La tassa forfettaria da 100mila euro per attirare i super ricchi in Italia

09/03/2017 di Redazione

Un tassa secca da 100mila euro sui redditi prodotti all’estero. È la soluzione del governo per attirare in Italia i contribuenti super ricchi che volteggiano sullo scenario internazionale. La norma è rivolta a chi possiede un grande patrimonio e decide di prendere la residenza fiscale in Italia, e ha una durata di 15 anni. L’Agenzia delle Entrate spiega che l’opzione, introdotta con l’ultima legge di Bilancio prevede il pagamento dell’imposta forfettaria di 100mila euro per ciascun periodo di imposta per cui viene esercitata.

 

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TASSA DA 100MILA EURO PER I SUPER RICCHI, COME FUNZIONA

I contribuenti in possesso dei requisiti possono aderire al nuovo regime alla presentazione della dichiarazione dei redditi, riferita al periodo in cui si è trasferita la residenza fiscale o in quello immediatamente successivo. È possibile anche presentare una specifica istanza preventiva di interpello alla Direzione Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate. Il regime forfettario può essere esteso ad uno o più familiari in possesso dei requisiti. L’imposta sostitutiva per i familiari che trasferiscono la residenza fiscale in Italia è di 25mila euro per ognuno di loro. L’opzione si intende tacitamente rinnovata di anno in anno, mentre gli effetti cessano dopo 15 anni. Il versamento dell’imposta deve avvenire in un’unica soluzione, per ciascun periodo di efficacia del regime, entro la data prevista per il versamento dei redditi.

TASSA DA 100MILA EURO PER I SUPER RICCHI, A CHI CONVIENE

Lo sconto può essere molto vantaggioso per contribuenti che hanno residenza fiscale in Gran Bretagna e intendono lasciare il Paese dopo la Brexit. Potrebbero essere interessati inoltre i Paperoni che vivono in aree di instabilità. Per considerare conveniente la tassa forfettaria da 100mila euro bisogna avere un patrimoniodi circa 15-20 milioni d euro. Scrive Roberto Petrini su Repubblica:

È chiaro che con aliquota massima al 43 per cento e del 26 per cento sulle rendite finanziarie chi ha grandi capitali e attività fino ad oggi si è guardato bene di sottoporre tutti i redditi guadagnati in giro per il mondo all’aliquota Irpef del 43 per cento e al 26 per cento per le rendite finanziarie. Ma ora le cose potrebbero cambiare e la platea si allarga: si va dai possessori di grandi redditi, finanzieri e manager in uscita dalla Gran Bretagna per il Brexit e perché analoghe norme attrai-ricchi stanno per essere riviste, per arrivare ai magnati che temono l’instabilità geopolitica della Turchia o del Venezuela. Come pure potrebbero scegliere il forfait fiscale cittadini italiani che, da almeno dieci anni, hanno scelto l’estero e ora potrebbero rientrare in patria. Alcune fonti indicano che sarebbero già pronti ad aderire un migliaio di ricchi stranieri ed anche qualche italiano di ritorno.

(Foto da archivio Ansa)

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