Vikings 4×18: “Revenge” i piccoli cinghiali hanno grugnito nel nome di Ragnar – Recensione
21/01/2017 di Redazione
La grande battaglia e la grande vendetta sono finalmente arrivate sullo schermo di Vikings in questa nuova 4×18 che ha regalato momenti di pura soddisfazione.
- La battaglia
Entrata epica, la pelle d’oca, un Floki che nonostante il suo imperdonabile errore passato non riesci ad odiarlo comunque; un esercito enorme che ha emozionato e gasato tutti noi spettatori.
In un primo momento sono rimasta delusa dal fatto che non si sia vista la battaglia e che sia sembrato il tutto un po’ frettoloso, ma poi ho realizzato che questa battaglia aveva un finale ben preciso, che ci è stato mostrato meravigliosamente. E’ stata una battaglia più che altro simbolica e morale, che è riuscita ad unire tutti coloro che amavano Ragnar contro la persona che lo ha sottratto via a tutti, e li ha resi più forti ed uniti che mai. Perché Ragnar è stato uno dei personaggi con più fascino e carisma, Ragnar Lothbrok e l’incredibilità di un personaggio ben scritto. E’ stato molto intenso. Mancava un discorso iniziale fatto da Bjorn per incoraggiare e gasarci di più, ma il semplice “RAGNAR” ha chiarito esplicitamente il concetto.
Re Aaelle non si aspettava quanto fossero in realtà le persone che amavano Ragnar, e mi dispiace che si è dovuti arrivare alla sua morte per far muovere il suo popolo di nuovo in Inghilterra e seguirlo, per vendetta.
Hanno saputo rendere la scena finale estremamente terrificante ma a dir poco poetica. Poteva risultare alquanto disturbante e splatter e invece hanno saputo fare un ottimo lavoro, ho amato gli sguardi tra fratelli, il sangue, il rumore, la soddisfazione di una vendetta eseguita in modo perfetto. Finalmente i piccoli cinghiali hanno grugnito.
Adesso il vero combattimento arriverà, è stato riservato contro re Ecbert, e non vedo l’ora di vedere una battaglia epica.
- La threesome che nessuno aveva chiesto
Sin dall’inizio della prima stagione avevamo un unico desiderio, ovvero quello che il trio ragnar/lagertha/athelstan esaudisse prima o poi quella proposta che Ragnar fece al prete anni prima. Purtroppo non abbiamo mai avuto questa scena che avrebbe racchiuso i due amori più importanti di Ragnar, ma avrebbe fatto urlare di gioia migliaia di fan.
E brava la margherita.
- Bjorn
Bjorn sta avendo quel momento di inferiorità rispetto alla fama dei suoi genitori, vuole rendere tutti a conoscenza del fatto che lui ha il potere adesso e che nessuno può dirgli cosa fare, né la madre, né la moglie e tanto meno i suoi fratelli minori.
Trovo che il suo atteggiamento sempre arrabbiato, scontroso e distante verso tutti lo stia allontanando molto dal vecchio Bjorn che tutti amavano. Spero che ciò porti a qualcosa che possa far evolvere il suo personaggio positivamente e non diversamente.
Credo inoltre che Bjorn, oltre agli evidenti problemi con i genitori, non riesca più ad amare nessuno dopo la delusione avuta da Porunn, dopo di lei non ha più amato davvero. Questo può anche spiegare come non abbia mai affrontato la morte della piccola Siggy, di quanto sia distante con i propri figli e la propria moglie.
- Aethelwulf
Aethelwulf ha avuto la scena più bella e significativa di tutto l’episodio: è stato così emozionante. Aspettavamo da tempo che questo personaggio sfogasse ciò che aveva represso dentro di sé da troppo tempo nei confronti di suo padre.
“Certo che sono arrabbiato con voi. Per tutta la mia vita non avete fatto altro che manipolarmi o umiliarmi. Mi avete usato per le vostre ambizioni, e al tempo stesso vi siete preso mia moglie come vostra amante e mi avete obbligato ad adottare il suo figlio bastardo. Per piacere, adesso ditemi.. che razza di padre siete voi?”
Un dolore silenzioso ed imprigionato dentro un uomo che ha sempre avuto un profondo rispetto per il padre, ma non riuscendo mai ad essere contraccambiato da egli. Ciò che più fa male è che Aethelwulf capisce che suo padre non è affatto un uomo non capace di amare, perché ha saputo amare Athelstan, ha saputo amare Ragnar, ha saputo amare Alfred e persino Judith, e allora perché non ha saputo amare suo figlio? Sangue del suo sangue. Questo è il dolore più grande per un Aethelwulf che non solo andrà a combattere una battaglia con questo peso nel cuore e questa accettazione, ma probabilmente perderà anche la vita per quel padre.
Mi addolora profondamente.
- Ivar
Ci si innamora di Ivar ad ogni episodio sempre di più.
Ubbe ha preso dal padre il suo sguardo e il suo essere riflessivo e calmo, Bjorn ha preso la sua forza, ma è Ivar quello ad aver ereditato una mente da stratega, impulsiva e brillante, quella caratteristica che faceva eccellere Ragnar. Ivar è un personaggio imprevedibile, spocchioso, ancora troppo giovane, ma nella sua sfrontatezza giovanile si cela anche un lato molto riflessivo ed intelligente ed è ciò che lo porterà a brillare rispetto ai suoi fratelli sicuramente.
Il modo in cui Ivar si rapporta alla morte: sia durante il sacrificio umano dove ne rimane terribilmente estasiato, sia durante il supplizio di re Aelle. Il modo in cui Ivar resta incantato da come gli occhi si svuotano quando il corpo muore è stato troppo intenso.
Una delle scene più belle telefilmicamente parlando.
- Considerazioni finali
-E intanto Rollo nella spensierata Parigi viene ancora ceffonato dai francesismi dai cazzotti della moglie più badass del’epoca. La adoro.
-Ridiamo e scherziamo ma il re Bellachioma ha un fascino inquietante e disturbante che non mi disturba. E per di più secondo Wikipedia, SPOILER, dovrebbe diventare il re della Scandinavia unita, quindi suppongo che i loro piani di affossare i Ragnarsson avverrà con successo.
-Dal prossimo episodio, se dovesse morire anche re Ecbert avremo la fine di un’era: Athelstan, Ecbert & Ragnar.
Penso che quando Ragnar sia morto in quella fossa, egli abbia visto davvero il volto di Athelstan, ma attraverso Ecbert. C’è stato qualcosa di mistico in quella scena, Ecbert arriva giusto in tempo prima della morte di Ragnar, i loro sguardi si incrociano. C’è un understanding tra i due, un senso di accettazione per il loro passato. Ma Ragnar non vede solo Ecbert vestito da pellegrino. Lui vede anche Athelstan. I due si sorridono, ma sembra che siano in tre a sorridere. Una specie di trinità. E in quel momento Ragnar non era solo. Ed è stata un’altra delle innumerevoli scene che ho amato di questo show.
Ragnarosamente vostra, Maira.