L’industria dei videogiochi si ribella alle recenti mosse anti immigrazione di Trump

Le decisioni del neo eletto presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump con effetto immediato hanno avuto ripercussioni su molti campi, e le risposte dal mondo videoludico non si sono fatte attendere.

Un gruppo di alto profilo del mondo dei videogiochi ha rilasciato un comunicato riguardo la controversa politica dei paesi esteri applicata dal Presidente Donald Trump. La Entertainment Software Association (ESA), il gruppo che organizza l’E3 ogni anno e rappresenta gli interessi della industria videoludica a Washington, ha fatto sapere che questa linea politica potrebbe peggiorare l’andamento delle industrie di gaming USA.“La Entertainment Software Association suggerisce alla Casa Bianca di esercitare cautela riguardo al programma di immigrazione e lavoratori stranieri, come leader del settore in tecnologia e esportazione di intrattenimento, l’industria videoludica statunitense si avvale del contributo di innovatori e scrittori di storie da tutto il mondo. Riconoscendo che il miglioramento della sicurezza nazionale e la protezione dei cittadini della nostra nazione siano obbiettivi fondamentali, le nostre compagnie si avvalgono del talento di cittadini statunitensi, stranieri nati qui e anche immigrati. La azioni e parole della nostra nazione dovrebbero aiutare la loro partecipazione nella economia americana.”
Donald Trump
Questo il comunicato della ESA, di cui fanno parte industrie come Activision, Blizzard, Electronic Arts, Microsoft, Sony, Nintendo, Take-Two, Warner Bros., Ubisoft, e Bethesda. Insomniac Games ha rilasciato oggi un video in cui spiega di opporsi al ban dei cittadini provenienti dalle 7 nazioni a prevalenza musulmana scelte da Donald Trump (Libia, Sudan, Somalia, Yemen, Iraq, Siria, e Iran). “A Insomniac abbiamo sempre impiegato persone di tutte le nazione e di tutte le religioni, e penso che questo sia fondamentale per cercare di rendere il mondo migliore attraverso le nostre storie che raccontiamo” spiega Ted Price, CEO e fondatore di Insomniac Games.
“Siamo stati, siamo, e saremo sempre una nazione di immigrati” questo il grido delle persone che si oppongono alla politica nazionalista di Trump, vedremo quali altri sviluppi ci saranno in futuro.

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