Legends of Tomorrow: Recensione 3×09 “Beebo The God War”
07/12/2017 di Redazione
Legends torna nel binario della sua storyline principale con un buon aggancio al crossover determinato dalla presenza del giovane Professor Stein, protagonista suo malgrado.
Quando Legends scopiazza Vikings.
Ammetto che quando ho visto il trailer dell’episodio mi sono detto: non avranno il coraggio di fare una puntata stile Vikings? Poi quando ho visto l’inizio con il pupazzetto peloso e Stein ho pensato che era il solito episodio fracassone del team Legends.
In effetti così è stato. I vichinghi di questo episodio facevano meno paura della ciurma di Viki il vichingo, rasentando il ridicolo e la quasi totale inutilità. Ammetto che se non fosse stato per quei pochi momenti finali nei quali Sara si è trovata faccia a faccia con Mallus, probabilmente avrei catalogato l’episodio come uno dei più inutili della storia di Legends finora.
Ho sperato che la produzione mettesse almeno come guest star la bellissima Katheryn Winnick del Vikings originale, ma le mie preghierine di Natale non sono state esaudite e per punizione mi sono beccato un Damien Darkh versione Odino che non si poteva guardare.
Ma quando Legends inizierà a fare sul serio?
Quello che anche in questo episodio di Legends è mancata e a questo punto dispero di trovarla, è la logica o perlomeno una trama principale chiara. Invece si continua a saltare nel tempo con queste due caricature di cattivi, ovviamente ultrapotenti che non si sa bene per quale segreto scopo tentano di modificare il tempo a favore dei piani ancor più oscuri di Mallus.
Nelle stagioni precedenti, la prima in particolare, il tutto era ben chiaro, i motivi, la rincorsa nel tempo di Vandal etc. Qui invece sembra tutto sfilacciato, non c’è altro che nomi e un filo talmente tenue di storyline che si fatica a vederlo.
Mi chiedo a questo punto quando Legends comincerà a fare sul serio. Sapete quanto io amo questa serie, proprio per questa impronta fumettosa e leggera, per questa trama sempre ben definita e chiara nella quale non hai bisogno di scervellarti per capire chi è il cattivo.
Ma qui manca la trama definita e, sebbene il cattivo sia abbastanza chiaro, non se ne conoscono gli scopi non si capisce perché ha bisogno di quei due deficienti di Darkh e figlia, ma soprattutto c’è una gran confusione di storie, trame che stanno strozzando Legends in episodi ormai arrivati al limite del nosense.
La morte di Stein
Anche l’aspetto riguardante il professor Stein, sebbene molto carino, ben confezionato e tutto il resto era completamente sganciato da questo episodio, ficcato a forza con la scusa del pupazzetto di Natale acquistato da Stein nel 1992 che diventa il Dio dei Vichinghi.
Sinceramente fossi stato un Norvegese, Danese o comunque un erede della stirpe vichinga mi sarei offeso all’idea che un popolo come quello dei Vichinghi potesse eleggere un pupazzo a Divinità, ma questo dà l’idea di quanto raffazzonato sia questo episodio.
Persino l’idea carina della lettera che Jax offre a Stein giovane naufraga all’interno di questo episodio. Eppure usando un attimo la testa invece di scopiazzare i vichinghi altrui, si sarebbe potuta basare la puntata di Legends proprio sul dolore di Jax costruendoci sopra qualcosa legato a Mallus.
Invece un’idea carina, un ottimo gancio narrativo derivante dal crossover si perde nei meandri di questa illogica trama principale.
Aridatece Leo Snart.
Il Leo Snart di Earth X nun ce piace. A me piace il caro vecchio Cold, quello dalla bassa moralità, il freddo sicario, l’ironico eroe per forza o il malvagio senza rimorsi.
Quello visto in questo episodio ha più l’aria di un assistente sociale, un infermierina per curare l’alcolismo di Mick. Seriamente, Leo Snart versione suorina di carità nun se po’ vede (scusate sto guardando Suburra e ogni tanto mi scappano delle frasi romanesche).
Così mentre si consuma questa lotta contro la bira da parte di Leo Snart, assistiamo all’addio di Jax, ma sinceramente non mi ha commosso e soprattutto non era questo il momento giusto per perdere un altro pezzo delle nostre Legends.
Commenti finali sull’episodio di Legends.
Non c’è molto da aggiungere. Mi ha fatto piacerissimo rivedere Jes Macallan che con Caity Lotz formano già una gran bella coppia di Badass e che vestite da vichinghe fanno la loro gran figura.
Ho potuto constatare la totale inutilità di Nate, ma questa ormai non è una novità, la voce di John Noble da sola ha in parte rimediato al disastro anche se questa tetra figura di malvagio fuori tempo e spazio dovrebbe iniziare a dirci cosa vuole davvero.
Il tentativo davvero misero di elaborare la morte di Stein, di darle un senso, è stata costruita partendo dai mattoni sbagliati e senza la dovuta cura e attenzione che sarebbe stata necessaria. Eppure erano stati così bravi a lavorare sopra il sacrificio di Leo Snart della prima stagione.
Qualcuno spari, disintegri, liquidi, affoghi, paralizzi Damien Darkh perché davvero nun se regge. Fa sorridere quando Sara Lance dice che non si può battere perché la sue magia è oscura. Ma stiamo parlando dello stesso Darkh preso a calci nel sedere da Arrow e dalle nostre Legends appena una stagione fa?
Se il nuovo potere gli deriva da Mallus, mi chiedo per quale motivo coinvolgere pure lui se è la figlia il tramite diretto del potere di Mallus.
Domande a cui forse avremo risposta nelle prossime puntate, ma nel frattempo permettetemi di dire che questa stagione di Legends è molto al di sotto delle mie aspettative e la delusione è più forte proprio perché è una serie che mi piace.
Scenetta finale che ci reintroduce un altro personaggio già visto nell’universo DC e cioè Costantine, che sia il segno di un cambio di marcia deciso della serie?
Passo e chiudo.