Tentata estorsione a Clementino, tre arresti a Palma Campania

04/05/2016 di Redazione

Tentata estorsione ai danni del cantante Clementino. È questa l’accusa della quale devono rispondere tre persone arrestate oggi in provincia di Napoli dalla Polizia di Stato. Dalle indagini è emerso che il noto rapper, residente a Cimitile, sempre in provincia di Napoli, sarebbe stato costretto, anche attraverso minacce nei confronti suoi e di suoi familiari e dei componenti del suo staff, ad avviare una collaborazione artistica con un cantante neomelodico di Palma Campania, il 20enne Vincenzo Carbone, che figura tra le tre persone arrestate. Precisamente il tribunale di Nola ha disposto i domiciliari Massimo Carbone, 55 anni, e i figli Luigi, 26 anni, e Vincenzo, 20 anni. Clementino, comunque, non ha mai avviato la collaborazione artistica con il neomelodico Carbone, che si esibisce con il nome di Enzo Di Palma.

 

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TENTATA ESTORSIONE A CLEMENTINO, IL RAPPER MINACCIATO

A gennaio scorso era stato mandato in frantumi il finestrino dell’auto di Clementino ed erano poi stati gettati all’interno della vettura dei fogli di carta in fiamme per bruciarla. L’atto intimidatorio, come anche minacce al rapper, al padre e allo zio, nonché a componenti del suo staff, era arrivato dopo il diniego di Clementino di incidere un brano insieme a Carbone. Al telefono i tre sono giunti a dire a Clementino che lo avrebbero sequestrato. Ma non solo. Hanno anche tentato di speronare l’auto sulla quale viaggiava Clementino con il suo staff, a novembre 2015, per andare a una serata in un locale di Lago Patria. Gli arrestati sono stati rintracciati tutti a Palma Campania, nelle loro rispettive abitazioni, dai poliziotti della Squadra Mobile di Napoli. «Non sono abituato a stare zitto – aveva scritto su Facebook Clementino dopo il rogo della sua vettura, postandone le foto – piuttosto mi faccio ammazzare. Il coraggio deve fare parte della mia vita».

(Foto di copertina: ANSA / ETTORE FERRARI)

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