The Young Pope: Silvio Orlando racconta il suo rapporto con Sorrentino

In una recente intervista Silvio Orlando ha parlato del suo ruolo in “The Young Pope” e del suo rapporto con Paolo Sorrentino.

A un passo dall’ultima puntata di “The Young Pope” sono in tanti a chiedersi cosa ci riserverà ancora la storia di Lenny. In attesa di scoprirlo abbiamo deciso di soffermarci sulla figura del Cardinal Voiello, uno dei personaggi migliori della serie magistralmente interpretato da Silvio Orlando. In una recente intervista a Quotidiano.net l’attore ha dato qualche informazione in più sul suo personaggio e sul suo complicato rapporto con Paolo Sorrentino. L’attore ha innanzitutto parlato del difficile lavoro su un personaggio molto lontano da lui facilitato dalla grande forza autoriale del regista.

“Avevo il miglior sceneggiatore italiano, le istruzioni per l’uso c’erano tutte. Paolo Sorrentino è lo sceneggiatore che oggi ha la penna più felice, una scrittura nuova, nervosa e densa. Non potevo sbagliare”.


Buono, di conseguenza, il rapporto tra i due, seppur quasi esclusivamente lavorativo.

“C’è una frase nella prima puntata di Young Pope che spiega il mio comportamento: i rapporti amichevoli sono ambigui e pericolosi e terminano in malo modo. I rapporti formali hanno regole scolpite nella pietra e sono destinati a durare per sempre. Con i registi non mi sono mai illuso di essere loro amico. Sono a lungo sopravvissuto con Nanni Moretti, caso rarissimo tra gli attori, per questo motivo. Sorrentino è una persona molto piacevole, conviviale, ci siamo frequentati, ma non m’illudo di diventare suo amico. Sul set, poi, lui è molto determinato, non lascia spazio ai dibattiti o alle paturnie degli attori. Anzi potrei dire che le insicurezze degli attori lo disturbano”.

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