Stop ai vitalizi dei parlamentari condannati: è ok a Camera e Senato

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I 5 stelle contrari con Forza Italia. I vitalizi non verranno sospesi nel caso in cui il deputato condannato riceva la riabilitazione

Ok dell’Ufficio di presidenza della Camera alla delibera che blocca la corresponsione dei vitalizi agli ex deputati condannati per reati considerati gravi. Forza Italia e Movimento 5 Stelle abbandonano la seduta, e i rappresentanti di Ap non hanno partecipato al voto. Nessun voto contrario, a favore hanno votato Pd, Sel, Sc, Fdi e Lega. Anche in Senato passa la normativa. M5s e Gal hanno votato contro. «Non ci riconosciamo in questa delibera», ha detto il questore pentastellato Laura Bottici. Anche a Palazzo Madama i forzisti hanno abbandonato i lavori.



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VITALIZI E M5S «MELINA, AVEVAMO FATTO PROPOSTE DI MODIFICA»

– La Lega ha detto sì anche se riteneva le misure blande mentre i grillini hanno attaccato: «Una insopportabile melina da parte di Forza Italia che vuole evitare a ogni costo il taglio ai vitalizi, con la Lega che si accorge solo oggi del tema dopo due anni di totale silenzio e anni d’incoerenza, col Pd bifronte che, con Sposetti si scaglia a favore dei vitalizi e Zanda che lo zittisce».

STOP AI VITALIZI: COSA PREVEDE LA LEGGE

– La delibera prevede lo stop ai vitalizi per i reati considerati gravi e ledono la dignità della carica di parlamentare e di chi la ricopre. Quali? Prevalentemente di reati di mafia, contro la pubblica amministrazione e delle condanne in via definitiva maggiori di due anni per reati comuni che prevedano un massimo edittale non superiore ai sei anni. Nella votazione non sono emersi voti contrari. I vitalizi non verranno sospesi nel caso in cui il deputato condannato riceva la riabilitazione: in quel caso, dopo la comunicazione alla Camera, i vitalizi verranno corrisposti nuovamente dalla data della presentazione della domanda legittimamente presentata e accolta.



(In copertina foto ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)