Piedone lo sbirro: 10 curiosità sul film con Bud Spencer

Piedone lo sbirro, il cult movie con il compianto Bud Spencer, capistipite della tetralogia sul commissario Rizzo, stasera andrà in onda su Rai 3 ore 21:30
Piedone lo sbirro è uno di quei film immortali, che noi tutti almeno una volta abbiamo visto, non parliamo di chi ha avuto la fortuna di poterlo vedere al cinema. In occasione della messa in onda di stasera, ore 21:30 su Rai 3, noi vogliamo raccontarvi 10 curiosità sul film che ha reinventato Bud nel ruolo del poliziotto buono tutto pugni e scazzottate. Una Napoli come non la avete mai vista come solo il regista, Steno, è stato in grado di riprendere. Tra location insolite, trattorie, il porto di Pozzuoli e angoli nascosti della Napoli di un tempo, un film immortale condito da un cast d’eccezione.



Il film


In quartieri malfamati di Napoli opera un commissario di Pubblica Sicurezza soprannominato “Piedone” per via della sua massiccia struttura fisica. Viene rispettato poiché possiede un indole bonaria e poiché tende, più che a punire il crimine a prevenirlo. E fa ciò servendosi sia delle proprie intuizioni, nonché degli “scappellotti” che elargisce volentieri, sia delle informazioni fornitegli; in cambio di poco denaro, dal nano Beppino. Ma l’arrivo di un suo diretto superiore che disapprova i suoi metodi maneschi, e la ramificazione, a Napoli, di una banda marsigliese di trafficanti di droga creano “impasse” nella prassi di “Piedone”. Questi però non si dà per vinto – nemmeno quando viene messo a riposo per aver accentuato le sue maniere forti verso un delinquente – e, ottenendo la collaborazione della “mala” partenopea, riesce a procurare seri danni alla banda di trafficanti e a eliminarne il capo napoletano. Dopo di che, torna, con tutti gli onori, in servizio, ai suoi metodi.

Incassi e critica


Piedone lo sbirro fu un successo davvero sensazionale al box-office italiano nella stagione cinematografica 1973-1974. il film di Steno con protagonista l’iconico Bud Spencer, reduce dal clamoroso successo dei due Trinità, svaligiò completamente i botteghini e riempì le sale anche dei più piccoli cinema di periferia. Il commissario Rizzo entusiasmò così tanto in sala che il film si piazzò di diritto al decimo posto di quella stagione cinematografic subito dietro filmoni quali Papillon ed Amercord. Indovinate un poco chi c’era al primo posto? Ma certo è proprio lui … altrimenti ci arrabbiamo, il clamoroso sucesso di Bud in coppia con Terence Hill.



Una fortunatissima tetralogia


Piedone lo sbirro ebbe un successo così importante e totale in Italia che la Titanus ordinò subito al regista Steno e a Bud Spencer di realizzare almeno un altro film, progetto che divenne poi Piedone ad Hong Kong. Un successo stratosferico anche il secondo episodio del commissario Rizzo che si internazionalizza e finisce all’estero ad Hong Kong per l’appunto, in quello che all’epoca era ancora un protettorato britannico. Il successo ripaga, i film vengono distribuiti in tutto il mondo e così, ulteriori due episodi della serie verranno realizzati prima che si concludesse, per volere dell’attore, una delle serie più fortunate della commedia all’italiana, sempre nella top 10 dei maggiori incassi.

