Oceania – Moana: la conferenza stampa del film con Ron Clements e John Musker
30/11/2016 di Redazione

I creatori de “La Sirenetta” sono arrivati a Roma per presentare il loro ultimo capolavoro: “Oceania”. Ron Clements e John Musker assieme alla produttrice Osnat Shurer ci hanno raccontato la loro avventura per portare sullo schermo Vaiana, la nuova eroina Disney, aiutati anche dai talent italiani che hanno dato voce e canzoni ai nuovi personaggi.

Diciamo la verità incontrare John Musker e Ron Clements è stato per il sottoscritto come incontrare di nuovo due dei creatori e animatori di Biancaneve e i 7 nani, conosciuti a Lucca Comics nei primi anni ’90.
Senza dubbio possiamo collocare i due registi come i veri eredi di quella tradizione che continua a mantenere intatta la leggenda della Disney, autori di precedenti capoolavori come “Basil l’investigatopo, “Hercules”, “Aladdin” e in particolare “La Sirenetta”. Hanno risposto in modo garbato e umile ai numerosi giornalisti intervenuti. Di solito la grandezza di un personaggio si misura dal suo rapporto con il pubblico e in questo caso i due giganti Disney non hanno lesinato autografi e cortesie assieme alla produttrice Osnat Shurer, a dimostrazione di un rapporto con il pubblico, che ieri sera negli occhi scintillanti di alcune bimbe in attesa del film, non ha fatto altro che confermare che l’eredità Disney durerà per sempre.
Vi lasciamo al botta e risposta degli autori durante la conferenza stampa e dei talent italiani che hanno contribuito in modo determinante ad un perfetto adattamento nella nostra lingua donando la voce e le canzoni di quello che si annuncia come l’inevitabile vincitore dell’Oscar per l’animazione per il 2017, con Vaiana che trasformerà il natale di tante bimbe in una Oceania di sogni e meraviglie.
(foto di Nausica Frau- Copyright by Nausica Frau)
Perché questa porzione del mondo e la loro mitologia con una ricerca in loco?
John Musker: “5 anni fa mi è venuto in mente di ambientare un film in quella parte del pianeta in cui non ero mai stato. Avevo letto dei libri e visto dei dipinti, ho cominciato a studiarne la mitologia. Mi sono imbattuto nella leggenda del semi dio Maui che girava con un amo da pesca magico e con tutti questi tatuaggi, quindi ho presentato l’idea a Ron e poi abbiamo dato la versione molto semplice a John Lasseter. Questo personaggio e la leggenda si adattavano benissimo ad un film d’animazione”.
Ron Clements: “Come vi ha già raccontato John abbiamo presentato la storia, a lui piaceva moltissimo la storia. Ma lui è uno che scava in profondità e 5 anni fa siamo andati all’Isola per tre settimane per poter fare delle ricerche”.
Osnat Shurer: “Di viaggi in questa parte del mondo ne abbiamo fatti diversi, vi ci sono recati sia i registi che gli operatori. Ogni tanto in questi 5 anni abbiamo fatto un viaggio periodico”.
Ron Clements: “Parlando delle fonti di ispirazione abbiamo appreso ed imparato molto da queste leggende, il loro stretto legame con l’Oceano che è come se fosse vivo. Abbiamo imparato il forte legame con la natura e gli antenati”.

Com’è stato lavorare con Manuel Miranda e che ne pensate che lui lavorerà anche al Live Action de “La Sirenetta”?
John Musker: “Quando ci siamo recati sull’isola, ovunque andassimo e ci girassimo si sentiva musica suonare da qualsiasi parte. Erano canzoni di benvenuto e saluto, oppure di addio. Abbiamo deciso subito di inserire la musica e Osnat ha fatto un lavoro di ricerca locale. Abbiamo coinvolto Mark Mancina che aveva già lavorato al Re Leone, anche se in quel caso con la musica africana. Volevamo un collegamento di questo tipo. Abbiamo incontrato molti parolieri che hanno dato una grandissima mano, noi volevamo un continuo passaggio dall’inglese alla lingua vocale”.
Ron Clements: “La cosa che ci è piaciuta molto è che lui era cresciuto con La Sirenetta, al punto tale che due anni e mezzo fa ha chiamato il proprio figlio Sebastian. Chi meglio di lui avrebbe potuto partecipare alla stesura”.
È un film con tante storie dentro e tante metafore. Visto che sono incarnate tutte da Vaiana che cos’ha di diverso dalle altre eroine?
Osnat Shurer: “Siamo molto orgogliosi dell’eredità Disney che abbiamo voluto portare avanti. Lei è l’eroina della propria storia ed ha la missione di salvare il suo mondo, non c’è spazio per vicende romantiche. È una storia sull’ascoltare la voce che abbiamo dentro di noi Spesso è il mondo esterno che cerca di definirci, ma dentro di noi abbiamo una voce che possiamo sentire solo se ci fermiamo ad ascoltare”.
John Musker: “Diciamo che il cortometraggio Lava ci ha lasciato una grandissima sorpresa, siamo più incentrati sulle Hawaii e non ci sono ukulele”.
Clements: “Fin dall’inizio della realizzazione del film abbiamo pensato di animare i tatuaggi di Maui. Questi hanno cominciato ad assumere una propria vita ed il mini Maui era un po’ la sua coscienza, il suo grillo parlante che ci rivelava cosa stava succedendo al personaggio che era uno sbruffone vanitoso”.
Volevo che ci parlaste un po’ dell’animazione, i personaggi sono rotondi come li avete pensati? Ci sono i capelli che sembrano quasi veri e l’acqua, come avete lavorato?
Ron Clements: “I capelli e l’acqua sono le cose più difficili nell’animazione e abbiamo pensato cosa diavolo ci fosse venuto in mente. Eravamo pazzi (risate ndr). Anche Te Ka per noi è stato difficilissimo da realizzare, l’Oceano, l’acqua. Quando abbiamo deciso di realizzare questo film con questi personaggi ci siamo resi conto che fosse una grandissima sfida e il nostro team ha risposto che non sapeva come risolvere i problemi, ma che lo avrebbero trovato. I vari test e sviluppi ci hanno fatto capire come affrontare quest’animazione così complicata”.
John Musker: “Quando 5 anni fa abbiamo incontrato queste persone parlavano all’Oceano in modo gentile, come se fosse un essere umano con emozioni e sentimenti. Abbiamo deciso di trattare l’Oceano come se fosse un personaggio, un po’ come il tappeto volante di Aladdin che esprimeva le emozioni pur non avendo faccia”.
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