The Young Pope: Ignazio Oliva ci racconta i segreti della serie tv di Sorrentino (Esclusiva)

(A cura di Gian Piero Bruno) – Abbiamo intervistato Ignazio Oliva, padre Valente nell’acclamata serie televisiva di Paolo Sorrentino, “The Young Pope”. Dall’esperienza meravigliosa in Sudafrica al suo rapporto con Jude Law, dalla fede religiosa a quella calcistica, ecco cosa ci ha raccontato l’attore italiano.

Salve Ignazio, la prima stagione della serie televisiva “The Young Pope” ha convinto per la capacità registica e inventiva di Paolo Sorrentino, un cast di attori strepitoso e una sceneggiatura impeccabile e trascinante. Raccontaci il tuo rapporto con Sorrentino sul set.
“Il rapporto con Paolo è stato meraviglioso, non nego una certa ansia da prestazione ma lui mi ha sempre fatto sentire a mio agio. Abbiamo avuto un ottimo rapporto umano e questo è il deterrente fondamentale per lavorare bene insieme”.
È stato difficoltoso dover recitare in inglese o una volta imparata la parte è venuto tutto naturale?
“No, per me non è stato difficoltoso, ho studiato teatro anche in Inghilterra (ormai 20 anni fa) e ciò mi ha aiutato molto nel mio mestiere, ho girato molti film in inglese con registi stranieri e non ho mai avuto difficoltà, cosa invece che è capitata col latino. In questa serie, spesso dovevo recitare le preghiere in latino e lì sì, qualche difficoltà l’ho avuta, piccola ma innegabile (non rispolveravo il latino dai primi anni di liceo)”.
Come ti sei trovato a recitare con Jude Law e in generale con gli attori di fama internazionale presenti nel cast?
“Meravigliosamente. È stato un onore lavorare con Jude, Diane Keaton, James Cromwell, Javier Camara e tutti gli altri, lavorare con grandi attori e trovarli anche umanamente umili e solidali nel lavoro, non mi sorprende, i grandi professionisti spesso sono anche persone umanamente belle”.

Il bisogno d’amore, il desiderio di trasmettere la fede attraverso metodi inconsueti: cosa ne pensi della figura di Lenny Belardo, un Papa così diverso da quello attuale?
“Lenny è un Papa pieno di contraddizioni, il suo essere così conservatore e reazionario stride al confronto con la modernità del nostro tempo ma non mi sorprende. La storia è ciclica e spesso il passato con le sue ideologie torna, vedi Trump o la Brexit. Da un lato si lavora per un’Europa unita non solo economicamente ma anche nei diritti e nei doveri e dall’ altro si costruiscono muri e si ricaccia chi scappa da guerre e persecuzioni quindi credo che purtroppo la nostra stessa società è piena di contraddizioni non solo Lenny Belardo. Il punto è come uscirne, come riuscire a passare le conoscenze alle generazioni che verranno senza rimettere in discussione i valori fondanti di una sana democrazia”.
Qual è il tuo rapporto con la religione?
“Io lo chiamo rapporto con la spiritualità. Non seguo ne sento mia nessuna religione, certo sono nato e cresciuto in un paese cattolico e quindi ho fatto miei alcuni principi cristiani ma non sono religioso anzi mi sento più vicino agli illuministi che al clero ma ciò non toglie il mio rapporto con la spiritualità, col mistero della vita e della morte, con la vita terrena e chissà, ultraterrena? Mi unisce a Cardinal Voiello (Silvio Orlando) la stessa “fede” per la squadra del cuore, il Genoa, ecco quella sì per me quella è l’unica fede”.
Vorremmo ci raccontassi un aneddoto particolare avvenuto sul set che ancora non hai rivelato.
“ll meraviglioso viaggio in Sudafrica. Siamo arrivati a Cape Town un sabato e avremmo iniziato a lavorare il lunedì quindi c’erano due giorni di vacanza totale. La prima cosa che ho fatto è stata andare a Capo di Buona Speranza, io sono malato di mare e della sua letteratura e Capo di Buona Speranza è raccontato in centinaia di libri di mare quindi volevo andarci immediatamente. La domenica invece, essendo sempre malato di mare, sono salito su un charter di pesca (altra mia passione) per andare a pescare nell’oceano atlantico meridionale”.
Quali sorprese possiamo aspettarci dalla seconda stagione?
“Me lo chiedo anche io! Non ho idea di ciò che sta scrivendo Paolo e giuro che non vedo l’ora di saperlo. Il mio sogno è che Lenny mi promuova a Monsignore!!!”

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