Il giornale che querela i commentatori violenti anti migranti

Berliner Zeitung

è una testata tedesca che ha deciso di reagire ai commenti troppo violenti scritti contro i suoi articoli sui social media. Il quotidiano di Berlino, dopo un’ondata di minacce e insulti a un suo giornalista per i suoi pezzi sul caso di Lisa, la 13enne di origini russe che si è inventata uno stupro dei migranti, ha annunciato che querelerà chi scriverà commenti dal contenuto eccessivamente violento.  La prima azione legale contro un commentatore anonimo è già stata fatta.

BERLINER ZEITUNG ONLINE

La crisi dei migranti ha accentuato la violenza dei commentatori, in Italia come nel resto dell’Europa. Sui social media così come sulla piattaforma online di molte testate tante persone, spesso anonime e con più profili, pubblicano commenti ricchi di insulti ed epiteti a sfondo razziale. Le offese sono costanti, in particolare verso gli stranieri, ma capita che anche i giornalisti siano presi di mira per aver riportato i fatti. Un giornale tedesco ha però deciso di dire basta ai troll, come rimarcato da uno dei suoi redattori su Twitter. Berliner Zeitung ha annunciato che i commentatori violenti che minacceranno i suoi giornalisti saranno querelati. In un editoriale intitolato « Ora basta » il caporedattore delle pagine di Berlino e del Brandeburgo della testata rimarca come non siano accettabili la violenza , la diffamazione e le offese con cui si vuole prevalere sui social media.

In particolare sui social network è diffusa una mentalità da tutti contro tutti. Le persone si nascondono dietro i nickname, e sfruttano l’anonimità per minacciare gli altri e offenderli nel modo peggiore possibile.

La svolta di Berliner Zeitung è stata spinta da un commento, rivolto su Twitter, invitato a fare un servizio alla Germania e a far finire la sua vita. Contro questa commentatrice anonima la testata presenterà querela. La minaccia era stata scritta come commento sull’articolo che riportava l’inchiesta della polizia sul caso di Lisa, la 13enne di Berlino che ha denunciato di esser stata stuprata da un gruppo di migranti. La polizia non crede alla sua versione, tanto che la stessa adolescente l’avrebbe ritrattata. Il caso però ha scatenato una forte mobilitazione dei neonazisti, e anche la Russia ha deciso di sfruttare la vicenda per criticare la Germania.

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