I Medici Premiere: la mia esperienza intitolata “aspettando Richard Madden che ha perso l’aereo”

Ieri non so per quale caso del destino mi sono ritrovata a Firenze, alla premiere mondiale de I Medici ed è stata l’esperienza più bella della mia vita.

I miei amici continuano a chiedermi che cavolo io abbia fatto lì e adesso vi racconto per bene questa giornata assurda che s’è intitolata “aspettando Richard Madden che ha perso l’aereo e ha perso l’occasione di conoscermi e di avere il mio cuore, ovviamente”.
Quindi, basta con le ciance, e diamo il via a questo mio #blogdiary da vera dodicenne disagiata che si ritrova davanti a degli attori veri, si non erano in tv erano veri davanti a me, che fatti.
Il tutto inizia con me che prendo il treno per Firenze e ad accoglierci è stata una navetta col cartello “Medici” che ci ha portati a Palazzo Vecchio dove si sarebbe tenuta la premiere. Si, mi sono sentita molto vip. Arriviamo a Palazzo Vecchio, meraviglioso, entriamo e c’è un buffet con colazione servita: caffè, spremuta di arancia rossa e pasticcini buonissimi di ogni genere. E lì vicino c’è il red carpet con tantissimi fotografi che cominciano ad accalcarsi lì davanti per accaparrarsi il posto migliore. Io ero lì, felice, con mille pasticcini tra le mani e gli occhi sbrillucicosi.
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Quando finalmente gli attori si degnano di fare la loro entrata ed uno alla volta sfilano sul red carpet per farsi fotografare. Io all’inizio ero molto chissene, dov’è MY KING IN THE NORTH, ma pian piano che li vedevo già il solo fatto di essere lì, in quell’ambiente, con quella atmosfera hollywoodiana mi ha fatto sentire bene.
Miriam Leone è molto socievole, disinibita e le piace essere fotografata infatti si mette molto in posa e sa di essere bella.
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Alessandro Preziosi arriva con gli occhiali da sole e tutti i giornalisti gli chiedono di toglierli ma lui ci prova per poi rimetterli comunque perché non riesce a stare senza.
Alessandro Sperduti è bassissimo ed è troppo carino, ha degli occhioni dolci e subito mi colpisce in pieno come un tram.
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A quel punto ci si aspetta l’arrivo del Richard Madden che ovviamente da brava prima donna peggio di Leonardo DiCaprio si stava facendo aspettare, ma non arriva e ci avvisano che sarebbe venuto verso le 16 del pomeriggio.
Finiti i red carpet si sale al piano di sopra e si entra nel Salone dei Cinquecento: meraviglioso da togliere il fiato, con tutte le sedie disposte e il video pronto per trasmettere il primo episodio dei Medici. E’ stato come guardare un episodio sul proprio pc nella propria cameretta solo con dipinti mozzafiato e giornalisti ovunque.
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Il primo episodio è stato molto introduttivo e molto internazionale, si vede subito dal tipo di sceneggiatura e dal tipo di regia: lente, che si scoprono con calma, intriganti, profonde. Inizia subito con la morte di Giovanni de Medici e per tutto l’episodio si entra completamente in questo mistery crime in cui Cosimo e Lorenzo, i figli, devono scoprire chi ha ucciso il loro padre e tutti i loro nemici diventano dei sospettati. Il personaggio di Cosimo è davvero molto intenso e affascinante, come poteva essere il contrario con Richard. Hanno usato la tecnica dei flashback per poter raccontare la storia nel ‘presente’ e la storia venti anni prima, quando Giovanni era ancora vivo e di come la sua autorità abbia influito sulla vita di Cosimo da giovane. Cosimo voleva essere un artista, era un artista, ma l’eredità familiare e i progetti ambiziosi del padre avevano già scelto la sua strada. Quindi vediamo questo personaggio con un enorme conflitto interiore, da ciò che voleva essere da ciò che poi realmente diventerà.
Veramente un bel pilot, per chi come noi è abituato alla serialità british e americana è un piacere.
Finito l’episodio arrivano gli attori che si siedono al tavolo da conferenza stampa pronti per le domande. Se volete leggere la conferenza stampa: Esclusiva: speriamo che Medici ci faccia tornare orgogliosi di essere italiani!
