Grey’s Anatomy: 20 volte in cui ha preso a calci il nostro cuore
23/03/2017 di Redazione
Nel corso di queste 13 stagioni, Grey’s Anatomy ha spezzato il nostro cuore un numero infinito di volte. Oggi, per ingannare l’attesa, vogliamo ricordare con voi alcuni di quei momenti che mai potremo dimenticare. Pronti?
Quante volte Grey’s Anatomy ci ha spezzato il cuore? Quante volte abbiamo dovuto affrontare un episodio consapevoli di quanto avremmo pianto, di tutto il dolore che avremmo dovuto sopportare, quante volte abbiamo maledetto Shonda Rhimes per aver preso a calci il nostro cuore? Un numero che non è quantificabile, un numero che continuerà a crescere portando nuovi momenti, nuove scene, che ci distruggeranno come non credevamo potesse essere possibile.
E allora, adesso, ricordiamo alcuni di quei momenti, di quegli episodi di Grey’s Anatomy che difficilmente abbiamo dimenticare e che continuano ad emozionarci, e a fare male, ancora oggi.
1. La morte di Kyle
Kyle è morto in sala operatoria spezzando il cuore di Stephanie e il nostro. Un personaggio che in molti hanno amato da subito, e che ha aiutato tanti ad apprezzare la stessa Stephanie.
2. L’aggressione a Meredith
Il silenzio, lo sguardo di Alex, la paura di Amelia, il terrore nei nostri occhi mentre Meredith veniva aggredita in ospedale. Il cuore che si ferma mentre tutto scorre troppo velocemente.
3. Le parole di Mark poco prima della morte di Lexie
Se quelle parole fossero arrivate prima, se solo Lexie non fosse salita su quel maledetto aereo insieme a Mark, se solo fossero riusciti a esprimere in tempo quell’amore che provavano l’uno per l’altro… Se solo Shonda Rhimes non avesse deciso di spezzarci il cuore con questa immagine.
4. Meredith…
Quel momento esatto in cui Meredith ha smesso di lottare, di respirare. Quell’istante in cui Derek ha salvato la donna che ha amato fino a quell’ultimo respiro.
5. Derek e Callie dicono addio a Mark
Non esistono parole che possono spiegare cosa abbiamo provato in questo momento, esistono solo loro: Derek, Callie e Mark in quell’ultimo respiro.
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