Un cast d’eccezione


Fu proprio steno ad intercettare i gsti degli italiani spianando la strada al poliziesco all’italiana con La polizia ringrazia, subito dopo vennero i vari Castellari, Lenzi, Dallamano, Di Leo e dissero la loro in materia, ma è con Piedone lo sbirro che il genere poliziottesco è divenuto popolare tra gli italiani. In questo film in particolare il cast di comprimari è davvero nutrito in primis Angelo Infanti che da poco era reduce dall’esperienza de Il padrino, passando per uno dei migliori caratteristi della commedia all’italiana Enzo Cannavale e Raymond Pellegrin, (interprete di oltre 120 film) nel ruolo del “principe del foro”.
Tra le comparse come non ricordare anche Enzo Maggio, Salvatore Morra, Ester Carloni, Dominic Barto, Juliette Maynel, tutti caratteristi di livello che Steno volle inserire nel film per dare corpo anche alle scene meno importanti e che, sono da sempre un marchio di fabbrica delle commedie di Bud sia da solo che in coppia con il fidato Terence Hill.



Le location

Lei è nuovo di qui e io sono quello che conosce la città meglio delle mie tasche…

Il film è stato girato nella quasi totalità delle scene a Napoli e a Pozzuoli.

All’inizio viene inquadrata una rotonda che attualmente non esiste più. L’inquadratura riprende dall’alto, probabilmente da una delle finestre del Teatro Mercadante o del Tribunale amministrativo regionalepoco distante; prima si vede il Maschio Angioino e successivamente il Palazzo S.Giacomo, sede del Municipio.

In Via Alcide De Gasperi 55 si trova il palazzo attualmente sede dell’Inpdap di Napoli. Nel film, la radio ordina alle volanti di recarsi presso “Via degli Orefici”: non possiamo dire che sia del tutto scorretta questa affermazione, difatti proprio a fianco del Palazzo Inpdap iniziano quelli che a Napoli chiamano “Vicoli degli Orefici”, proprio perché in quella via sono presenti svariati negozi di oreficeria.
E’ sulla terrazza di questo palazzo che il militare americano nero spara all’impazzata ai passanti e ai pedoni. Il militare è fuori di sè a cauda degli effetti collaterali della droga che viene spacciata da O’Barone.

Sulla banchina del porto di Pozzuoli Piedone e Peppino il Gobbo si incontrano perché quest’ultimo ha per lui una soffiata.
Sullo sfondo delle due inquadrature si nota il profilo dell’Isola di Procida, situata proprio di fronte al porto e raggiungibile in meno di 30 minuti.

Piedone è chiamato al porto per sedare una rissa dove è coinvolto il “capo camorra” Manomozza. Gli esterni di questa sequenza con molta probabilità hanno ripreso la Trattoria Gigetta, sempre sul porto di Pozzuoli, praticamente sulla stessa strada ove Piedone incontrava Peppino il Gobbo. L’indirizzo esatto della Trattoria è via Cristoforo Colombo, 4. Gli interni del locale sono stati ricreati in studio cinematografico, anche perché il locale viene completamente sfasciato dai protagonisti!

Piedone e O’Barone finalmente si incontrano presso il locale El Morocco Night Club. L’edificio si trova a Napoli in Via della Cordonata. Dopo una breve discussione si passa alle maniere forti e Piedone prende a cazzotti O’Barone trascinandolo giù per una scalinata ai piedi della piazzetta del Night Club e presso la quale notiamo un’insegna “Hotel Bolivar”, hotel a tutt’oggi ancora presente.

Il film prosegue, le indagini anche e Piedone decide di fare un appostamento a Mergellina, presso quello che nel film viene chiamato il Ristorante Caminiello a Mare. Si notano in effetti nel film diversi tavolini e uno spiazzo riservato alla cucina. E’ qui che arriva con l’auto O’Barone e Piedone per poterlo acciuffare è costretto a requisire una Fiat 131 azzurra con un omosessuale a bordo per poterlo inseguire. L’esilarantissima scena si svolge proprio sul curvone di Mergellina, alla fine di Sermoneta e dove inizia Via Caracciolo. La torretta alle spalle dell’auto di O’Barone è caratteristica.

