The Walking Dead 8 conclude la sua prima fase con l’ottavo episodio, “How It’s Gotta Be”. Ecco la nostra recensione dell’ultima puntata!
Nell’episodio precedente avevamo visto un Eugene intento a salvare il Santuario dall’orda di vaganti alle porte. C’è ritorno di fiamma tra Rick e Jadis, costretta a ristringere alleanza con lui, che scopre però che gli zombie davanti a casa Negan non ci sono più. Insomma, avevamo ben capito che per Alexandria, il Regno e Hilltop la situazione non stava filando liscia e nel finale della metà stagione di The Walking Dead 8, “How It’s Gotta Be”, questo punto diventa ancora più evidente. I Salvatori non solo riprendono in mano la situazione a casa propria, ma arrivano vicinissimi ad avere in pugno Rick, Maggie e Ezechiele.
The Walking Dead 8×08 recensione | Eugene fa la cosa giusta
The Walking Dead 8×08 – Eugene fa la cosa giusta.
Già in “Time For After” avevamo capito che Eugene non ce la raccontava giusta, e infatti qui decide di fare la cosa giusta, come profetizzato da Padre Gabriel. Sceglie infatti di liberare non solo lui, ma anche il Dr Carson, affinché si rechi a hilltop per seguire la gravidanza di Maggie. Forse per codardia per orgoglio, il personaggio decide di non seguirli tornando da Rick, ma di rimanere al Santuario. Aveva semplicemente bisogno di riappacificarsi con la coscienza.
The Walking Dead 8×08 recensione | La morte di Carl
The Walking Dead 8×08 – Carl è stato morso.
In questo mid season finale di The Walking Dead 8 siamo di fronte a una perdita storica, che stringe ulteriormente le fila dei sopravvissuti del gruppo originale della serie. La morte di Carl però potrebbe avere un impatto molto più massiccio sulla psicologia e sulla linea d’azione di Rick. E perché no, anche quella di Negan?
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