In un copione già visto altrove, sui social network proliferano i gruppi razzisti
Facebook, si sa, è un posto in cui si può trovare di tutto. Ed è anche un posto che pullula di odio. Ciclicamente infatti spuntano pagine e pagine, più o meno frequentate, contro varie etnie: il gradino più alto del podio spetta nella grande maggioranza dei casi ai rom. È così in tutta Europa. Un articolo sul blog di Alexandre Lévy (corrisponde a Sofia di Le Monde, Courrier International e altri) racconta dell’esplosione di questi gruppi nell’internet bulgaro.
UNO CHE AVEVA AVUTO L’IDEA GIUSTA – Per buona parte di questi giovani, Hitler è un eroe, colui che aveva saputo “regolare il problema con gli zingari”. Il 12 febbraio scorso, 400 manifestanti si erano trovati a Sofia (nell’ambito di un ritrovo nazista) per una marcia in ricordo del generale Hristo Loukov, considerato l’ideologo del fascismo bulgaro e assassinato da un estremista di sinistra nel 1943. Anche Sarkozy è una figura istituzionale molto ben vista da queste parti, un vero e proprio esempio da seguire, se non addirittura “un eroe”.
DEPORTARE, CHE PASSIONE – Il riferimento è ovviamente al “rimpatrio” di 93 cittadini rom di qualche mese fa, che attirò sul governo francese le critiche dell’Unione Europea. In effetti, quella della deportazione forzata è uno dei temi che vanno per la maggiore nel segmento Odio Contro I Rom del Facebook bulgaro. Il gruppo più frequentato (quasi 20mila sostenitori) è “Quelli che non vogliono pagare per gli zingari”, che riprende una convinzione piuttosto diffusa in Bulgaria: i rom non lavorano, non pagano le tasse e rubano. E non gli si può nemmeno dire nulla, altrimenti questi gridano all’odio razziale. Chissà come mai.