Song to Song: la recensione, Terrence Malick amore e musica
11/05/2017 di Redazione

Terrence Malick con Song to Song affronta in chiave musicale l’amore e tutta una gamma di sentimenti attraverso le canzoni e i suo protagonisti. Cast stellare con attori e musicisti storici per un film non certo destinato al grande pubblico, ma che potrebbe scoprirlo per la prima volta.
Song To Song è il nuovo lavoro del regista statunitense Terrence Malick. Autore amato dalla critica, seguito solo in parte dal pubblico, ma comunque uno dei punti fermi nella cinematografia, se il cinema è arte, sicuramente Malick è uno dei suoi migliori esponenti.

Lo stile del regista è sempre unico e fuori dagli schemi grazie anche ad una fotografia che letteralmente riempie lo schermo . Questa volta la scelta del regista è stata quella di raccontare l’amore nella città più all’avanguardia negli Stati Uniti, specialmente dal punto di vista musicale: Austin. La scelta del cast è senza dubbio di grande richiamo anche per il pubblico abituato a vedere gli attori in improbabili action movies o sparare con pistole laser.

Per chi vedrà Song to Song, incuriosito dal cast e affronterà per la prima volta un film di un regista come Terrence Malick, potrebbe rimanere perplesso, forse annoiato, e vogliamo in un certo senso con questa recensione guidare proprio lo spettatore meno avvezzo a guardare un certo tipo di cinema, ricordando che l’espressione della settima arte e non è un banale momento di intrattenimento.Quindi abbandonate i vostri schemi narrativi abituali e cercate di immergervi nella pellicola che vuole condurvi attraverso i suoi quattro protagonisti le cui storie si intrecciano in un percorso fatto di canzoni e amore. La scelta di Malick a modo suo è di coinvolgere ogni singolo spettatore toccando la sua sensibilità, a molti in cerca di un normale intrattenimento richiamati dai grandi nomi dello schermo non sarà facile digerire la pellicola, ma come al regista non interessa in fin dei conti diventare un autore di block-buster, gli stessi attori hanno accettato con enorme entusiasmo di partecipare al film per poter girare con uno dei maggiori registi che permette veramente di esprimere le capacità attoriali di ciascuno.

L’intensità raggiunta da Rooney Mara, la bellissima Natalie Portman (la cui immagine di normale cameriera vale da sola il prezzo del biglietto), il sempre più bravo Ryan Gosling e l’affermato Michael Fassbender nel ruolo di un demone tentatore costituiscono un cast davvero unico.
Le storie complicate e tragiche di amore delle coppie che si andranno a formare durante la storia sono punteggiate da camei di musicisti come Patti Smith, Iggy Pop , Florence Welch e i Red Hot Chili Peppers, a cui si aggiunge un divertito Val Kilmer nel ruolo di Front Man della band dei Black Lips.
Il risultato finale per chi sa apprezzare determinati generi musicali che accompagnano le intense storie è molto coinvolgente, anche se sarebbe disonesto da parte nostra non indicare il fatto che la durata di oltre due ore per una lunghissima ed intrecciata storia d’amore punteggiata da campi lunghi, primi piani, stacchi che con un sguardo a volte da documentario possano senz’altro confondere lo spettatore. Altresì la scelta di dialoghi fuori campo, separati, flashback alternati non fanno altro nella mente del regista che cercare di intrappolare le anime dei personaggi, ma che a uno spettatore distratto potrebbe indurre la voglia di tornare a chattare con il suo what’s up disturbando gli altri.

Da parte nostra il consiglio più intrigante sarebbe quello di andare contro il solito schema di vedere il film in compagnia, amici, fidanzata/ato o marito/moglie , ma forse da soli cercando per una volta di staccarsi dal continuo flusso di informazioni che passa attraverso l’amato telefonino per immergersi all’interno della pellicola godendo dell’esperienza filmica e abbandonando ogni schema preconcetto. A differenza di tanti prevedibili action movies di grande successo, Malick descrivendo gli istinti umani e il sentimento più contrastante, quello dell’amore, potrà donarvi un intrattenimento molto differente, permettendovi una vostra riflessione personale. Probabilmente non era nei vostri piani fruire di due ore di intrattenimento sul pensiero e l’anima umana, ma siate certi che anche dopo una visione superficiale che potrebbe portarvi al rifiuto di seguire la pellicola, vi resterà qualcosa. Forse quando dopo qualche mese avrete sconsigliato il film ai vostri amici ritenendolo noioso, scoprirete in realtà quanto di buono c’era di vero in una serie storie che un regista ha cercato di mostrarvi a modo suo e tornerete a scoprire questo grande autore.
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