Twin Peaks 3×07: la recensione del settimo episodio del revival

Il settimo episodio del revival di Twin Peaks è il più “movimentato” fino a questo momento e ci offre importanti rivelazioni e risposte sulla trama

Il nuovo episodio di Twin Peaks è sicuramente quello più movimentato del revival fino a questo momento. Chi guarda questo show sa bene che la pazienza è la virtù dei forti (e di Lynch), in questo la storia ha sempre funzionato molto bene: la serie è uno slow-burning, si muove lentamente e costruisce delle basi solide per poi usarle in modo che ci importi di ciò che succede. In particolare, in questo capitolo abbiamo avuto delle importanti risposte sulla trama generale e ci ha portati decisamente avanti in quello che è il “film” di 18 ore che Lynch e Frost hanno ideato.
L’episodio si apre con Jerry Horne sperduto nei boschi, le scene tra i fratelli Horne sono tra le più irriverenti della serie e sicuramente tra le più “campy,” Ben avrà un ruolo importante più avanti nell’episodio, che è quello più Twinpeaksiano fino a questo momento.
Come avevamo previsto, i fogli trovati nella porta del bagno della stazione di polizia di Twin Peaks, sono le pagine mancanti del diario di Laura Palmer. La serie torna alle sue origini, Hawk e Frank Truman parlano del caso “Dale Cooper”, finalmente la storia sembra andare avanti attraverso un grosso briefing che serve ai personaggi come ai telespettatori: Laura sapeva di Annie e sapeva di Cooper, questo non solo insospettisce Hawk e Frank, ma permette alla serie, di natura corale, di unire più storyline. Le pagine mancanti del diario di Laura sono probabilmente state nascoste da Leland Palmer, quando ha iniziato a capire che Laura sapeva di lui.
Twin Peaks
Il revival di Twin Peaks ci tiene a creare un grosso parallelo con la sua controparte anni ’90, il computer di Frank Truman ne è un esempio, così come la chiamata Skype con il Dr. Hayward. Qui riceviamo un’importante informazione su Audrey, che forse si collega con tutto il resto.
A PAGINA 2: AUDREY, DIANE E COME SI COLLEGA IL TUTTO

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