Il discorso di Tim Cook agli studenti della Bocconi

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L'amministratore delegato di Apple all'inaugurazione dell'anno accademico dell'ateneo esorta i ragazzi a dare il meglio: "Spingete, andate oltre, portate più in là le frontiere"

«Le conoscenze che acquisirete vi permetteranno di creare un mondo migliore di quello che avete incontrato. Cambiatelo per migliorare la vita delle persone». Questo il Tim Cook pensiero agli studenti dell’Università Bocconi di Milano in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico.



ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

TIM COOK: “IMPORTANTE IL LAVORO DI SQUADRA, PORTATE OLTRE LE FRONTIERE”

L’amministratore delegato di Apple, successore di Steve Jobs, ha celebrato il nostro Paese, ritenuto strategico per l’azienda da lui guidata: «Apple si sente a casa qui. L’Italia è il Paese che ha dimostrato come l’eccellenza significhi fare meglio e non necessariamente produrre di più». Tim Cook ha sottolineato che nel mondo degli affari è determinante «l’importanza del lavoro di squadra per raggiungere gli obiettivi. Spingete, andate oltre, portate più in là le frontiere». E rivolgendosi agli studenti, connessi come mai prima d’ora, Tim Cook li ha esortati a «usare la vostra voce per parlare con i diversi continenti. Il mondo è come un grande Stato, voi siete i cittadini».

 



L’arrivo di #TimCook sul palco con Monti, Sironi, Pavesi e Guatri. #Bocconi2020 pic.twitter.com/HfLmBuftQH

— Università Bocconi (@Unibocconi) 10 Novembre 2015



 

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TIM COOK: “LE AZIENDE DEVONO DARE UN CONTRIBUTO”

Tim Cook ha colto l’occasione per sottolineare il ruolo delle aziende in relazione ai compiti dei futuri amministratori delegati. Secondo l’Ad di Apple i governi non possono e non devono farsi carico di problemi come la lotta al cambiamento climatico o le lotte contro le discriminazioni, citando in quest’ultimo caso il suo coming out del 2014: «Apple non fa discriminazioni, accoglie chiunque, senza guardare da dove viene, che religione ha o chi ama. Le aziende devono dare un contributo, quelle che fanno meglio sono quelle che servono il bene pubblico. Ecco perché Apple sfrutta energie rinnovabili per l’87 per cento e vuole arrivare al 100 per cento. Ci impegniamo anche affinché i nostri fornitori in Cina utilizzino energia pulita». (Photocredit copertina ANSA/MOURAD BALTI TOUATI)