Terremoto de L’Aquila: 12 indagati per l’appalto alla caserma degli Alpini
14/01/2015 di Redazione
La Procura de L’Aquila ha indagato 12 persone, tra cui Giovanni Guglielmi e Giancarlo Santariga, già ai vertici delle sedi di Roma e del capoluogo abruzzese del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche di Lazio-Abruzzo-Sardegna al termine di una nuova inchiesta sugli appalti della ricostruzione della caserma Campomizzi, attualmente sede degli alpini, danneggiata dal terremoto del 6 aprile 2009.
I SEQUESTRI DELLA GUARDIA DI FINANZA – Il 4 gennaio la Guardia di Finanza ha sequestrato tra l’Aquila e Tortoreto, località in provincia id Teramo, immobili per un valore complessivo di 2 milioni e mezzo di euro ai danni di due imprese aquilane del Consorzio Federico II, nato un mese dopo il sisma del 6 aprile 2009. Le ipotesi di reato riportate dall’edizione romana del Corriere della Sera sono turbativa d’asta, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, abuso d’ufficio, reiterate falsità ideologiche commesse da pubblici ufficiali e da privati ed emissione/utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per 600 mila euro.
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UN VANTAGGIO PATRIMONIALE DI 2,5 MILIONI DI EURO – Secondo i Pm dirigenti e tecnici del Provveditorato Opere Pubbliche, sedi interregionali di Roma e coordinata dell’Aquila, avrebbero adottato procedure e soluzioni finalizzate a far eseguire le opere previste nella caserma Campomizzi alle imprese aquilane del Consorzio Federico II. Il vantaggio patrimoniale conseguito dalle imprese è stato quantificato dai periti in 2,5 milioni di euro. Si configurerebbe così l’ipotesi di truffa aggravata consumata ai danni del Provveditorato Opere Pubbliche e della Protezione Civile. Il 17 giugno la procura de L’Aquila aveva disposto l’arresto di cinque persone indagando su altre 12, compresi diversi funzionari pubblici, per appalti legati alla ricostruzione. (Photocredit copertina Lapresse)