Ora Uber vuole incontrare i tassisti. E glielo dice con una lettera

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L'azienda più odiata dalle auto bianche ha inviato una missiva per un faccia a faccia

I vertici di Uber, l’app di trasporto automobilistico privato che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti, dopo le proteste delle scorse settimane è intenzionata a incontrare i tassisti. In una lettera – di cui l’Ansa ha preso visione – inviata a tutte le sigle sindacali del settore taxi l’azienda ha proposto «un incontro a porte chiuse» per lunedì 20 marzo presso il Centro Congressi Frentani, in via Dei Frentani a Roma, alle 12. «Credo sia giusto tentare la via del dialogo, aprendo una porta ad un confronto civile e onesto», ha scritto ai tassisti il general manager di Uber Italia, Carlo Tursi.



 

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LETTERA DI UBER AI TASSISTI

«In qualità di general manager di Uber – ha scritto Tursi – una società tecnologica che per troppo tempo è stata vista in contrapposizione al servizio taxi, vi invito a discutere di proposte concrete che possano vederci collaborare da qui in avanti. Troppo tempo è stato speso su un confronto che non guarda al futuro ma solo al passato, penalizzando anche i consumatori che di questo non hanno colpe. Noi vogliamo guardare al futuro e vorremmo farlo anche con voi».

(Foto: ANSA / ETTORE FERRARI)