Noi e la giulia, è il film di questa sera la commedia di Edoardo Leo con Luca Argentero, Anna Foglietta, Claudio Amendola e Carlo Buccirosso, verrà trasmessa in prima visione stasera su Canale 5. Per l’occasione eccovi 10 tra curiosità, aneddoti ed errori sul set che vi porteranno alla scoperta del film.
Noi e la giulia è stata una delle commedie più apprezzate del 2015; l’opera terza del regista romano Edoardo Leo, girata tra Roma e la Basilicata è un mix divertente di comicità e follia che si scontra con la triste realtà della malavita. Personaggi surreali e a tratti grotteschi caratterizzano il film che per verve ed efficacia rallegra e diverte lo spetttatore. Ma come ogni film di Leo, c’è una sottotrama profonda e riflessiva, una tematica forte che porta chi guarda a porsi delle domande e a chiedersi: che cosa avrei fatto io se fossi stato al loro posto?
Questa qui è per le pulizie?
Eh ma è pure incinta! Claudio… Quelle incinte si licenziano, non si assumono! E’ l’abc dell’impresa oh!
Il film è il terzo lungometraggio di Edoardo Leo dopo l’espordio con Diciotto anni dopo e Buongiorno Papà. A produrre il film ancora una volta la IIF di Fulvio e federica Lucisano, produttrice, ad esclusione del suo esordio, di tutti i film del regista e attore romano. A distribuirlo in sala non più la Medusa Film, ma la Warner Bros. Italia che lo ha anche co-prodotto.
Diego (Luca Argentero), Fausto (Edoardo Leo) e Claudio (Stefano Fresi) sono tre quarantenni insoddisfatti e in fuga dalla città e dalle proprie vite, che da perfetti sconosciuti si ritrovano uniti nell’impresa di aprire un agriturismo. A loro si unirà Sergio (Claudio Amendola), un cinquantenne invasato e fuori tempo massimo, ed Elisa (Anna Foglietta), una giovane donna incinta decisamente fuori di testa. Ad ostacolare il loro sogno arriverà Vito (Carlo Buccirosso), un curioso camorrista venuto a chiedere il pizzo alla guida di una vecchia Giulia 1300. Questa minaccia li costringerà a ribellarsi ad un sopruso in maniera rocambolesca e lo faranno dando vita ad un’avventura imprevista, sconclusionata e tragicomica, a una resistenza disperata… quella che tutti noi vorremmo fare… se ne avessimo il coraggio.
Siamo la generazione del piano B… Lavorare in questo paese è così deprimente che, quando allo schifo per il tuo lavoro si aggiunge quello per la tua città, inizi ad elaborare il tuo piano B: a vent’anni era il chiringuito sulla spiaggia; a quaranta, quasi sempre è un agriturismo. Forse un giorno ripenserò alla mia vita e ricorderò, ridendo, la volta in cui un uomo steso in una bara mi ha spinto a mettermi in società con un coatto e un depresso, visti una volta sola!
Il film , uscì nelle sale italiane il 19 febbraio del 2015, ebbe una partenza monstre incassando ben 1 milione e 300 mila euro in soli quattro giorni di programmazione, poi però si verificò un pesante calo di spettatori tra la seconda e la terza settimana che portò l’opera a totalizzare poco meno di 4 milioni di euro, per la precisione 4.031.000 €
Gli incassi settimana per settimana evidenziano benissimo il forte calo del 50% tra la seconda e la terza settimana
dal 20 Febbraio 2015 a 22 Febbraio 2015 | € 1.237.313 | 392 sale | 3.156 €/sala |
dal 27 Febbraio 2015 a 1 Marzo 2015 | € 1.016.602 | 412 sale | 2.467 €/sala |
dal 6 Marzo 2015 a 8 Marzo 2015 | € 537.647 | 258 sale | 2.084 €/sala |
dal 13 Marzo 2015 a 15 Marzo 2015 | € 243.233 | 161 sale | 1.511 €/sala |
dal 20 Marzo 2015 a 22 Marzo 2015 | € 69.763 | 37 sale | 1.885 €/sala |
dal 27 Marzo 2015 a 29 Marzo 2015 | € 39.279 | 25 sale | 1.571 €/sala |
dal 7 Agosto 2015 a 9 Agosto 2015 | € 36.536 | 12 sale | 3.045 €/sala |
Noi e la Giulia è il mio terzo film daregista e avevo voglia di raccontare una storia con un tema sociale sensibile, volevo affrontare un argomento “importante”. L’occasione è venuta traendo la sceneggiatura dal formidabile libro di Fabio Bartolomei Giulia 1300 e altri miracoli.
