L’Ombra della Guerra – Recensione: L’esagerazione spesso è sottovalutata

La Terra di Mezzo: L’ombra della guerra è un action RPG, sequel de La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor, sviluppato da Monolith Productions e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment. Il gioco sarà pubblicato per Microsoft Windows, PlayStation 4 e Xbox One il 10 ottobre 2017. Un videogioco companion app free-to-play è disponibile per iOS e Android. Fonte

Di nuovo nella Terra di Mezzo

Shelob

Dopo una breve sequenza introduttiva delle meccaniche di gioco, ci viene presentato uno dei principali personaggi: Shelob, che sotto forma di donna ci ricatterà tenendo in ostaggio il nostro Celebrimbor per ottenere quello che vuole.
Da qui parte la nostra avventura in questo Ombra della Guerra, che si protrarrà per non meno di 30 ore (senza considerare la centinaia di missioni secondarie e attività parallele). Per quanto riguarda il plot, si notano davvero tanti passi avanti rispetto al primo capitolo, la trama è molto più convincente e completa che mai, i personaggi sono tutti ben realizzati e le sottotrame sono non brillanti ma appaganti da vivere. Da notificare il fatto che in questo capitolo (più che nel predecessore) gli sceneggiatori si sono presi davvero molte licenze poetiche, andando oltre quelli che sono gli avvenimenti dei romanzi e dei film. Per i puristi di Talkien questo potrebbe essere un grande problema, vi consigliamo quindi di prendere questo L’Ombra della Guerra come un capitolo a parte, non rientrante nell’universo Canonico del suddetto.

Un sistema di combattimento già visto?

Gameplay

Come nel precedente capitolo, in questo L’Ombra della Guerra il sistema di combattimento è basato sul Flow System, sistema brevettato dalla serie  Batman: Arkham, con l’aggiunta però di molte trovate interessanti tra le quali i nuovi poteri di Celebrimbor, nuove abilità personalizzabili da un albero di 6 rami a loro volta composti di 6 abilità ciascuno più vari potenziamenti. c’è da dire che nei movimenti di Talion si notano ancora delle animazioni non proprio pulite (come nel primo capitolo) che vengono fuori sopratutto durante le fase di corsa e scalata. Rivisto e pompato il sistema Nemesis, che ora oltre a modificare ogni volta le battaglie con i boss, andrà ad influire pesantemente su tutta l’esperienza di gioco (ad esempio nelle battaglie per la presa dei Castelli). Altro piccolo problema è la telecamera, che molte volte crea qualche problema durante le fasi con grandi numeri di nemici, o con nemici di grossa stazza.
Il Nemesis System quindi renderà le partire sempre diverse e mutevoli, non saranno infatti pochi i casi in cui dovremmo ripetere la stessa missione più volte per completare ogni obiettivo. Questo in parte spezza un po’ il ritmo dell’opera che rimane però sempre alto per tutta la sua durata al netto di questi rallentamenti.
Importante anche l’aggiunta del Looting in questo Ombra della Guerra, che come un buon RPG insegna è diviso in armi e armature comuni, rare etc. Questi è possibile ottenerli tramite apposite missioni, sconfiggendo i vari Boss, o in alcune sfide specifiche. Oltre questo è possibile assegnare ad ogni pezzo dell’equipaggiamento una specifica “Gemma” energetica, che darà bonus aggiuntivi.
Infine molto importante l’aggiunta degli Assedi alle fortezze, resi possibili dal rinnovato sistema di creazione e gestione dell’esercito. Grazie infatti all’anello forgiato da Talion e Celebrimbor, sarà possibile soggiogare gli orchi e le bestie della Terra di mezzo ed aggiungerli al nostro esercito. Successivamente, ad ogni battaglia per la presa delle fortezze potremo scegliere vari bonus e malus per noi o il nemico.

Come è resa la Terra di Mezzo?

Grafica

A livello tecnico ci troviamo davanti un bivio per L’Ombra della Guerra, da una parte troviamo ben realizzate le ambientazioni artisticamente parlando, dall’altra però notiamo alcune imperfezioni sulle Texture e sulle animazioni dei vari comprimari e nemici. Al netto di questi problemi però, il nuovo motore grafico sviluppato in casa regala comunque ottime emozioni (complice il sistema di illuminazione ben rivisto e un buon filtro anti-aliasing). Per quanto riguarda il frame rate, nella nostra versione (Ps4) il gioco girava tranquillamente a 30fps senza cali di alcun tipo (neanche nelle battaglie per le fortezze con centinaia di Orchi a schermo).

Ci ha convinto questo L’Ombra della Guerra?

Come si può intuire dal titolo, la nuova opera targata da Monolith è esattamente quello che ci si può aspettare come seguito del primo capitolo, un gioco che potenzia praticamente ogni aspetto all’estremo, a partire dalle aggiunte al Gameplay, passando per il comparto tecnico, e finendo sulla nuova storia. Quest’ultima è forse l’unico dubbio che ci rimane, essendo fin troppo distaccata da quella raccontata nei libri a volte si ha la sensazione di vivere qualcosa al di fuori del mondo per il quale da piccoli ci siamo emozionati tanto. Se però si accetta il fatto che della Terra di Mezzo ha poco più che il nome scritto in piccolo sulla copertina possiamo tranquillamente dire che questo gioco merita davvero il diritto di essere provato da tutti i fan delle opere Fantasy. 

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