Finita la conferenza mi avvicino al tavolo grande e mi ritrovo Alessandro Sperduti di faccia e gli sorrido con tutto l’imbarazzo di una quindicenne e gli faccio qualche domanda simpatica perché io sono simpatica. Lui si mette a ridere e mi tratta come un’amica e mi fa “andiamo prima a mangiare e dopo facciamo l’intervista” ma prima di andarsene ci facciamo una foto assieme. Ma è proprio simpatico, umile, carino e gentile, per niente timido come il suo personaggio Piero, ma divertente ed è un ciccio raga è troppo tenero questo ragazzo. Ed è subito cotta per Alessandro, alla fine il Madden ci ha perso eh.
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Pausa pranzo. Mi faccio un piattino troppo buono, c’era un formaggio con della marmellata e un insalata di melograni e fragole troppo alto livello, mi sono sentita un sacco vip, lo ammetto. Poi col bicchiere di vino bianco è stato il top.
Gli uffici stampa ci comunicano che gli attori sono pronti a fare le interviste e ci raduniamo tutti noi dei giornali online seduti attorno a un tavolo con un attore/vittima alla volta. Tutti con queste macchine fotografiche Reflex per riprendere e con questi microfoni professionali che avvicinavamo all’attore di turno mentre parlava. Mi si è addormentato il braccio più di una volta ahah ma essendomi seduti di fianco proprio agli attori potevo anche perderlo in quel momento!
Qui ho cominciato a conoscere meglio gli attori e vi dico subito quali sono stati i miei preferiti.
Tra quelli italiani direi Alessandro Sperduti che mi ha colpito un sacco, ma ormai l’avevate già capito. Quando ho fatto una domanda ad Ale c’è stata questa intesa bella e lui rispondeva a me, guardava me, assurdo. Il Preziosi fa un po’ il prezioso ma sa fare il simpatico e il fascinoso. C’è stato questo momento in cui voi dovete capire che io sono imbranata e mentre lui stava facendo un discorso perfetto e io lo stavo guardando mi cade la roba di mano e lui mi guarda e si mette a ridere e fa “ah sono stato proprio bravo a rispondere alle vostre domande” e io tra me e me “ua hai spaccato frà” UA HAI SPACCATO FRA’, dove mi è uscito. E poiché ero di fianco a lui mi sente e si mette di nuovo a ridere. Che disagiata.
Caprino è di una tenerezza e di un’empatia meravigliosa. Ma il mio amore è andato verso la moglie di Cosimo, Annabelle Scholey è bella, elegante, non la conoscevo per nulla ma parlandole mi ha dato moltissimo. E tipo le ho fatto la battuta che è stata la più fortunata che si è vista il Madden a differenza nostra. E lei si mette a ridere e mi dice no, non preoccupatevi arriverà molto presto, dovrebbe arrivare stasera per le 20.
Ok.
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Ma colui che ha preso e conquistato completamente il mio cuore è stato Frank Spotnitz: una mente brillante, un uomo affascinante, intelligente, sa quello che fa e sa trasmetterlo. Poi è un ciccio vi giuro, aveva questa faccina gentilissima e sorrideva sempre, disponibile con tutti ed era proprio felice di essere in italia, lo ha ispirato moltissimo.
Frank  è stato già sceneggiatore di X-Files e di The Man on the High Castle ed ero così eccitata nel trovarmi di faccia una persona che ha fatto tutto questo, una persona di quel calibro, di quella esperienza, di quel mondo che sento tanto mio in parte. Gli ho chiesto come mai ha deciso di attuare la tecnica dei flashback per raccontare questa storia e lui ha detto che è stata una scelta coraggiosa perché è davvero molto difficile e ha sorriso e io si hai ragione infatti mi ha incuriosita molto questa scelta e lui mi parlava, parlava così in modo confidenziale e tenero che mi ha rapita.
E quindi s’è meritato anche lui la foto.
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Purtroppo si fa un certo orario e avevo il treno del ritorno, e quindi non sono riuscita a vedermi Richard Madden che alla fine si è presentato alle 21.30-10 di sera da perfetto principe ritardatario di dodici ore. Io l’ho aspettato tutto il giorno, davvero.
Ma va bene così, perché a parte il desiderio di vedere Robb Stark, il solo essere lì, in quell’ambiente, con quegli attori, con quei personaggi fantastici, con la Rai, le telecamere, il red carpet, i giornalisti mi ha regalato un’esperienza irripetibile. Quindi grazie di cuore, grazie lo stesso Richard per avermi fatto svegliare alle 6 del mattino e avermi comunque fatta andare lì.
E grazie a voi per avermi letta.
disagiatamente vostra,
Maira 

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