Star Wars: Kanan l’ultimo Padawan, la recensione dell’albo Panini

La nostra recensione del maxi albo speciale di ” Kanan l’ultimo Padawan ” che raccoglie tutti i numeri dell’omonima serie essenziale per tutti i fan di Star Wars Rebels!

(A cura di Francesca Tulli) – Quando nel 2014 uscì la prima serie animata di Star Wars Rebels (guarda il trailer della quarta ed ultima stagione), tutti gli appassionati si stupirono del fatto che nel gruppo di eroi ci fosse un Jedi munito di spada laser Kanan Jarrus. Questo elegante albo a fumetti (che contiene tutti i numeri della mini serie omonima dal numero 1 al numero 12 già pubblicati separatamente nella collana Star Wars Panini Comics)  svela come il protagonista sia fortunatamente sopravvissuto al genocidio emanato da Palpatine ne “La Vendetta dei Sith”. Kanan si ritrova a bordo della Ghost (Spettro in Italiano) con il resto della crew di eroi protagonisti, devono raggiungere il pianeta Kaller, per una missione di soccorso.

Il nome del pianeta fa riaffiorare i ricordi più dolorosi del giovane Jedi. Quando Kanan era solo un bambino, che rispondeva al suo vero nome Caleb Dume, le guerre dei Cloni stavano per volgere al termine. Sotto la guida della maestra Jedi Depa Billaba (presente nel Consiglio dei Jedi in Episodio I La Minaccia Fantasma) procedeva sul sentiero per diventare uno dei ‘Guardiani di Pace e Giustizia della Vecchia Repubblica’ . Più giovane degli altri Padawan, rappresentava una scommessa per lei. La stessa Maestra Billaba non era ben vista all’interno dell’Ordine per le idee in contrasto con il sentire comune che voleva i Jedi servitori della Repubblica nei ranghi militari.

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Lo sceneggiatore dell’albo Greg Weisman avrà preso in considerazione questo per spiegare come nasce il carattere  anticonvenzionale di Kanan, mai diventato Maestro Jedi, in contrasto con se stesso quando si ritrova a dover addestrare il giovane Ezra Bridger lungo il corso delle tre serie tv. Sopravvivendo al terribile Ordine 66 Kanan si ritrova a dover vivere di furti e piccoli crimini, conoscendo un altro tipo di addestramento alla sopravvivenza per nulla monastico per mano del contrabbandiere Janus Kasmir. L’intera storia completamente a colori, è disegnata dallo spagnolo Pepe Larraz, e dai due italiani Jacopo Camagni e Andrea Broccardo. Il disegno curato e pulito fa risaltare la trama semplice e lineare, narrata dal protagonista in prima persona studiata per mantenere l’interesse ad ogni cambio di direzione. Ottimo volume per chi è interessato ad avere un quadro completo della storia di Star Wars Rebels, per capire quali fantasmi opprimono la mente di Kanan e il perché delle sue future scelte.

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