Megamind: 10 curiosità sul film d’animazione targato Dreamworks
21/01/2017 di Redazione
Con Megamind e Cattivissimo me questa sera doppio appuntamento con l’animazione su Italia 1, si incomincia alle 19 con il film d’animazione Dreamworks diretto da Tom McGrath. Per l’occasione abbiamo deciso di curiosare dietro le quinte del cartoon andando a svelare curiosità, aneddoti e riferimenti ad alte opere della cinematografia, eccovi così dieci curiosità che vi faranno divertire un sacco.
Il film
Megamind è stato il titolo di punta della Dreamworks per il 2010. Dopo la fine della quadrilogia di Shrek, la casa d’animazione allora di proprietà della Universal, sulla scia del successo di Mostri contro Alieni, decise di cambiare completamente genere e passare ad una storia di pseudo fantascienza con robottoni e personaggi dalle grandi teste. Il successo di pubblico non fu così iportante come sperato e così lo studio ritorno sui suoi passi tornando con Dragontrainer a riproporre, una storia più classica.
Megamind sta precipitando al centro della città di Metro City, e inizia a raccontare la sua storia: egli è nato su un lontano pianeta e dopo otto giorni di vita è stato inviato dai suoi genitori sulla Terra perché il suo pianeta stava per essere distrutto da un buco nero. Dal pianeta vicino arrivò un altro bambino, che seguì Megamind. Negli anni a venire, Megamind e l’altro bambino furono cresciuti rispettivamente in un carcere e da una ricca famiglia; si rincontrarono a scuola e Megamind decise che ciò che gli riusciva meglio era diventare cattivo e così i due divennero rivali.
Anni dopo, ormai adulti, Megamind è diventato il supercriminale numero uno della città, mentre Metro Man, il supereroe più forte. Un giorno, dopo aver rapito per l’ennesima volta Roxanne Ritchi, grande ammiratrice e amica di Metro Man, Megamind intrappola quest’ultimo in un enorme fortezza di rame. Una volta bloccato Metro Man, Megamind e Minion, il suo buffo braccio destro, lanciano un enorme raggio, alimentato dall’energia del sole, contro Metro Man: all’inizio sembra che il raggio impieghi troppo tempo a caricarsi, causando a Megamind una figuraccia; Metro Man, rinchiuso, rivela a Megamind che il suo punto debole è sempre stato il rame, sbalordendo il supercriminale; un attimo dopo, il raggio lo colpisce provocando una esplosione e la sparizione di Metro Man. Così Megamind ottiene il controllo della città.
Dopo diverse settimane però, Megamind comincia ad annoiarsi e a sentire la mancanza di Metro Man. Una sera, Megamind e Roxanne vanno entrambi, seppur separatamente, al museo che era dedicato a Metro Man. Quella sera Megamind, non sopportando la nostalgia, decide di far esplodere la statua di Metro Man nell’atrio del museo. Vedendo che Roxanne stava per raggiungerlo, Megamind utilizza prima la sua pistola e poi il suo orologio mutaforma per diventare un uomo impiegato al museo, chiamato Bernard. Lui e Roxanne lasciano il museo assieme, prima che il posto esploda. Mentre vanno via, Roxanne fa capire a Bernard (cioè Megamind) di poter creare un nuovo eroe da combattere…