Guardiani della Galassia Vol. 2: Baby Groot non è una scelta di marketing

James Gunn chiarisce che la presenza di Baby Groot è stata una scelta puramente creativa, non un modo per guadagnare di più sui prodotti Marvel.

 
Abbiamo visto apparire Baby Groot alla fine di Guardiani della Galassia: pochi secondi sono bastati a far innamorare il pubblico, che ha accolto la rinascita del personaggio con un entusiasmo sempre crescente, tanto da rendere il piccolo Groot il personaggio forse più atteso del sequel. Eppure, nella versione originale di Guardiani della Galassia Vol. 2, avremmo dovuto vedere un Groot già cresciuto, molto più simile a quello visto nel primo film. Questo cambio di rotta ha portato alcuni fan a criticare il regista, James Gunn, accusandolo di aver optato per Baby Groot nel secondo film solo per vendere più merchandising della Marvel.
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In risposta alle accuse dei fan su Twitter, Gunn ha dichiarato:

“Sono sicuro che molte persone credono il contrario, ma avere Baby Groot per tutta la durata del film, per me, è stata una scelta creativa, perchè Groot era molto evoluto spiritualmente: Baby Groot, invece, ha tanto da imparare.  E mi piace come abbia portato alla luce nuovi aspetti del carattere degli altri personaggi. Non ero sicuro che lo studio avrebbe approvato la mia scelta, perchè il Groot adulto è stato uno dei personaggi più popolari nel primo film e non credevo che avrebbero voluto rischiare di rovinarlo.”

Si tratta di una scelta che sta già dando i suoi frutti: Baby Groot ha rubato la scena ad ogni altro personaggio nell’ultimo trailer di Guardiani della Galassia Vol. 2, che ha rotto un record Marvel con 81 milioni di visualizzazioni nelle prime 24h, diventando il secondo trailer Disney più visto (preceduto solo dal trailer de La bella e la bestia, rilasciato il mese scorso) e il trailer Marvel più visto nelle prime 24h dal suo debutto.

Baby Groot (che sarà sempre doppiato da Vin Diesel) ci aspetterà nei cinema italiani dal 25 aprile 2017.
Intanto, fate un salto da Marvel Humour!

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