Il Re Leone: le parole del regista del live-action Disney, Jon Favreau

Il regista del live-action de Il Re Leone, Jon Fraveau, parla in un’intervista della pressione che comporta lavorare su un Classico Disney così amato.

Sulla scia del successo de Il Libro Della Giungla (2016) e del recente boom de La Bella e La Bestia attualmente nelle sale, arriverà un nuovo live-action su un cartone interamente dedicato al mondo animale: Il Re Leone, il 32º Classico Disney che si schiera tra i lungometraggi animati più amati di sempre. Il film sarà diretto da Jon Favreau, lo stesso regista de Il Libro della Giungla, che si occuperà anche della regia de Il Libro della Giungla 2. È stato confermato il doppiatore del cartone animato originale di Mufasa, James Earl Jones, mentre il protagonista, Simba, sarà interpretato da Donald Glover.
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Ecco cos’ha detto il regista in un’intervista:

“Sulla roba Disney, la gente è ancora di più preparata… Su Il Re Leone, la gente sa veramente, e sono cresciuti con questo, ha il suo impatto emotivo. Penso a cosa mi ricordo de Il Re Leone, lo feci anche con Il Libro della Giungla. Mi sono chiesto ‘Cosa mi ricordo de Il Libro della Giungla? Mi ricordo di Mowgli e del serpente. Mi ricordo degli occhi del serpente. Mi ricordo di Baloo che scende nel fiume e Mowgli che lo cavalca come se fosse una zattera. Mi ricordo una lunga lista di cose, e queste sono le immagini di cui avevamo sicuramente bisogno. Così abbiamo una maggiore libertà di cambiarle.”

Ma c’è una certa differenza tra l’occuparsi della trasposizione di un classico come Il Libro della Giungla e uno come Il Re Leone:

“Il Libro della Giungla era uscito 50 anni fa, Il Re Leone 20, e la gente è cresciuta in un’età in cui i video venivano visti e rivisti di nuovo. Quindi devo veramente esaminare tutti questi aspetti della trama. In più la misticità è molto forte, quindi stai colpendo qualcosa ancora più profonda dei film a volte. Quello che sto cercando di fare e onorare cosa c’era… Le aspettative delle persone sono molto alte. Ci penso quando Prince recitava a metà tempo nel Super Bowl, c’era più intrattenimento in quello perchè cantava ogni canzone che volevamo sentire e lo faceva nel modo in cui te lo ricordi meglio…  Puoi fare quello che ti consentono i tuoi mezzi… Per me, è come se stai facendo il DJ su un grosso palco per l’audience. Il punto è che il pubblico veda ciò che spera di vedere, e se puoi sorprenderli, si divertiranno ancora di più, ma devi vivere di quello che la gente vuole, quindi senti molto la pressione di queste storie tanto amate.”

Passate da Disney Castle ⁰o⁰

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