Tutta la scena dell’inseguimento di O’Barone da parte di Piedone si svolge sulle Rampe di Sant’Antonio a Posillipo o 13 discese di Sant’Antonio , così vengono chiamate da napoletani. E’ una strada stretta pavimentata con basole in pietra e sale fino alla omonima Chiesa di Sant’Antonio a Posillipo. La strada unisce il quartiere di Mergellina sul mare a quello di Posillipo posto più in alto. Al giorno d’oggi tutte e 13 le rampe sono a senso unico e percorribili solamente in senso inverso rispetto a quello che si può vedere nel film.

O’Barone decide di recarsi presso l’Hotel dove alloggia il capo del clan dei Marsigliesi e per il quale lui sta spacciando su tutta Napoli. Nel film si nota chiaramente dall’insegna il nome dell’albergo.Trattasi dell’Hotel Excelsior in Via Partenope, 48. Sul lungomare e proprio di fronte a Castel dell’Ovo.

Una supercar per “O’ barone”


Il commissario Rizzo (Bud Spencer) deve sudare letteralmente sette camicie per rincorrere il velocissimo “o’ barone” interpretato nel film da Angelo Infanti, e ne ha ben donde. Il potente boss napoletano infatti giuda una potentissima Lamborghini Espada, una vera supercar per quegli anni. Prodotta in soli 1217 esemplari nel decennio dal 1968 al 1978, l’auto, uno dei modelli di punta della casa emiliana, vanta un poderoso motore 4 litri V12 che sprigiona, nella seconda serie, quella del film, ben 350 cavalli e porta l’autovetture a raggiungere anche i 280 km/h !

Il manifesto del film


Ebbene no, a realizzare il manifesto di Piedone lo sbirro non fu il celeberrimo pittore italiano Renato Casaro bensì Averardo Ciriello, altro grande maestro della cartellonistica italiana, autore anche di cover e copertine per fumetti (vedi Lucifera). Ciriello,nato a Milano nel 1918, su richiesta ed approvazione della Titanus, che all’epoca distribuì i film in sala, realizzò tutti e quattro i poster dei piedone: Piedone lo sbirro, Piedone a Hong Kong, Piedone l’africano e Piedone in egitto.

La colonna sonora del film


L’epica e immortale colonna sonora del film è stata realizzata… indovinate un po’? Ma certo, sono loro, i fratelli Guido e Maurizio De Angelis, alias “Oliver Onions” il duo di Rocca Priora (Roma) compose le splendide musiche del film edite dalle edizioni musicali Bixio-Sam; il Tema di Piedone è però eseguito da Santo & Johnny. Il tema principale del film riscosse un successo così internazionale tanto che si ipotizza un possibile plagio da parte degli U2. Il loro singolo “Invisible” sembra avere una forte somiglianza con “Flaat Foot Cop” e ciò ha attirato le attenzioni dei media.

Una voce “strana”, ma familiare


Forse ci avevate fatto caso, forse no ma Piedone lo sbirro è l’unico film della tetralogia di Steno in cui Bud non usa la sua propria voce per doppiare il commissario Rizzo da lui interpretato. A doppiarlo c’è il fido Glauco Onorato, storico doppiatore della star che ha prestato la voce a tutti i film in cui l’attore non utilizza la propria voce. Non ditemi che non lo avevate notato…

Una parodia “siciliana”


Visto l’enorme successo del film il comico siciliano Franco Franchi immediatamente dopo l’uscita di Piedone lo sbirro, si misero all’opera per realizzarne una parodia s-cult Piedino il questurino. L’opera diretta da Franco Lo cascio (all’esordio alla regia) uscì nel 1974, un anno dopo Piedone e riscosse anch’essa un discreto successo commerciale come avvenne anche con le altre parodie in salsa siciliana da lui realizzate anche in coppia con l’amico Ciccio Ingrassia: Paolo il freddo, L’esorciccio, Ultimo tango a Zagarol, Il giustiziere di mezzogiorno, solo per citarne alcune.