Grey’s Anatomy.
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