La grande sfida è stata quella di raccontare temi così seri con la lente della commedia. Riuscire a divertire, senza togliere gravità a quella che è forse la maggior piaga sociale di questo tempo. Una storia dei nostri giorni. Una storia di resistenza civile. E inoltre, tema non secondario, raccontare un passaggio generazionale dei quaranta-cinquantenni nel nostro paese.
Siamo la generazione del Piano B. Lavorare in questo paese fa così schifo che quando allo schifo per il lavoro si aggiunge quello per la città cominci ad elaborare il tuo piano B. A 20 anni era il chiringuito sulla spiaggia. A 40, quasi sempre, si tratta di un agriturismo”.
Sono le parole di Diego (Luca Argentero) , il protagonista del film. E questo è ciò che pensa ogni quarantenne in crisi con la propria vita. L’idea di andare via dalla città, per una vita più sana, con più tempo a disposizione per se stessi… Cosa succede, però, se fra te e il tuo piccolo sogno di una vita più sana e più serena si frappone un altro sfigato che però di mestiere fa il camorrista? Succede che cinque ‘falliti’ si mettono a lottare come possono per loro ma anche per tutti noi. Lotta, sogni, amicizia, amore, ideali vivi, ideali persi, fallimenti, colpi di genio e soprattutto altri miracoli…
Nel 2010 dopo aver debuttat come regista con il film Diciotto anni dopo, da lui scritto, diretto ed interpretato, recita nella miniserie tv per RaiUno dal titolo Il signore della truffa accanto a Gigi Proietti, nel ruolo di Angelo Mazzola. Per il film Diciotto anni dopo riceve la nomination ai David di Donatello per il miglior regista esordiente e al Nastro d’argento al miglior regista esordiente. Nel 2010 il suo film riceve numerosi premi nazionali ed internazionali. Tra questi il “Prix du public” al Festival di Annecy, vince il festival del Mediterraneo a Montpellier, il festival di St. Louis, il premio della critica e Miglior Attore a “Maremetraggio festival” di Trieste, il MagnaGrecia film festival, il premio città di Firenze assegnato per aver vinto i 4 festival del circuito N.I.C.E. (Seattle, San Francisco, Mosca e San Pietroburgo).
Nel luglio del 2011 la sceneggiatura di “Diciotto anni dopo” vince il premio AGE, premio dedicato alla memoria del grande sceneggiatore Agenore Incrocci. Nel 2011 recita al fianco di Claudio Amendola nella miniserie di Canale 5 Dov’è mia figlia?. È nel cast di To Rome with Love diretto da Woody Allen.
Nel 2012 è in teatro con Ambra Angiolini con Ti ricordi di me?. Lo spettacolo è scritto da Massimiliano Bruno, regista di Viva l’Italia, film in cui Edoardo è tra i protagonisti. Nello stesso anno scrive e gira il suo secondo film da regista Buongiorno papà, in cui recita accanto a Raoul Bova e Marco Giallini.
Nel 2014 è protagonista dell’esordio cult di Sydney Sibilia Smetto quando voglio e poi di altri due film da lui sceneggiati: La mossa del pinguino e Ti ricordi di me?.
Nel 2015 dirige e interpreta il suo terzo film Noi e la Giulia, tratto dal libro Giulia 1300 e altri miracoli di Fabio Bartolomei, con Luca Argentero, Stefano Fresi, Claudio Amendola, Anna Foglietta e Carlo Buccirosso.
Nel 2016 interpreta il ruolo di Cosimo in Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, per il quale vince il Nastro d’argento insieme a tutto il cast.
Nello stesso anno scrive, interpreta e dirige Che vuoi che sia, sua quarta regia, con Anna Foglietta e Rocco Papaleo, uscita il 9 novembre del 2016.
Per Noi e la Giulia, Edoardo Leo si è dotato di un cast di tutto rispetto, tra volti noti del cinema italiano e personaggi secondari di livello. Questa volta però non si è avvalso della collaborazione del fido Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare, Viva l’Italia, Gli ultimi saranno ultimi) nè ha recitato al fianco dei suoi amici di sempre Raoul Bova e Marco Giallini come aveva fatto invece nel precedente Buongiorno Papà.
A fianco del belloccio Luca Argentero e al “poderoso” (nel film) Claudio Amendola, troviamo ua incinta Anna Foglietta e Stefano Fresi (che rivedremo a breve in Smetto quando voglio – masterclass) qui in una tra le sue migliori interpretazioni. A chiudere in bellezza il film troviamo tre attori e caratteristi di assoluto livello: Carlo Buccirosso (vincitore del David di Donatello per la sua interpretazione), Mattia Sbragia ed Ernesto Mahieux l’attore feticcio di Matteo Garrone.
