Once Upon A Time 7 riapre i battenti questa settimana con una puntata che rimescola ulteriormente le carte in gioco. Ecco la nostra recensione del nono episodio, “A Little Tear”.
Prendiamo un bel respiro e cominciamo subito. In Once Upon A Time 7 ogni puntata apre un nuovo vaso di Pandora pieno di rivelazioni. Non si fa in tempo ad assimilare le informazioni di cui ci ha bombardato la puntata precedente che già arriva un altro colpo di scena. Ciò che abbiamo scoperto nell’episodio precedente: Madre Gothel, che a Hyperion Heights è Eloise Gardener e nella Terra delle Fiabe era finita rinchiusa nella torre ad opera di Raperonzolo, e per uscirne aveva fatto una figlia con Uncino, che per inciso, è Alice, per lasciarla rinchiusa al posto suo. Tutti a questo punto ci eravamo chiesti che ne fosse stato di Raperonzolo e solerte la nona puntata di Once Upon A Time 7, “A Little Tear”, ce lo spiega.
Once Upon A Time 7×09 recensione | Victoria/Lady Tremaine/Rapunzel
Già dallo sneak peek avevamo capito che Lady Tremaine altri non è che Raperonzolo. Dopo essere scappata dalla prigionia impostale da Madre Gothel in cambio della guarigione del marito, lo trova risposato con una figliastra. Delle sue due figlie, Anastasia sembra esserle rimasta affezionata mentre Genoveffa è molto fredda. È questa gelosia nei suoi confronti che spinge Raperonzolo ad avvelenare il cuore di Cecilia, la nuova moglie – e madre di Cenerentola, costringendola ad abbandonare la casa. In un incidente Anastasia perde la vita. Madre Gothel si offre di salvarla per rinchiuderla nella Torre: Raperonzolo si era dimostrata indegna di diventare il Guardiano, ma magari sua figlia lo è. Ma la madre rifiuta e imprigiona la strega. Tutto questo ci fa capire indirettamente un altro dettaglio importante: è Alice il Guardiano, allora?
Once Upon A Time 7×09 recensione | Un Tremotino quasi accessorio
In questa puntata troviamo un Weaver/Tremotino che asseconda Victoria, che gli ha promesso informazioni sul Guardiano in cambio della liberazione e l’aiuto per risvegliare Anastasia. Peccato che poi si rende conto – c’è stato bisogno di Eloise per farcelo arrivare! – che questo costerebbe la vita della pronipote. Il personaggio di Robert Carlyle sulla carta rimane “the Dark One”, ma in pratica ha sembra aver perso il controllo della situazione che aveva in passato, non è più il ragno che tesse la tela ma al massimo il moscerino che vi rimane incastrato. Un personaggio invecchiato male che dai più attesi di Once Upon A Time 7 è diventato forse il più deludente.
La recensione dell’episodio di Once Upon A Time 7 continua nella pagina seguente!