Top of the Flops, i dieci peggiori insuccessi tecnologici di sempre

Il prodotto del futuro? Non è detto che il pubblico l’apprezzi. Se i tempi non sono maturi, sarà un buco nell’acqua

E’ una triste verità: non tutte le grandi idee si traducono in un successo commerciale. Alcuni prodotti sono lanciati “prima del loro tempo”, magari perché il pubblico non è pronto a investire in un’idea così radicale, oppure perché la tecnologia del momento non riesce a realizzare l’idea ad un costo accettabile. Ecco una classifica dei dieci maggiori flop dell’industria tecnologica.

QUBE – Il processo di limitazione geografica del servizio via cavo Qube era incredibilmente avanti coi tempi. Per esempio, se dovessimo compiere un sondaggio elettronico per capire cosa pensano da casa le persone che stanno guardando un discorso del presidente, potreste pensare che stiamo parlando di un sistema di social media molto avanzato. Invece, sorprendentemente, Qube faceva questo già negli anni ’70. Grazie ad un controllo remoto gli elementi interattivi di Qube includevano sondaggi d’opinione, aste per la comunità di riferimento e uno show che mostrava in video vari gruppi musicali. Gli spettatori potevano votare i loro preferiti. Con trenta canali, dieci pay per view e dieci interattivi, Qube offriva un modo per interagire con la televisione mai visto prima né in seguito per diversi anni. Lo scopo di Qube era molto simile ai social media di oggi, cioè “creare un metodo di interazione e di scambio di opinioni e materiali a distanza”. Nonostante le funzionalità futuristiche e il relativo successo atteso, Qube era troppo costoso e il progetto fallì.

POLAROID POLAVISION – Questa invenzione della Polaroid del 1978 si orientava verso una fascia inesplorata del mercato, proponendo registrazioni video facili e veloci dei momenti quotidiani con famiglia e amici. L’idea di immagini registrate e riversate “in una scatola” ricorda molto la nostra abitudine contemporanea di caricare video su internet. Tuttavia, la macchina Polavision che faceva registrazioni istantanee non è stato un grande successo, ed è uscita dal mercato un anno dopo.

SINCLAIR C5 – L’inventore britannico Sir Clive Sinclair è stato ridicolizzato per anni per il suo C5, ma alla luce dell’odierna consapevolezza ecologica, aveva davvero fatto centro. Lanciato nel 1985, il veicolo elettrico aveva certo grandi limiti,ma possedeva qualità che oggi ricerchiamo nei moderni mezzi di trasporto. Oggi, le macchine più grandi adottano tecnologie ecologiche, e le piccole macchine elettriche da città con raggio limitato sono guidate in tutto il mondo. Il C5 appare come un antenato di questi apparecchi. Sfortunatamente, non era pratico per i climi tipici della Gran Bretagna ed era poco sicuro. Ne furono venduti meno di 13mila pezzi.

APPLE MESSAGE/PAD NEWTON – In teoria non ha bisogno di presentazioni, poiché è il bisnonno dell’odierno Ipad. Benché piuttosto costoso, il Message Pad touchscreen godette di buona popolarità diventando un oggetto di culto tra gli amanti della Apple. Ma il prodotto era troppo di nicchia e costoso, e fu tolto dal mercato. Oggi, i discendenti del Newton spopolano, ma per chi ancora volesse un pezzo vintage la Einstein Program ne offre un emulatore.

IL NETMACHINE – Pc di rete o dispositivi internet come il Netmachine furono rilasciati alla fine degli anni 90. Erano “lite” computer adatti per navigare, scambiarsi mail e possedevano alcune funzioni multimediali. In quel momento i consumatori preferivano pagare la differenza e avere un “vero” computer, per cui il Netmachine fu un flop. Solo oggi il principio base di queste macchine semplici ha avuto una rinascita.

RABBIT PHONES – Come mostra lo spot, un telefono Rabbit poteva fare chiamate wireless se nei pressi di un ripetitore Rabbit. Ma grazie ad un tempismo sbagliato, l’installazione del servizio telefonico causò un flop. Solo nel 1992 fu lanciato il servizio, ma in quegli anni esistevano già le reti cellulari e i consumatori le preferirono ad un sistema basato su reti locali. Tuttavia, il sistema Rabbit oggi viene paragonato alle reti wireless che sono oggi universalmente impiegate per navigare su internet.

SEGA ACTIVATOR – Questo sistema non è una novità. Nel 1193 il Sega Genesis (conosciuto fuori dagli States come Mega Drive) era già noto. Questo esagono in plastica sparava fuori raggi infrarossi che se interrotti procuravano una reazione all’interno del software di gioco. Per questo motivo la tecnologia si prestava molto a giochi di combattimento come Street Fighter o Mortal Kombat. Purtroppo, visti gli alti costi, l’Activator non fu mai un successo.

WEB TV – A metà degli anni 90 la web tv ha cercato di portare il world wide web nelle televisioni di casa, permettendo agli utenti di navigare su più canali. Il servizio di abbonamento avveniva tramite una set top box. Ma era un servizio troppo complesso a fronte dei contenuti molto ridotti, e quindi non fu mai un grande successo. Oggi invece, sempre più televisori accedono a internet e la tv connessa sembra il prossimo passo verso il futuro digitale.

NOKIA N-GAGE – Povero vecchio Nokia! Già nel 2003 la compagnia finlandese aveva riconosciuto l’esigenza del consumatore di giocare con il telefonino. Purtroppo, la Nokia abbinò questa idea intelligente ad un hardware tremendo. L’originale N-Gage portatile era terribile: ingombrante, brutto da vedere e richiedeva la rimozione del coperchio. Il microfono era situato sul lato, e quindi per parlare bisognava tenere il telefono storto. Per coronare il tutto, la tastiera non era particolarmente ergonomica!

NSFW NUDITY – VIDEO PHONE AMSTRAD – La tecnologia britannica della società Amstrad ha tentato di lanciare un telefono fisso video nel 2004. La possibilità tecnologica di un videofono c’era già a partire dagli anni 60, e la Amstrad pensò che il pubblico fosse finalmente pronto per il lancio di questo prodotto. Non lo era: molti considerarono il telefono video un apparecchio decisamente troppo invasivo. Per non parlare degli spot decisamente poco azzeccati che non fecero nulla per correggere questa errata percezione. Il VideoPhone fallì.

MOTOROLA ROKR – Per rivoltare la moneta delle buone idee che non hanno avuto successo, ecco un prodotto così mal progettato che è incredibile che sia stato lanciato sul mercato. Nel 2005, in collaborazione con la Apple, Motorola lancia questo bruttissimo telefono con una limitatissima memoria ITunes: solo 100 canzoni. Nessun tasto multimediale e nessuna possibilità di scaricare da reti wireless. Nonostante l’imponente campagna pubblicitaria, questo prodotto era destinato a fallire!

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