Taboo 1×2: Recensione, un cattivissimo Tom Hardy in attesa di giustizia

Se la prima puntata di Taboo ci ha lasciato con il fiato sospeso, la 1×2  non è da meno. La lugubre e grigia Londra, contornata da personaggi infimi e doppiogiochisti, ci svela particolari sempre più interessanti.

Secondo appuntamento con la fantastica serie ideata da Tom Hardy “Taboo”, in onda su Sky Atlantic. Nella puntata precedente avevamo visto James Delaney  ritornare dopo anni di assenza, senza alcun indugio, nella sua terra natia per rivendicare l’eredità del padre da poco deceduto, rovinando i piani di tutti.
Nella fredda e cupa Inghilterra dell’800, c’è sempre lui James Delay (un cattivissimo Tom Hardy), sempre più odiato dalla Compagnia delle Indie Orientali, perché ostinato a non voler dar loro quello che (secondo loro) gli spetta: il pezzo di terra del Nootka Sound. Delany,  non ha nessuno di cui fidarsi, nemmeno della sorellastra Zilpha (Oona Chaplin), per il quale prova un sentimento di amore represso. Lei lo allontana, lo ignora, ma quando i loro sguardi si incrociano lasciano trapelare che probabilmente il loro rapporto va al di la di una semplice parentela.

Il cuore pieno di odio e vendetta, la mancanza di fiducia verso chiunque, tranne che dell’umile servitore che lavorava con il padre prima di lui, lasciano uscire il lato selvaggio e senza scrupoli che si nasconde dietro quell’uomo con il lungo cappotto e il cilindro.
Nello svolgimento di questa storia si aggiungono personaggi che potrebbero assumere un ruolo rilevante nel corso delle puntate e aiutano ad infittire la trama, svelando nuovi retroscena che rendono il tutto più interessante.
Delaney si ritrova faccia a faccia con Atticus (Stephen Graham), che a prima vista sembrerebbe un rivale perfetto del giovane mecenate, pronto a sbudellare chiunque gli ostacoli il percorso ,ma che dopo un solidale colloquio, si rivela un ottima spalla visto che “di nemici ne hai già molti”.

L’intento di James è quello di rimettere in piedi la compagnia di trasporti “Delaney di Nootka”per riaprire i commerci e per questo decide di acquistare una vecchia nave.
Mentre Delaney impavido attraversa le vie di Londra, pronto sempre a guardarsi le spalle, la sua mente è attraversata da flashback macabri che non lo lasciano tranquillo. Forse come proprio lui dice “è pazzo”! Sono ancora molte le cose da scoprire di questa serie che si mescola tra il thriller e l’horror. Perché la sua mente è invasa da macabri flashback? Cosa simboleggiano quei tatuaggi? Cosa si nasconde dietro quegli anni passati in Africa?
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