Valanga in Val di Susa, due morti

Una valanga che si è staccata dal Monte Terra Nera, in Valle di Susa (Torino),  ha travolto un gruppo di cinque sciatori che si trovava fuori pista uccidendone due.

Discesa in un canalone del Monte Terra Nera. Via camptocamp.org
Discesa in un canalone del Monte Terra Nera. Via camptocamp.org

NIENTE DA FARE PER 2 SU 5 – La tragedia in mattinata, solo tre su cinque sono riusciti a sopravvivere alla valanga, ne riferisce così il Corriere:

I corpi delle vittime sono stati trovati nella tarda mattinata dai soccorritori, uomini della Croce rossa e della guardia di Finanza. Tutti erano dotati delle attrezzature di sicurezza per lo sci-alpinismo, l’Arva (il segnalatore elettronico). I due sarebbero morti per i traumi subiti. Una terza persona è stata estratta in buone condizioni ma è stata comunque portata all’ospedale di Susa (Torino). Salvi gli altri due scialpinisti.

LA VALANGA NON PERDONA – La giornata soleggiata e ventosa ha creato le condizioni ideali perché la massa di neve si è staccata dal Monte Terra Nera finisse a valle. Sul suo percorso ha trovato la comitiva di scialpinisti che si erano fatti portare in quota da un elicottero per scendere poi in fuoripista dalle pendici del monte. Terra Nera, alto circa tremila metri, è una meta classica dello scialpinismo, ma oggi il pericolo valanghe in Piemonte era stato segnalato dall’Arpa come di livello 3 in una scala di cinque accompagnato da una nota tipica per il livello: «Venti forti mantengono marcato il pericolo di distacchi.

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INUTILI PREPARAZIONE ED ESPERIENZA – A colpire è che tra le vittime dell’incidente ci sia un noto tecnico di elisoccorso, Luca Prochet, fino al mese di marzo direttore della scuola regionale tecnici del Soccorso alpino speleologico piemontese. Non quindi turisti sprovveduti, ma la circostanza e il fatto che il gruppo fosse attrezzato di tutto punto non ha impedito un’errata valutazione del pericolo e il verificarsi della tragedia, anche se almeno ha consentito di salvare almeno uno dei tre sciatori finiti sepolti dalla massa di neve.

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