Westworld: Chi è il robot segreto tra gli umani?
28/10/2016 di Redazione
Westworld potrebbe covare un segreto terribile e nascondere un misterioso robot tra i presunti personaggi umani: di chi si tratta?
Si tratta di uno dei plot fantascientifici più importanti di tutti, uno degli assi nella manica più classici che “Westworld” potrebbe riservare ai suoi fan. E se dietro uno degli umani si nascondesse in realtà un robot? Questo dubbio amletico, presente sin dalla prima puntata, potrebbe rivelarsi un asso nella manica importante per gli autori, un colpo di scena che potrebbe cambiare per sempre la storia e sorprendere i fan. Sul web sono numerose le teorie che provano a indagare la reale natura dei creatori del parco: grazie a EW abbiamo raccolto tutte queste possibilità e provato a rispondere alla domanda: chi è il robot segreto tra gli umani di “Westworld“?
Bernard
Perché è un robot: Come per gli host il personaggio ha un retroscena che ne condiziona le azioni, la morte di suo figlio. Alcuni fan sostengono che Ford abbia creato Bernard per aiutarlo a gestire gli androidi per sostituire il suo vecchio socio Arnold. Nell’importante confronto tra i due gli dice addirittura di conoscere ben come funziona la sua testa. L’empatia con Dolores potrebbe essere un altro indizio, unito ad alcuni tratti molto simili dei loro comportamenti. Conosce anche il labirinto, luogo segreto che sembrava essere solo parte delle conoscenze dell’Uomo in Nero.
Perché non è un robot: Bernard ha avuto una chat con sua moglie in cui hanno discusso del loro figlio. Per il ruolo che ricopre sarebbe poi difficilissimo per lui ingannare tutti sulla sua reale identità.
Dr. Ford
Perché è un robot: Alcuni suppongono che il personaggio fosse un tempo un umano e che, dopo essersi ammalato, abbia trasferito la sua coscienza su una replica di se stesso. Alcuni pensano che dietro l’identità di Arnold si nasconda proprio la versione umana di Ford. Proprio per questo motivo l’uomo sembra essere l’unico in grado di controllare gli host.
Perché non è un robot: Essendo il creatore del parco ci sembra strano che si sia calato nella sua realtà in modo così netto, avendo sempre avuto a che fare con esseri umani. Ci poi il suo rifiuto nel trattare con umanità gli host a farci capire con quasi assoluta certezza che lui è davvero un essere umano: quale androide tratterebbe in questo modo i suoi simili?
Uomo in Nero
Perché è un robot: Il personaggio è liberamente ispirato al “robot-pistolero” del lungometraggio originale e non sarebbe strano se si trovasse a condividere la stessa natura del personaggio. La sua ricerca spasmodica verso il labirinto lo pone in una posizione molto vicina agli altri host, per non parlare del suo desiderio di non lasciare mai più il parco.
Perché non è un robot: Ha una vita fuori dal parco rivelataci da alcuni ospiti che lo hanno riconosciuto chiaramente nell’ultima puntata e, ancora più importante, è immune ai proiettili come tutti gli ospiti del parco che non possono essere danneggiati dalle armi e dagli stessi host.
Elsie
Perché un robot: Si è dimostrata una grande esperta nel riparare gli host, quasi facessero parte di lei e inoltre non porta mai un’arma per difendersi nel parco.
Perché non è un robot: I suoi comportamenti sono chiaramente umani, come uno spiccato senso dell’umorismo del tutto precluso agli host. Sembra inoltre voler difendere sempre con forza le sue posizioni, anche a discapito degli ordini dei suoi superiori. Quasi impossibile che non sia umana.
Ashley Stubbs
Perché è un robot: Potrebbe essere una creazione del Dr. Ford che, per tutelarsi, ha creato delle vere e proprie guardie di sicurezza per rendere più semplice il suo lavoro. I suoi comportamenti ostili e la sua mancanza di fiducia potrebbero far parte del suo codice di programmazione costruito per proteggere e difendere.
Perché non è un robot: Davvero Ford ha affidato la sua difesa contro i robot ad un altro robot?
Theresa Cullen
Perché è un robot: Ricorda di far parte del parco sin da piccola e ha sviluppato un odio nei confronti degli ospiti. Sembra poi che le sue proteste vengano controllate con estrema facilità da Ford e Bernard, quasi con dei ben precisi comandi verbali. Bernard sembra porsi nei suoi confronti osservandola come se fosse un host.
Perché non è un robot: La sua posizione all’interno del parco sembra far presumere una vita fuori dalla stessa struttura e un’infanzia fuori del parco. Il dialogo nell’ultimo episodio con Ford ha chiarito che l’uomo non può controllarla vista le posizioni divergenti mostrate.
Lee Sizemore
Perché è un robot: Le trame che costruisce sembrano essere troppo semplici e stereotipate
Perché non è un robot: Non sembra avere lo spessore per essere un robot e la scrittura e la creazione con la fantasia non sembrano compiti che un host sarebbe in grado di svolgere. Forse.
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