L’ombra della corruzione e delle tangenti sul treno di Malpensa

04/10/2016 di Redazione

Violazioni penali e tributarie per 20 milioni di euro. Fatture emesse per operazioni inesistenti. Bancarotte fraudolente. Truffe. Distrazioni societarie. E il sospetto di appalti pilotati con tangenti. C’è tutto questo nella vicenda dei lavori sui trasporti pubblici in Lombardia esplosa ieri. L’inchiesta del Gico della Guardia di Finanza, coordinata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dal pm Bruna Albertini, ha disarticolato un’organizzazione operativa dal 2010.

 

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TANGENTI E CORRUZIONE SUL TRENO DI MALPENSA, 14 ARRESTI

Tra i 14 arrestati anche il figlio di uno storico manager di Ferrovie Nord, accusato di aver intascato 50mila euro per l’appalt odel treno che collega i terminal di Malpensa (linea che sarà pronta a dicembre). Ha scritto Sandro De Riccardis su Repubblica:

È un gruppo di imprenditori con base a Bergamo e Brescia, ma considerati vicini alla ‘ndrangheta, che ottiene commesse grazie alla corruzione «diretta all’acquisizione dei subappalti di opere pubbliche», e alla complicità con alcuni funzionari inseriti in società come Nord Ing, controllata da Ferrovie Nord, che si occupa di ingegneria e progettazione della rete del trasporto pubblico regionale. Uno di loro, Davide Lonardoni, figlio di un ex direttore generale e storico dirigente di Ferrovie Nord, è accusato di aver incassato una mazzetta di 50mila euro per l’appalto del treno che collega il Terminal 1 al Terminal 2 di Malpensa. Un altro dipendente di Nord Ing, Massimo Martinelli, finisce ai domiciliari, insieme a Gianluca Binato, uomo di Itinera, società del gruppo Gavio che aveva vinto l’appalto della ferrovia ma che aveva poi subappaltato i lavori.

Il dominus dell’organizzazione è stato individuato in Pierino Zanga, imprenditore bergamasco che risultava come semplice dipendente delle aziende. Ferrovie Nord ha preso le distanze sostenendo che «nessuna società del gruppo è coinvolta, ma solo un dipendente è interessato a titolo personale». La Commissione Antimafia in Regione Lombardia ha comunque fatto sapere che i vertici delle aziende saranno convocati.

TANGENTI E CORRUZIONE SUL TRENO DI MALPENSA, INDAGATO FUNZIONARIO MISE

Tra gli indagati nell’inchiesta figura Pierpaolo Tondo, un componente dell’Uver (l’Unità di Verifica degli Investimenti Pubblici) presso il ministero dello Sviluppo economico, già direttore amministrativo al ministero della Giustizia e direttore tributario all’Agenzia delle Entrate. Tondo è accusato di millantato credito perché «in talune situazioni» avrebbe «rafforzato» le presunte millanterie di uno degli arrestati, il «faccendiere» Alessandro Raineri.

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