Truffa da record nel napoletano: un “nullatenente” si è intestato 3.638 auto usate
16/08/2017 di Redazione
Comprava auto usate o da rottamare e – attraverso una società clone di una concessionaria della zona – se le intestava, vendendole poi sul mercato nero, per lo più a piccoli criminali. È una truffa da record quella messa in piedi da un 34enne di Mugnano, nel napoletano. In quattro anni si è intestato 3.638 auto usate, risultando in tutto questo nullatenente per il fisco italiano.
LA TRUFFA DEI RECORD DI UN “NULLATENENTE” DI MUGNANO
A svelare il meccanismo della truffa da record è stato il Sole 24 Ore: il nullatenente di Mugnano (che ora si è trasferito verso Castelvolturno) aveva aperto una società clone di una famosa concessionaria della zona (la ragione sociale era praticamente identica) e ne aveva posto la sede legale nella stessa via. Così “giocando sull’ambiguità del nome e avendo una società alle spalle, acquistava a gogò auto da rottamare o quasi, pagando 80 euro di intestazione per compravendita, contro le 400 che si deve accollare in media un privato. A quel punto, metteva i mezzi a disposizione, in particolare, di rom dediti ai reati più svariati (ed è per questo che le auto sono state rintracciate in mezza Europa) e di cittadini extra-comunitari”, spiega il Sole 24 Ore.
La truffa da record è stata scoperta grazie alla querela sporta dalla concessionaria clonata, che negli anni si è vista recapitare una valanga di multe. Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli Nord guidata da Francesco Greco e condotte dal commissariato di Polizia di Giugliano con la collaborazione della Polizia stradale per la Campania e il Molise e il Servizio centrale di controllo del territorio di Roma, puntano ora a rintracciare e sequestrare tutte i 3.638 veicoli che il 34enne di Mugnano si era intestato. “Chissà quanti saranno dispersi, bruciati o resi irrintracciabili”, fa notare il Sole 24 Ore. Per ora il sequestro preventivo è scattato per 1.758 auto, di cui 80 sono state individuate tra Romania, Francia e Germania e 200 in giro per l’Italia.
Il 34enne nullatenente di Mugnano che ha messo in piedi la truffa da record ora è accusato di falso e favoreggiamento. Era così ben organizzato, da avere addirittura un rivenditore esterno, che cercava di piazzare le auto vecchie e da rottamare direttamente in piazza. Se qualcuno le sceglieva, allora venivano acquistate dalla società clone e poi da questa cedute all’acquirente.
LA TRUFFA DEI RECORD DEL “NULLATENENTE” DI GIULIANO: CON 3.638 AUTO INTESTATE HA RICAVATO OLTRE 727MILA EURO
Quanto fruttava la truffa da record? Gli inquirenti calcolano che il guadagno fosse circa di 200 euro ad auto ceduta. Se così fosse, in totale il 34enne avrebbe accumulato oltre 727mila euro, tutti in nero ovviamente. Ma – riferisce il Sole 24 Ore – per la Procura, da tempo allarmata sul mercato nero delle auto, forse c’è dell’altro:
Gli investigatori, però, credono che la stima sia assolutamente inverosimile, soprattutto perché alcune e selezionate automobili avevano la copertura assicurativa (la maggior parte invece no). Di solito queste auto vengono messe a disposizione della criminalità organizzata e chi ne usufruisce, quando viene fermato, ha tutte le carte in regola. Va da sé, dunque, che i clan di camorra hanno tutto l’interesse a promuovere in Campania questo fenomeno, perché sanno di poter contare sulle auto giuste al momento giusto.
La gran parte dell’immenso parco auto veniva tuttavia messo a disposizione di rom che nella zona sono numerosi e con un radicamento importante. Le auto viaggiavano in tutta Italia per mettere a segno ogni tipo di reato (in particolar modo furti) e molte prendevano poi la strada per Isernia, dove c’è un’altra comunità rom molto legata a quella di Giugliano.
Foto copertina: ANSA/ GUARDIA DI FINANZA