Da I Miserabili a Ulisse, i 10 romanzi più complicati da leggere
10/02/2017 di Redazione
Non tutti i libri sono leggeri e facili da leggere, la maggior parte dei romanzi che hanno fatto la storia della letteratura sono molto complicati, vediamoli insieme!
Leggere alcuni grandi classici della letteratura non è affatto semplice. Si tratta di romanzi bellissimi che hanno fatto la storia, ma che quasi tutti ha letto con alcune difficoltà. Vi proponiamo alcuni titoli ritenuti difficili da leggere, sia per i temi affrontati che per la profonda retrospettività.
Guerra e pace di Lev Tolstoj
Ulisse di James Joyce
“L”Ulisse’ è un libro scritto da qualcuno che doveva diventare tenore (Joyce quando abitava a Trieste), uno che aveva imparato a trasmettere sulla pagina ciò che i musicisti chiamano ‘orecchio interno’, al di là del senso oggettivo delle parole. In effetti, se facessimo il calcolo di quante cantate spuntano nell”Ulisse’ ogni poche pagine, vedremmo un ventaglio di citazioni canterine che sono la spina dorsale joyciana per scavalcare tutti i discorsi e intendersi con diversi richiami musicali: dall’opera lirica alla filastrocca oscena, da un canto gregoriano (‘Gloria in excelsis Deo’) al rumore della carrozza del viceré che passa sul lungofiume (‘Clapclap, Crilclap’), dai nursery rhymes a una poesia tedesca sul canto delle sirene (‘Von der Sirenen Listigkeit…’), dal verso del cuculo (‘Cucù! Cucù’) al Fiore di Siviglia (opera lirica), dalle battute per tenere il ritmo d’una pagina (‘Tum’ ‘Tum’) a quelle di altri suoni (‘Pflaap! Pflaap! Pflaaaap’), alla cantata mozartiana, ricorrente nei pensieri di Mr Bloom: ‘Vorrei e non vorrei, mi trema un poco il cor’, e cosi via.”
I Fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij
“I fratelli Karamazov sono il romanzo più grandioso che mai sia stato scritto, l’episodio del Grande Inquisitore è uno dei vertici della letteratura universale, un capitolo di bellezza inestimabile… Non è certo un caso che tre capolavori di tutti i tempi trattino lo stesso tema, il parricidio: alludiamo all’Edipo re di Sofocle, all’Amleto di Shakespeare e ai Fratelli Karamazov di Dostoevskij. In tutte e tre le opere è messo a nudo anche il motivo del misfatto: la rivalità sessuale per il possesso della donna.”
Il buio oltre la siepe di Harper Lee
In una cittadina del “profondo” Sud degli Stati Uniti l’onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d’ufficio di un “negro” accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrarne l’innocenza, ma l’uomo sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l’episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell’infanzia che è un po’ di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte.