Wonder Woman: la regista spiega perché la supereroina non ha niente a che fare col sessismo

“Wonder Woman” non è una supereroina che vuole promuovere il sessismo, a spiegarlo è la regista Patty Jenkins del nuovo film sulla donna più forte e potente dei fumetti DC Comics

“Wonder Woman” proviene da un luogo che ha l’aspetto di un paradiso per tutte le ragazze di tutto il mondo ovvero la mitica patria di Themyshira, un posto dove a governare sono le donne. Non vi sono uomini su quell’isola tropicale in cui vivono donne bellissime e forti in armonia tra loro senza alcuna discriminazione sessuale. Pertanto, quando Wonder Woman dovrà lasciare la sua casa per la prima volta, sarà molto confusa all’inizio
In un’intervista a USA Today, la regista Patty Jenkins ha spiegato perché la sua Wonder Woman, interpretata da Gal Gadot  non è sessista, come farebbe ad esserlo se in vita sua non aveva mai incontrato un uomo prima d’ora?

Patty Jenkins ha infatti dichiarato:

Non ha mai incontrato un uomo prima d’ora, per questo motivo la sua comprensione su cosa sia il sessismo è pari a zero, in un modo che risulta a tratti esilarante

Nel trailer, i fan hanno potuto constatare un po’ di quello a cui Jenkins si riferisce, quando Diana (ovvero Wonder Woman) segue Steve Trevor nel mondo esterno, non sa cosa l’aspetterà. Si troverà dinanzi ad una violenta e sanguinosa guerra e ad una società repressiva che vede la donna come una figura che deve restare inosservata, tanto che quando Wonder Woman scende in campo durante la battaglia col suo costume e si piazza davanti al campo di battaglia, la scena finisce molto lontana

Vedremo un’avventura esilarante quando Wonder Woman uscirà nelle sale cinematografiche di quest’anno a partire dal 1 giugno, nel cast insieme a Gal Gadot ci sono anche Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Lucy Davis, Lisa Loven Kongsli, Danny Houston, Ewen Bremner, Said Thagmaoui, Elena Anaya e David Thewlis
 

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