Toy Story compie 21 anni: ecco 3 motivi per cui ha fatto la storia del cinema

Il film d’esordio della Pixar Animation usciva nelle sale italiane esattamente 21 anni fa: ecco perché Toy Story  ha fatto la storia del cinema d’animazione.

Il 22 marzo 1996 usciva nelle sale cinematografiche nostrane un film d’animazione senza tempo, nonché esordio della Pixar Animation Studios. Avete capito, no? Stiamo parlando di Toy Story. Il film, diretto da John Lasseter, ha visto già due seguiti, più uno in fase di produzione. Le voci dei personaggi sono iconiche, sia negli USA che in Italia: se i bambini americani dagli anni ’90 in poi sono cresciuti con Tom Hanks e Tim Allen, le corrispondenti generazioni italiane sono cresciute con le inconfondibili voci di Fabrizio Frizzi e Massimo Dapporto, rispettivamente nel ruolo dei due protagonisti, Woody e Buzz Lightyear.
Toy Story è uno di quei film che un’amante del cinema d’animazione non può non aver visto: ecco 5 motivi per cui si tratta di una pellicola che ha fatto la storia del cinema.

1. L’esordio della Pixar: una ventata d’aria fresca in casa Disney

Pixar
Toy Story è il primo lungometraggio animato della Pixar, una casa di produzione che da allora ha continuato ad offrire contenuti sempre nuovi e originali, con un loro significato spesso profondo che mette d’accordo chi vuole puro intrattenimento e chi vuole vedere qualcosa che gli trasmetta degli spunti di riflessione. Il film d’animazione fu co-prodotto dalla Disney, ma in ogni caso le due società sono rimaste due entità separate, fino all’acquisto da parte di quest’ultima nel 2006.
I film d’animazione della Pixar hanno come prerogativa una maggiore originalità e modernità nei contenuti rispetto ai prodotti degli Animation Studios, che sono per lo più adattamenti di fiabe o storie, spesso molto note, riarrangiati, smussati e spesso semplificati per essere fruibili al pubblico più giovane. Con Toy Story la Disney, essendo fortemente coinvolta nel progetto e anche in quelli successivi della stessa casa di produzione, investe in qualcosa di decisamente diverso dal solito.
Fu così che invece dei soliti personaggi delle fiabe e gli schemi ricorrenti dei cartoni animati “canori”, in casa Disney si comincia a far spazio a delle storie e dei personaggi nuovi, diversi: che può essere la vita segreta dei giocattoli quando il loro padroncino non è in camera di Toy Story, o l’universo dei mostri che spaventano i bambini per ricavarne energia elettrica in Monsters & Co., o le emozioni personificate di una ragazzina nel corso della sua infanzia e prima adolescenza come in Inside Out… Insomma, la Pixar ha inaugurato una vera e propria nuova fase dell’animazione disneyana, portando quella che si può considerare una vera e propria ventata d’aria fresca al livello di contenuti. I fans dei Classici della Walt Disney Animation Studios non ce ne vogliano!

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