Vi presento Toni Erdmann: la recensione, Toni Erdmann come Austin Powers
01/03/2017 di Redazione
Vi presento Toni Erdmann, terza opera di Maren Ade, racconta la drammatica di un padre e una figlia che riescono a comunicare in un modo insolito, una commedia involontaria di grande successo.
Vi presento Toni Erdmann, film della tedesca Maren Ade, regista impegnata, ci narra la storia drammatica di un rapporto tra un padre e una figlia, girato interamente in Romania, in lingua tedesca, durata 162 minuti, selezionato “ovviamente” per Cannes 2016, la domanda sorge spontanea chi diavolo andrà a vedere questo film drammatico di quasi 3 ore?
Il risultato: osannato a Cannes, premi vinti senza sosta fino alla candidatura all’Oscar (e la sconfitta dovuta solo all’effetto Trump dove si è scelto politicamente il film del regista Iraniano Asghar Farhadi ). Ma perché questo film è così bello? No il film di Maren Ade è semplicemente geniale, nasce come un dramma esistenziale e ne tiene tutte le corde, ma la regista consapevolmente o inconsapevolmente inserisce il personaggio di Toni Erdmann, un’alias creato dal padre di Ines, una donna in carriera, che si vede di colpo ritornare il genitore dentro la sua vita.
Un tipo eccentrico suo padre Winfried, la segue fino in Romania, dove lei sta per chiudere importanti contratti con la sua azienda e lui cosa fa per cercare in qualche modo di riconquistare la figlia? Parrucca nera, dentoni alla Austin Powers (che come ha dichiarato la stessa regista sono stati la sua fonte d’ispirazione: http://talkymovie.it/post/14899/vi-presento-toni-erdmann-lincontro-con-la-regista-maren-ade-tutto-merito-di-austin-powers/) e si trasforma nell’ingombrante e divertente Toni Erdmann in una sequela inarrestabile di situazioni comiche. Il contrasto tra il vero dramma e le gag di Toni Erdmann bilancia perfettamente l’incredibile durata del film, se pensiamo che di solito il pregio di molte commedie è durare 90 minuti quanto una partita di calcio, qui troviamo tempi supplementari, recupero e calci di rigore e rimarrete semplicemente entusiasti di stare ancora dentro il cinema a guardare la pellicola.
Sandra Huller e Peter Simonischek, sono a dir poco perfetti nei loro ruoli, il film che arriva finalmente nel nostro paese porta un qualcosa di veramente particolare: i tedeschi fanno ridere.
Ovviamente non sono solo le gag, anche se la stessa regista ha confessato di rimanere quasi disturbata dal fatto che molti considerano il suo film solo una commedia, quando invece nella realtà è la bellissima storia di un padre e una figlia che cercano di ritrovarsi. Tutto il film è intriso da un fondo malinconico alternato da esplosioni di risate per le gag, ma probabilmente è questo il merito più grande della regista l’aver portato quello che la vita ci dà tutti giorni , drammi, incomprensioni, ma anche tante risate e scherzi , forse uno dei film più veri rispetto a tanti storie che lo schermo ci presenta in modo lacrimevole. State tranquilli anche Vi presento Toni Erdmann vi farà commuovere, ma vi lascerà quel misto di divertimento e malinconia che la vita ci dona ogni giorno, un dono raro per un “semplice” film.
Girato in modo elegante ed asciutto, con la totale assenza o quasi di musiche, il film è di quelli che dovete vedere, e il fatto che già si prepari il remake americano con tanto di Jack Nicholson nella parte della padre la dice lunga. http://talkymovie.it/post/16613/jack-nicholson-torna-attivita-emake-vi-presento-toni-erdmann/
Peccato che non sia l’arrivato l’Oscar, ma se guardate bene Donald Trump, colore dei capelli a parte, un po’ ci ricorda Toni Erdmann.
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