Come potete ben vedere nel film l’attrice protagonista Anna foglietta, la ragazza che arriva al casolare come “addetta alle pulizie” è incinta. A differenza di molte pellicole ove l’attrice che deve interpretare il ruolo di una donna in attesa, viene reso attraverso artifici e trucchi, quì essa stessa ha voluto così fortemente prendere parte al film che il regista Leo ha dovuto riadattare la sceneggiatura prevedendo che la donna non fosse una persona qualunque ma effettivamente una ragazza incinta. L’attrice era infatti in dolce attesa del suo primo figlio e così ha voluto girare le scene con il pancione. Una preoccupazione non da poco per il regista che ha dovuto in fretta e furia rivedere i piani di lavorazione per far si che le sue scene fosserogirate nel più breve tempo possibile… ed evitare che sul grande schermo il pancione fosse diverso da scena a scena a seconda di quando fossero state girate.
Aaa a Alonso, li hai visti i cartelli con i numeretti 50, 60, 70? Ecco, quello non è l’anno in cui hanno costruito la strada, si chiama limite di velocità!
Non siamo riusciti a scovare molti errori nel film, dovremmo rivederlo bene, infatti stasera incollati alla tv pronti a segnalare eventuali anomalie e aggiungerle alla lista, intanto beccatevi questi due bloopers:
La storia di Noi e la Giulia è ambientata al confine tra il Lazio e la Campania, ma nella realtà è stata girata tra Roma e la Basilicata. Il casale, che nel film è il luogo dove i protagonisti decidono di realizzare un agriturismo, si trova in agro di Pomarico, nella collina materana. Si tratta della Masseria fortificata di San Felice un elegante edificio del tardo settecento appartenuto alla famiglia Castellano che possedeva un vasto territorio circostante. Una fabbrica di pregio su due piani, con annessa chiesetta e un ampio parco con esemplari di meta sequoia, palme e pini. La pellicola è stata girata in provincia di Matera ed è la prima ad essere stata realizzata dopo la fondazione della Lucana Film Commission.
Altre riprese sono state effettuate nel centro storico di Montescaglioso che ospita monumenti bellissimi e sulla suggestiva strada panoramica S.S. 407 Basentana che collega Matera (città candidata a capitale europea della cultura nel 2019) con Metaponto.
Ahò, son solo 3 pedali e l’acceleratore è quello a destra, se vai a tentativi prima o poi lo trovi!
Se l’auto di James Bond per antonomasia è un’Aston Martin, l’auto simbolo degli anni di piombo in Italia è l’ Alfa Romeo Giulia vera e propria protagonista di Noi e la Giulia. La Giulia, riferimento a quel genere poliziottesco degli anni ‘70 in cui era per lo più utilizzata dalla polizia, è qui l’auto di Salvo (Carlo Buccirosso), lo scagnozzo del camorrista (interpretato da Ernesto Mahieux) ed ha un ruolo chiave nella storia. La Giulia 1300 come la celebre auto di “Christine – La macchina infernale” riproduce solo musica di un lontano passato, ma è meno inquientante ed impregnata di simbologia perchè richiama tutta l’atmosfera degli anni ‘70, politica compresa.
Nel 1964 venne lanciato il modello d’accesso Giulia 1300, con motore di 1290 cm³ dotato di un carburatore doppio corpo che erogava 78 CV DIN (89 SAE) evoluzione di quello montato sulla Giulietta TI, cambio a 4 marce, frontale con due soli fari (anziché 4 come sulla 1600), interni molto semplificati e dotazione di accessori ridotta all’osso (mancavano anche la luce di retromarcia e il servofreno). Nonostante le economie si affermò immediatamente come la 1300 più veloce del mondo, con una punta dichiarata di oltre 155 km/h; nella prova di Quattroruote raggiunse i 160,392 km/h.
Nonostante gli anni trascorsi, la Giulia continuava a distinguersi, anche in quest’ultima versione, per le doti motoristiche e dinamiche: una nota rivista specializzata annotò: “la berlina 1300 più veloce del mercato”, e ancora nell’accelerazione da fermo: “il tempo sul chilometro da fermo […] è ancora oggi il migliore ottenuto da berline 1300”.
Noi e la Giulia ha a vuto 7 nomination ai David di Donatello vincendo il David Giovani e il premio per il miglior attore non protagonista :
4 nomination ai Nastri d’argento vincendo il premio per la miglior commedia e per il miglior attore non protagonista:
2 premi Ciak d’oro come
Il Globo d’oro della stampa estera come
A Bari International Film Festival 2015 ben 3 i premi vinti dal Noi e la Giulia: