Pronostici e scommesse? La risposta (non) è su Facebook

Categorie: Economia

Sul social network sono centinaia le pagine di esperti pronti a dare suggerimenti di vario genere per imbroccare la bolla perfetta così da portare a casa molti soldi con il minimo sforzo. Ovviamente però la realtà è ben più forte di ogni predizione

Qualche sera fa un amico, in evidenti difficoltà economiche a causa dei ritardi in alcuni pagamenti chiedeva a noi tutti, tra il serio ed il faceto, se esiste una possibilità per poter fare dei soldi facili.



UN SOGNO – In fondo si tratta del sogno di ogni lavoratore, un’entrata che aiuti la persona e la famiglia ad affrontare le spese impreviste o a realizzare i piccoli sogni di ogni giorno. Una multa, un guasto improvviso alla macchina, un nuovo cellulare, una macchina fotografica più moderna. Sono tanti i sogni destinati a rimanere tali per chissà quanto tempo, almeno per la stragrande maggioranza degli italiani che devono fare i conti con il mutuo, l’aumento del costo della vita e le spese sempre crescenti.



VOGLIA DI 13 – In passato la soddisfazione arrivava o dalla lotteria o dal totocalcio. Vi ricordate del film “Al bar dello Sport”, con Lino Banfi trattato da parassita almeno fino a quando non riesce ad acchiappare un 13? Da quel momento divenne improvvisamente amico di tutti, tra richieste di case, di automobili, di spese facili. Il concorso del Coni aveva però un unico problema: garantiva soldi, tanti, ma vincerli risultava parecchio complicato. Poteva passare anche una vita intera con al massimo un 12. Tutta colpa delle imprevedibilità del gioco stesso del pallone.



LA NORMA CHE CAMBIO’ TUTTO – “Non è infarto, sono ricco, ho fatto 13. Quando un fa tredici diventa anche più bello, pensa un po’ “. Vero, anzi, verissimo. Ma a quel punto ci si chiese, guardando anche al resto del mondo ed in special modo al Regno Unito, se fosse meglio puntare ad un solo concorso o scatenare la platea potenziale di giocatori in nuove sfide sempre più avvincenti. Si arrivò così al 2 giungo 1998, ovvero alla pubblicazione del decreto legge numero 174 “recante norme per l’organizzazione e l’esercizio delle scommesse a Totalizzatore ed a Quota Fissa su competizioni sportive organizzate dal C.O.N.I”.

DA LEGGE IN LEGGE – Da quel giorno venne consentito ai soggetti privati di organizzare scommesse su competizioni del Coni. Il 24 gennaio 2002, attraverso un nuovo decreto, il numero 33, venne stabilito che qualsiasi funzione statale in materia di concorsi, giochi e gestione delle entrate venisse esercitata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso l’Aams, l’amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, il quale, grazie ad un altro decreto legge, il 138 dell’8 luglio 2002, ricevette le funzioni di regolazione, indirizzo, coordinamento e controllo del gioco pubblico relative ai giochi, alle scommesse ed ai concorsi pronostici connessi alle manifestazioni sportive.

CONCESSIONI – Un altro decreto, questa volta emesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il 31 maggio 2002, disciplina l’accettazione telefonica e telematica delle scommesse sportive in attuazione del decreto ministeriale 156 del 15 febbraio 2001, n. 156. Infine è toccato alla legge 289/2002 la quale ha disciplinato il trasferimento delle concessioni occupandosi di valutare la loro distribuzione nel territorio con tanto di “marchio” di garanzia. Tale intervento è stato studiato per limitare le gestioni illecite, con tanto di oscuramento dei siti illegali.

500 MILIARDI DI EURO L’ANNO – Quindi, traducendo per sommi capi, dal 1998 ad oggi si è deciso di aprire il mercato delle scommesse sportive con tanto di verifica dello Stato sui concessionari, i quali devono essere distribuiti in modo equo e che possono operare sia “fisicamente” sia “virtualmente”, così da facilitare il flusso delle giocate. Giocate che, come spiega il Sole 24 ore, arrivano a muovere circa 500 miliardi di euro ogni anno, mentre i licenziatari in tutto il mondo sono circa 2000. Facile immaginare come le organizzazioni criminali siano interessate a mettere le mani su un mercato simile.

VOGLIA DI SOLDI – Ma non ci preoccupiamo questa volta di scommessopoli. La nostra attenzione ricade, come detto in apertura, su tutti quelli che sperano giocando 2, 3, 5, 10 euro, di poter portare a casa un discreto gruzzoletto, il cui limite massimo per vincita ricordiamo è di diecimila euro, per togliersi uno sfizio come una nuova macchina fotografica, un nuovo lettore mp3, un tablet da regalare al figlio. Come detto lo Stato ha permesso il gioco on line, con il risultato di aprire le porte ad una folla incredibile di concessionari pronti ad accaparrarsi il giocatore con il bonus più allettante.

DOVE C’E’ MERCATO C’E CONCORRENZA – Basta cercare la parola “scommesse” su Google. Questi sono i risultati di pagina 1, in rigoroso ordine di apparizione: Snai, Bwin, Lottomatica, William Hill, Sisal, Giocodigitale, Intralot, Totosi, Eurobet. Solo concessionarie di scommesse. E non sono certo tutte. Non dimentichiamo Iziplay, Merkur Win, Paddy Power, Unibet, Betclic ed altre ancora. Dove c’è mercato c’è concorrenza, dove c’è concorrenza c’è mercato. Alla fine tutte queste aziende offrono la stessa cosa: scommesse su eventi sportivi quotati in una certa maniera la cui combinazione genera un moltiplicatore della cifra giocata con un eventuale bonus. Chi azzecca i risultati porta a casa il piatto.

QUANTE POSSIBILITA’ – Fin qui niente di strano. Anzi, se vogliamo la spiegazione sembra anche banale. Eppure un giocatore sa che non è poi così semplice giocare. Non esiste solo l’1X2. Si può scommettere sul risultato esatto, su un doppio risultato (o uno o l’altro) sul numero di gol complessivi, sul fatto che vengano segnate almeno 1, 2, 3 reti, quanti calci d’angolo vengono battuti, i nomi dei marcatori, chi passerà per prima in vantaggio, come termineranno i primi tempi, se verrà assegnato un rigore e se vi sarà un espulso.

COME GIOCARE IN BORSA – Già le cose sono diventate parecchio più complesse. Tante voci significa tanta possibilità di vincita, ma anche di perdita. Un amico accanito scommettitore una volta mi spiegò che la sacra arte della scommessa sportiva assomiglia molto al gioco in borsa sui mercati azionari. Bisogna essere aggiornati su ogni notizia, studiare gli andamenti delle squadre in casa e fuori casa, capire se vi sono difficoltà con le piccole e se vi è una certa vena realizzativa di un determinato attaccante. E queste sono solo alcune delle nozioni che bisogna tenere a mente prima di fare una giocata “professionale”.

OCCHIO ALLA SORPRESA – Certo, si può scegliere la via a casaccio, ovvero la giocata ad istinto. Tanto alla fine il calcolo delle probabilità è sempre lo stesso, almeno nel calcio. Non importa quanto tu sia forte, c’è un giorno in cui la palla non entra. Come ricordare la delusione e la rabbia degli scommettitori di tutta Europa al termine di Barcellona – Rubin Kazan terminata al Camp Nou 1-2 per i russi? Certo, si tratta di un caso sporadico ma può succedere. Eppure per la stragrande maggioranza dei casi un approccio scientifico viene ritenuto il miglior modo per giocare una schedina, specie calcistica.

I SUGGERIMENTI SU FACEBOOK – E come si fa? Non tutti possono godere di una preparazione statistica adeguata. E’ necessario avere una certa capacità di deduzione, di calcolo ed interpretazione. In loro soccorso, per fortuna o purtroppo, ecco comparire gli esperti di Facebook. Negli ultimi mesi il re dei social network ha conosciuto una decisa proliferazione di gruppi tenuti da esperti, o sedicenti tali, i quali s’impegnano giorno e notte per condividere informazioni utili per far vincere i propri fan. Chi glielo fa fare? Il numero di like sulla propria pagina, è ovvio.

I NOMI – Rifacciamo il giochino del “scommesse” su Google, questa volta scrivendo però sulla barra delle ricerche di Facebook il termine: “pronostici”. A 107 abbiamo perso il conto. Tuttavia abbiamo registrato l’esistenza di pagine dai nomi esuberanti e quantomeno pretenziosi, come “il profeta del calcio”, “il re delle scommesse”, “polpo paul is back”, “il dio dei pronostici”, “al bar dello sport”, “il maestro dei pronostici”, “i pronostici del profeta”, “le scommesse del marchese”. La maggior parte di queste pagine conta un numero di like compreso tra 2 mila e 20 mila, anche perché più gente segue la pagina più questa è credibile.

IL GLADIATORE – Un fenomeno solo italiano? Assolutamente no. Basta mettere la parola corrispettiva in ogni lingua ed ecco che Facebook inizia a riversare risultati su risultati. Perché la voglia di pochi soldini magari immediati fa gola a molti, anzi, a moltissimi. A questo punto non ci tocca altro che analizzare alcune di queste pagine. Partiamo da “il gladiatore delle scommesse“, forte di oltre 46 mila “like”. Ovviamente a far la parte del leone sono le proposte di giocata, elaborate, spiegate nel dettaglio e “quasi infallibili”. Non mancano gli annunci d’iscrizione ad Iziplay con tanto di bonus se iscritti dalla pagina, circostanza presente anche in “il re del betting”.

TRA ELOGI ED INSULTI – Ad essere particolarmente interessanti invece sono i commenti. Decine di giocatori assetati di conoscenza cercando di estorcere qualsiasi indicazione ritenuta utile salvo cadere in facili localismi se la squadra del cuore è destinata alla sconfitta, o all’insulto, qualora una previsione si sia rivelata sbagliata. Nel consultare i vari botta e risposta si può assistere anche ad un momento di pubblicità. Un utente in più serve sempre, specie se rubato alla concorrenza.

Scrive il Bookmaker:

Scommetto da oltre 20 anni e per vincere c’è solo un modo: accontentarsi e giocare con la testa.

Io vi darò 1 massimo 2 previsioni al giorno con un massimo di 3-4 partite (più che sufficiente per vincere). E’ statisticamente provato che una schedina che supera le 5 partite è perdente all’ 80%.

Più del 90% delle mie previsioni saranno indovinate (seguitemi per averne la conferma)

In questa pagin

a n

essuno vi chiederà mai nulla se non il rispetto e l’educazione per tutti coloro che ne faranno parte.

Ho deciso di aprire questa pagina dopo averne viste altre (non voglio essere ipocrita) e mi è subito venuta voglia di condividere con voi la mia esperienza e le emozioni che si provano durante i 90 minuti…se tutti giocheremo la stessa schedina sarà stupendo sperare, tifare, gufare, soffrire, sudare, e RISQUOTERE tutti insieme.

Ora basta con le presentazioni ci conosceremo poi piano piano…è già ora di vincereee…let’s go!!!

RAGIONATE IN PROSPETTIVA – Al di là dell’errore di grammatica, è evidente che ogni amministratore di pagina cerca di portare acqua al suo mulino. Ognuno di loro è dotato del “metodo”, come ad esempio l’amministratore della pagina “I pronostici del Mister“. Grande spazio alle “intuizioni”, così come per le multiple a scheda fissa. Non mancano gli errori, ma in questo caso il Mistero sottolinea che per avere successo bisogna ragionare in prospettiva, ovvero senza fermarsi alla prima giocata. Un altro metodo, il terzo su tre della serie.

L’ANGOLO DEL FURBETTO – Eppure tutto non va come dovrebbe. A volte qualcuno si diverte a prendere in giro gli iscritti sostenendo predizioni in realtà mai avvenute, al solo scopo di raccogliere quanti più utenti possibili. Parliamo della pagina “pronostiqueur Pro – Le dieu des pronos“. Nella presente vengono consigliate una serie di partite date per sicure o quasi, salvo poi cambiare tutto quando il risultato non corrisponde alla predizione precedente.

Ad esempio la bolla illustrata con tanto di vincite è stata cambiata dopo che ieri sono stati pubblicati ben altri risultati. Per fare una prova abbiamo giocato con Paddy Power tuttavia perdendo. L’amministratore di pagina cancella poi i contenuti “sbagliati” così come i commenti che lo accusano di aver barato, come ad esempio il seguente.

LA MORALE E’ SEMPRE QUELLA – Gigi Proietti in “febbre da cavallo” davanti al giudice Adolfo Celi dichiarò:

“Chi gioca ai cavalli è un misto, un cocktail, un frullato de roba. E’ un minorato, un incosciente, un ragazzino, un dritto ed un fregnone, un milionario pure se non c’ha una lira ed uno che non c’ha una lira anche se è milionario, un fanatico, un credulone, un bugiardo, un pollo, è uno che passa sopra a tutto e sotto a tutto, è uno che impiccia, traffica, imbroglia,  more, azzarda, spera e rimore il tutto per dire ho vinto, v’ho fregato a tutti, e mò beccate questa, tié”.

Magari l’ippica sarà passata di moda, ma la sostanza non cambia. Chi vi regala il sogno di una vincita facile istiga il giocatore a comportarsi allo stesso modo, senza rispetto né educazione, voglioso dell’ultima dritta, dell’ultima notizia, solo per poter dire “ho vinto”. Se non ce la fa anziché inseguire il cavallo per dargli un morso insulta il suo interlocutore, il quale risponde con altre predizioni, ed il gioco continua, da casa, in ufficio, sul computer del fidanzato o della fidanzata, dai genitori o dai nonni, solo per sentire l’adrenalina in corpo ed aspettare l’ultimo secondo dell’ultima partita.