Twin Peaks 3×06: la recensione del sesto episodio del revival

Twin Peaks continua a sorprendere, con un episodio forse più lento, ma che ci fa conoscere un importante personaggio e ci porta nelle nuove dinamiche della cittadina 

Continua l’odissea del povero Agente Cooper, Dougie sembra essere abbastanza lontano dal ricordare chi sia davvero, dallo “svegliarsi”, come suggerisce Mike, e Lynch ci tiene particolarmente a farcelo sapere, con sequenze infinite (talvolta lo sembrano) ma efficaci nel farci capire quanto il tempo passato nella loggia abbia influito sul povero Dale. Straordinaria Naomi Watts in questo episodio, il suo personaggio è sicuramente una delle new entry più interessanti, la scena con gli “strozzini” rientrerà tra le migliori del revival (fino a questo momento). I personaggi attorno a Dale fanno fatica a capire che Dougie ha un problema, anche perché da quello che capiamo non era la persona più sveglia del mondo comunque. Il tempo che Cooper ha passato nella loggia non ha influito su di lui solo a livello fisico e mentale, ma a quanto pare gli ha donato anche delle capacità (lo abbiamo visto con le sequenze al casinò e in questo episodio con i suggerimenti sul suo lavoro).
Il desiderio resta lo stesso, comunque: rivedere Dale in azione, rivederlo risolvere casi, bere caffè, mangiare torta, è il personaggio, insieme ad Audrey (ma dove sei?) che manca di più. E a proposito di caffè e torte, visto che Cooper sembra avere una sorta di “memoria” percettiva – lo abbiamo notato per la sua passione per il caffè, la parola “agente” e il distintivo – ho gridato per tutto l’episodio “dategli un pezzo di torta“.
Twin Peaks
Finalmente, dopo 27 anni, abbiamo conosciuto Diane, interpretata dalla meravigliosa Laura Dern (come avevamo sospettato), tra l’altro immaginiamo che lei avrà a che fare molto con il risveglio di Dale.
Questo episodio è stato sicuramente uno dei più “disturbing” della serie, ed è tutta colpa di Richard Horne e di un nano con un punteruolo.
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