Your Name – Recensione: Quando l’animazione giapponese va oltre il capolavoro
24/01/2017 di Thomas Cardinali

Makoto Shinkai arriva nelle sale italiane per un evento di soli tre giorni fino al 25 gennaio grazie a Nexo Digital con “ Your Name ”, un gioiello di animazione e sceneggiatura che vi rapirà il cuore.
Spesso e volentieri ci ritroviamo per oltre un mese in sala titoli improponibili di commedie come “Natale al Sud” (solo per citare uno degli ultimi obbrobri nostrani premiati al box-office), mentre poi solo il coraggio di Nexo Digital e Dynit riesce a mostrare per soli tre giorni nelle sale autentici capolavori come “ Your Name ”. In tanti potrebbero storcere la bocca per il costo del biglietto, fino a 12,60 in alcuni noti multisala, ma mai come in questo caso sono soldi ben spesi e vi restano la giornata di oggi e di domani 25 gennaio per poter godere di questo anime. Makoto Shinkai (acclamato per “Il Giardino delle parole”) fa vivere un sogno animato a livelli altissimi, degni del miglior Miyazaki, e il record di sempre al box office cinese dimostrando come ormai questo sia un cinema non più di nicchia ma sempre più globale tornato ai fasti de “La Città Incantata” di ha battuto proprio pochi giorni fa il record mondiale di incassi.

I fan degli anime che lo hanno potuto vedere lo hanno già eletto un cult, perché la storia di Mitsuha e Taki può essere davvero destinata a diventare una delle più famose a livello mondiale al pari di “Romeo e Giulietta”. Una storia d’amore che usa come sfondo le contrapposizioni culturali tra città (l’easter egg sul ristorante in cui lavora il giovane non ha prezzo) e paese, con i due ragazzi che si scambiano nei sogni vivendo ognuno la vita dell’altro. Uno sdoppiamento da cui ognuno riesce a cogliere il massimo migliorando in pregi e difetti, vivendo un rapporto stretto e confidenziale con qualcuno che non ha mai incontrato. È la magia del cinema che ci fa vivere storie totalmente irreali, ma che ci fanno venire voglia di dire “perché diavolo non possono essere vere?”. Un giorno però tutto questo si ferma e un a domanda attanaglierà Taki consumandolo “Qual è il tuo nome?”.

La tragedia naturale che fa da cornice a questo amore tra tempo e spazio è liberamente ispirata alle tante catastrofi naturali che hanno colpito il Sol Levante negli ultimi tempi e per questo riesce ad enfatizzare ancor di più la drammaticità che vivono i due protagonisti. Due estranei legati da un filo indissolubile, che ci porta a scoprire anche alcuni aspetti folcloristici come in ogni film d’animazione giapponese unendo in modo meraviglioso cultura e intrattenimento. “ Your Name ” è una delle massime espressione d’arte della settima arte perché riesce ad essere unico pur nonostante la sensazione che l’espediente narrativo sia un qualcosa di cui si può trovare traccia nella cinematografia, ma il modo in cui è stato reso specie con i dialoghi ed un doppiaggio finalmente all’altezza lascia senza fiato.

L’anime di Makoto Shinkai ha superato ogni aspettativa e, se esistesse una qualche giustizia divina, dovrebbe prendere già da ora l’Oscar come miglior film d’animazione o forse no perché limitarlo a questo genere è errato dato che lo travalica. Quella proposta è la massima espressione dell’arte nipponica, che coniuga l’amore sconfinato per la natura con una tecnica sopraffina che rende Shinkai l’erede dello Studio Ghibli. La storia proposta dal maestro giapponese è un continuo cambio di prospettiva e di piani narrativi che tiene incollato lo spettatore fino all’ultimo, facendolo sentire parte integrante del racconto con dei colpi di scena continui e mai banali. I sentimenti dei protagonisti sembrano quasi manifestare quelli di una società contemporanea in cui troppo spesso viene data importanza alle cose superficiali, come un nome di cui non si è a conoscenza ma che può anche non servire quando un legame invisibile e indissolubile collega due anime che si rispecchiano l’una negli occhi dell’altra.
[yasr_overall_rating]
Share this article