Grey’s Anatomy 13×22 – Recensione: Cambiare è bello…
06/05/2017 di Redazione
Il 22esimo episodio di Grey’s Anatomy ci insegna ad andare avanti, a lottare per chi non può farlo, ad alzare la voce quando vogliamo farci sentire, proprio come ha fatto il piccolo Liam. E poi c’è lui, Alex Karev, il sole è tornato.
Alex Karev, con la sua grandezza, il suo modo di restare accanto a quei bambini, il suo essere prima un grande uomo e poi un grande medico, è tornato protagonista in questo episodio di Grey’s Anatomy in cui avrei voluto prendere a sberle la Minnick come se non ci fosse un domani. Niente, non la reggo, è addirittura più sopportabile Jo con quegli occhi da pesce lesso.
E allora partiamo proprio da lei, Jo Wilson che non è Jo Wilson (sapremo mai il nome di questa donna?). Il povero De Luca ha provato a confessare i suoi sentimenti, ma caro mio, sapevamo tutti come sarebbe finita. Niente da fare, Andrew è rimasto a bocca asciutta, e devo ammettere che la cosa mi dispiace e non poco. Se Jo ricambiasse i suoi sentimenti, potremmo togliercela dalle scatole una volta per tutte e trovare per Alex una donna degna di lui. Ma Josephina non vuole fare carte, e allora… finisce qui anche il secondo inutile triangolo amoroso di questa stagione di Grey’s Anatomy. Un’altra parte inutile di questa stagione che Shonda poteva risparmiarci. Ma tanto…
E quando penso di non poter odiare di più Eliza Minnick, eccola che si mette contro Alex Karev, il sole di Grey’s Anatomy, di questa stagione e di tutte quelle che verranno. Il piccolo Liam è arrivato in ospedale da solo perché un genitore ottuso ha deciso che il figlio doveva morire per volere di Dio. Una realtà alla quale avrei reagito allo stesso modo in cui ha reagito Stephanie, forse anche peggio. Ma lui è lì, Alex Karev non va da nessuna parte, sarebbe andato in prigione pur di salvare quel bambino, lo rifarebbe altre cento volte. C’è altro da dire? No, non c’è. Guarda e impara Eliza, questo vuol dire essere un medico.
E una standing ovation se la merita anche la nostra Stephanie. Finalmente questo personaggio inizia ad essere interessante, e ovviamente la cosa accade al termine della stagione e della sua presenza in Grey’s Anatomy. Anche lei non si è fermata, ha lottato per quel bambino insieme ad Alex, non si è lasciata spaventare e ha ottenuto quell’abbraccio che vale più di mille pacche sulla spalla di Eliza Minnick.
Ma continuiamo con Elizuccia e Arizona. Niente, queste due insieme non se ne scendono. Sarà che dopo Callie tutto è inutile, sarà che proprio non la sopporto questa donna che continua ad andare avanti con su scritto sulla fronte “so’ tutto io“, ma nel vederle insieme continuo a non provare nulla, nessuna emozione o trasporto. Volevo vedere Arizona felice, dopo tante lacrime (e dopo averla odiata anche un po’ per il tradimento), volevo solo vederla sorridere come accadeva in passato. Ma non con lei, non con Elizuccia cara. Non possiamo rimediare in qualche modo? Non lo so… un camion, una macchina che la investe e la facciamo finita. Shonda, amore, ne hai uccisi tanti, uno in più uno in meno che differenza vuoi che faccia. Ormai, quando vedo questa donna, la mia sola espressione è la seguente…
Poi ci sono loro, Meredith, Maggie e April con la loro paziente che ha imparato a vivere con quel tumore accanto, lo ha fatto diventare parte di sé e adesso tutto ciò che vuole è vivere questi ultimi mesi facendo più sesso possibile, magari morire anche mentre lo sta facendo, non sarebbe male come addio. Ma Maggie ha voluto provare, voleva salvarla, credeva di poterlo fare, e io ho sperato che ci riuscisse. Questa volta, facevo il tifo per lei.
E Candy Candy ha imparato a dare il giusto peso alle cose, ha deciso di supportare Meredith, di aiutarla ad avere quella vita che merita, quella felicità che manca ormai da troppo tempo. Brava Maggie, forse c’è ancora qualche speranza per te, mai dire mai nella vita. Questo episodio di Grey’s Anatomy ci porta di nuovo verso il ricordo di Derek, di quell’addio che in molti non avrebbero mai voluto vedere. Il post-it, il tumore sul muro. Ancora un arrivederci…
Ho avuto paura di nuovi ripensamenti, ho avuto paura che Meredith non riuscisse ancora a lasciarsi andare. Ma piano piano, Mer sta trovando la forza di tornare a vivere, Nathan è al suo fianco e quell’ultima immagine, quelle mani l’una nell’altra, ne sono la prova concreta.
Meredith è uscita alla luce del sole, Nathan è quello giusto. Mer ha messo via le cose di Derek, ma questo non significa che lo abbia dimenticato, non potrà mai farlo. Quello che ho visto in questo episodio di Grey’s Anatomy è una donna forte che riesce finalmente a lasciarsi andare, perché lo desidera, perché ne ha bisogno, perché ne ha tutto il diritto. Le sue sorelle ci sono, la amano (come potrebbe essere altrimenti), Derek vorrebbe solo vederla felice e Meredith è pronta ad esserlo, con Nathan.
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