Superenalotto, il jackpot più grande del mondo

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Il gioco italiano torna ad essere il re delle lotterie di tutto il globo. Ma le schedine iniziano a calare. Nonostante gli 80 milioni di montepremi. E la probabilità di vincere qualcosa è di uno a 317

Con la vincita del Mega Millions negli Stati Uniti, il re ha lasciato il trono: e un altro si è già insediato. Parliamo di lotterie, e di vincite milionarie: è ancora in Italia che si concentra l’attenzione degli appassionati dei giochi d’azzardo di tutto il mondo, visto che a sorprendere è, ancora, il montepremi del Super Enalotto, che vola di nuovo fino a confermarsi la più grande vincita disponibile sull’intero pianeta. Siamo a quota, infatti, ottanta milioni di euro.



UN PRIMATO – Un po’ di meno, in realtà, (79,7 milioni di euro), ma comunque la prima. Ad informarci sul mondo del gioco d’azzardo e delle lotterie è l’AgiCos, agenzia specializzata in notizie su lotto, lotterie e giochi a premi. “Caduto il gigante statunitense MegaMillions – che venerdi’ ha diviso tra tre fortunati il montepremi da 656 milioni di dollari – il SuperEnalotto torna la lotteria piu’ ricca al mondo. Il gioco di casa Sisal per martedi’ mette in palio un montepremi da 79,7 milioni di euro, e’ da inizio anno la lotteria piu’ ricca d’Europa. Il jackpot attuale, inoltre”, continuano le notizie, “era gia’ stato per due settimane il piu’ alto al mondo prima di essere scavalcato proprio dal MegaMillions. Il sorpasso – informa Agicos – si concretizzò con le estrazioni del 28 febbraio, quando il SuperEnalotto mise in palio 68 milioni di euro, mentre il MegaMillions volo’ a quota 94 milioni di dollari, ovvero poco più di 70 milioni in euro”. Insomma, un bottino veramente ricco e che non può che far gola: anche se, come vedremo, le schedine per il gioco più ricco del mondo sembrano essere in discesa.

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MEGAMILLIONS – A far arrivare l’Enalotto sull’Olimpo dei giochi, lo abbiamo visto, sono stati i tre fortunati vincitori del bottino del Mega Millions, un gioco americano basato, come in parte il Super Enalotto, su cinque numeri più uno. “Il più grande jackpot al mondo sarà diviso fra i tre acquirenti dei biglietti venduti in Illinois, Kansas e Maryland”, informava LotteryPost, giornale specializzato in combinazioni e informazioni su giochi e lotterie, rivelando qualche dato sui misteriosi vincitori del Jackpot della lotteria multi-stato americana. “Il Jackpot di venerdì scorso del Mega Millions è stato l’accumulo di 18 pescate consecutive prive di un vincitore del grand prize nell’arco di due mesi. Il jackpot finale ha ulteriormente decimato il precedente jackpot da record di 390 milioni di dollari, a cui il Mega Millions è arrivato nel marzo del 2007”. I vincitori del biglietto, prevedibilmente, venerdì sera avranno “dormito molto poco”. Ognuno di essi porterà a casa un terzo dell’imponente vincita.



“Nessuno dei vincitori si è ancora fatto avanti”, scrive l’Associated Press: si conclude così felicemente, per qualcuno, la più grande corsa al biglietto che gli Stati Uniti abbiano visto in tempi recenti. “Enorme non riesce nemmeno lontanamente a descrivere la grandezza di questo Jackpot”, ha detto Stephen Martino, direttore delle Lotterie per il Maryland, uno degli stati vincenti, prima del lieto evento: “Abbiamo dovuto ordinare dei rotoli di carta aggiuntivi per coprire la domanda di biglietti. Qui la gente sta sognando”, ha continuato il dirigente: “Anche chi di solito non gioca sta iniziando a chiedersi cosa farebbe con più di mezzo miliardo di dollari”.

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SUPER ENALOTTO – Qualcuno, ora, potrà tramutare questi sogni in realtà, con qualcosa come 200 milioni di dollari in tasca: e così, dopo la vincita del “più grande jackpot del mondo”, ora è il Superenalotto ad essere il castello da espugnare, la bandiera da rubare, il nemico da battere. A seguire, il gemello del Mega Millions, ovvero il Powerball, che però si piazza molto, molto sotto il gioco di casa Sisal, con un montepremi da 70 milioni di dollari, ovvero poco più di 50 in euro: chi vincesse al Superenalotto porterebbe a casa quasi il doppio, una vincita mostruosa – non per niente, è il primo montepremi al mondo. Creato nel 1997 come sostituzione dell’Enalotto – un gioco di secondo livello basato sulle estrazioni del lotto sulle ruote di Bari, Firenze, Milano, Roma, Napoli e Palermo, il Superenalotto si è da subito distinto per la sua attitudine ad essere un pozzo quasi senza fondo di denaro, il che si spiega probabilmente con l’estrema difficoltà di una vincita. Come tutti sappiamo, i due premi più ricchi sono per chi centra i sei numeri dell’estrazione, o per chi acchiappa il cosiddetto 5+1. E il calcolo statistico non è certo favorevole. Per il 6, la probabilità di vincita è di 1 su 622.614.630 (” circa un millesimo della probabilità di partorire due gemelli siamesi che non muoiano prematuramente”, ricorda Wikipedia); per il 5+1 l’affare si fa più “facile”, per così dire, con una possibilità su 103.769.105 di arrivare alla vincita. In breve, la probabilità di vincere “qualcosa” sui vari premi (che, ricordiamolo, partono dalla terna) è di uno a 317. Pochino.

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DIFFICILE PROBABILITA’ – Per fare un confronto, il Mega Millions e il Powerball (in cui la vincita massima è praticamente il 5+1, come difficoltà), pagano il 5+1 ad una possibilità di 1 su 175,711,536: non stupisce dunque che secondo Wikipedia in lingua inglese il Superenalotto sia “il gioco con le vincite fra le più grandi del mondo, e le probabilità di vincere fra le peggiori del mondo”. La più alta vincita al gioco della Sisal è stata totalizzata nel concorso del 30 dicembre 2010, in cui un sistema complicatissimo a 70 colonne ha permesso ad una cinquantina di italiani di portare a casa un “chip” da più di due milioni di euro, andandosi a spartire una vincita complessiva da oltre 170 milioni di euro. Centrare il 6 da soli è insomma praticamente impossibile, e in questo senso si potrebbe interpretare il calo quasi verticale delle schedine giocate anche in presenza di un concorso con un montepremi così invitante. “Il SuperEnalotto ancora non attira l’attenzione degli appassionati”, continuano le notizie di agenzia: “Nell’ultima settimana sono state giocate schedine per 31,7 milioni di euro, il 4,3% in meno della precedente (33,2 milioni)”.

SOGNO LIBERO – Staremo a vedere: intanto il Corriere della Sera ha aperto un forum per sognatori, per chi vuole condividere con gli altri i quel che farebbe con così tanto denaro. Qualcuno la butta in politica: “Questa somma la regalero´a Rutelli in compenso della perdita avuta del palazzo a Roma”; qualcuno vuole solo un modo per “stare tranquillo e dare da mangiare alla famiglia”; c’è chi la famiglia, in caso di vincita, la porterebbe di corsa “via dall’Italia” che “non merita gente per bene”: un altro commentatore farebbe “il giro del mondo”. Chissà se, nel vincere, qualcuno centrerà anche il numero ritardatario, quel 59, che conta 63 turni di assenza: a Napoli, il 59 sono i peli.

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