Turismo: le case cantoniere di Anas saranno riqualificate

Le case cantoniere di Anas saranno riqualificate per diventare edifici a supporto di nuovi piani di valorizzazione turistico-culturali a servizio della clientela stradale. L’accordo, siglato oggi da Anas, Mibact, Mit e Agenzia del Demanio, prevede una fase pilota che coinvolgera’ 30 case cantoniere individuate su tutto il territorio nazionale, che sara’ progressivamente integrato con ulteriori beni pubblici dismessi, appartenenti allo Stato, agli enti territoriali e a altri enti pubblici.

CASE CANTONIERE, COME FUNZIONA

Anas si fara’ carico della ristrutturazione degli immobili e definira’ uno standard di servizi per garantirne l’uniformita’. Le case cantoniere “sono un patrimonio straordinario” per il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini. “Sono piu’ di mille – ha detto durante la presentazione dell’accordo – appartengono ai nostri ricordi, sono un formidabile marchio italiano che diventera’ conosciuto nel mondo, cosi’ rosse con la scritta ‘case cantoniere’ con il numero del chilometro” e potranno diventare degli “straordinari supporti” per itinerari “a piedi, in motocicletta, automobilistici secondari, ciclabili”. “Potranno diventare locande, ostelli, officine, magari per riparare la bicicletta o la motocicletta”, ha aggiunto. “Con la firma di questo protocollo – ha commentato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio – le case cantoniere di Anas ritorneranno a essere simbolo positivo di un’identita’ italiana diffusa di accoglienza e di relazione tra le persone”.

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